martedì, giugno 07, 2022
Enrico Deaglio - Qualcuno visse più a lungo
Il racconto agghiacciante di una fetta della recente storia d'Italia, quella che intrattenuto strettissimi rapporti con la mafia (con i suoi referenti politici da Andreotti a Berlusconi), tra ipotesi di golpe, indipendenza siciliana, traffici di droga miliardari, sanguinose guerre di mafia, migliaia di morti ammazzati, anche nomi eccellenti come Sindona e Calvi, l'assassinio di Don Puglisi, il potere dei fratelli Graviano ("La parrocchia era diventata un centro di resistenza culturale alla cultura mafiosa dominante nel quartiere...Don Puglisi parlava di un'altra vita possibile rispetto a quella che i Graviano imponevano") gli attentati a Falcone e Borsellino e ai monumenti italiani negli anni 90 (oltre a quello mancato allo stadio Olimpico alla fine di una partita della Roma che avrebbe dovuto causare un centinaio di morti), lo stalliere di Arcore e tanto altro.
Deaglio è rigoroso nel citare date, sentenze, processi, nomi, instillando dubbi ed evidenziando verità difficili da contrastare, raccontando dei clamorosi depistaggi che hanno affossato il corso della storia italiana, lasciandola in un'oscura e maleodorante palude di connivenze oscene.
"L'eroina fece improvvisamente la sua comparsa quando, insieme all'hashish libanese, ai ragazzi venne regalata una bustina azzurra, "per provare".
Un'operazione programmata, come avevano fatto in America".
(Il pentito di mafia) Buscetta chiese al procuratore americano Dick Martin:
"Se mi chiedono chi è il capo politico della mafia, devo dire Andreotti?"
"Si, il testimone deve dire tutta la verità, ma faremo in modo che questa domanda non le venga fatta".
"Nel 1993 ci fu una campagna terroristica - bombe nelle principali città italiane, atti intimidatori del governo, opera di controinfornazione - con un unico scopo: impedire quello che appariva allora molto probabile, la conquista del potere da parte della sinistra in Italia.
Vi parteciparono la mafia siciliana, la 'ndrangheta calabrese, logge massoniche, parte dei nostri servizi segreti. Il risultato, alla fine, fu raggiunto".
"Vennero archiviate due inchieste in cui Berlusconi e Dell'Utri erano indagati per strage.
Tutte le interpretazioni "economiche" della potenza della mafia in Italia, da Sindona al traffico internazionale di eroina, al "narcostato", alla scalata bancaria erano dimenticate: Insabbiate, non considerate".
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