Euro 2020: Italia campione.

ALBERTO GALLETTI ci racconta l'ultima fase dei suoi Eurodeliri!!!

L' Italia ha vinto il campionato europeo 2021, evviva.

Vittoria meritata e comunque a sorpresa rispetto ad equilibri e pronostici esistenti prima dell'inizio del torneo.
La seconda fase ha regalato qualche grande partita, emozioni, grosse sorprese e qualche squadra scarsa di troppo ancora in circolazione grazie ad una formula che privilegia il commercio rispetto allo sport.

Il primo giorno degli ottavi la Danimarca sbriciola un Galles impresentabile.
La sera, l'Italia ha la meglio su una grande Austria dopo i tempi supplementari.
Una grande partita, giocata da due squadre di buon spessore che si sono date battaglia senza esclusione di colpi.
Ad un certo punto sembrava quasi che la maggior prestanza fisica degli austriaci potesse prendere il sopravvento ma la fisicità non è tutto nel calcio, bisogna anche essere un po' capaci e ci vuole una formidabile prodezza individuale di Chiesa per piegare definitivamente un avversario davvero di livello.

Poi il Belgio manda a casa il Portogallo campione uscente grazie ad un gran missile di Torghen Hazard, nei quarti giocherà contro l'Italia.
La Repubblica Ceca elimina l'Olanda, inguardabile.

Fuochi d'artificio il giorno dopo nella tornata più divertente, per gli sportivi neutrali e i tifosi delle squadre che han vinto, registrata a questo europeo.
Una Spagna in pieno rinnovamento generazionale e fin li balbettante se la deve vedere con la Croazia, finalista all'ultimo mondiale ma anch' essa in momentanea difficoltà.
Avanti 3-1 si fanno rimontare nel giro di tre minuti a tempo quasi scaduto.
Nei supplementari i croati cedono netto, fisicamente ma soprattutto mentalmente e gli iberici vanno in gol ancora due volte sfiorandone altri tre. 5-3 dts il risultato finale.

La sorpresona arriva la sera insieme ad un'altro rocambolesco 3-3 dopo novanta minuti che lo stesso andamento.
1-0 per la Svizzera, 1-3 per la Francia.
3-3 ottenuto alla fine. Seferovic segna una bellissima doppietta di testa, Benzema una doppietta in due minuti. Contrariamente ai croati gli svizzeri sono allenati e non cedono davanti ai campioni del mondo in carica.
Non ci sono più reti e la sfida va ai rigori.
Pogba uno dei tanti sopravalutati strapagati presenti al torneo sbaglia l'ultimo rigore e la Francia subisce l'eliminazione più clamorosa del torneo.

Rimangono dentro anche Ucraina, che manda a casa la Svezia e Inghilterra che batte una delle Germanie più modeste mai viste.
Una delle due andrà in semifinale, il tabellone è stato costruito apposta per gli inglesi che infatti vincono 4-0 senza problemi .

Nei quarti il celebrato Belgio viene fatto fuori dall'Italia che vince con merito giocando la sua migliore partita.
E' vero che hanno gente forti a centrocampo e in attacco, ma è vero che dietro ci sono due paracarri lenti, presuntuosi e ormai con qualche anno di troppo.

La valida Svizzera è eliminata ai rigori dalla Spagna dopo essere stata danneggiata dall'arbitro che espelle Freuler un po troppo affrettatamente.
Michael Oliver guarda caso, uno cui dovrebbe essere impedito l'ingresso a qualsiasi partita anche in veste di spettatore.

La Danimarca completa il quadro delle semifinali battendo la Repubblica Ceca che in questa partita delude un po e si sveglia tardi.
Gli scandinavi vengono poi eliminati senza troppe cerimonie dall'arbitro che assegna un rigore agli inglesi per un tuffo dell'ignobile Sterling alla fine del primo supplementare.
Questo chiude con successo il percorso preparato ad arte per far vincere l'europeo all' Inghilterra.

L'Italia per la prima volta in questo torneo viene messa sotto e batte la Spagna ai rigori.
Gli iberici dominano la semifinale ma la difesa azzurra tiene capitalizzando un altro grande gol di Chiesa.Poi ci pensa Donnarumma.

Capisco qui che questa squadra non è ancora di livello assoluto, mancano almeno tre giocatori:un centravanti forte disperatamente, ma non solo.
Certo l'infortunio di Spinazzola, il nostro miglior giocatore, contro il Belgio ha pesato, e peserà.

La finale è attesissima, soprattutto dagli inglesi che hanno preparato tutto per benino e adesso si apprestano a celebrare il trionfo che la loro retorica sportiva a gonfiato ad arte.
Inglesi che vanno in gol dopo due minuti e tutto sembra tornare.
Pessima la chiusura di Di Lorenzo su Shaw, che si preoccupa solo di mettersi le mani dietro la schiena invece di pararglisi incontro il più vicino possibile per togliergli lo spazio vitale necessario ad eseguire il tiro.
Il terzino azzurro ha un primo tempo da incubo, come un po' tutti, gli inglesi dominano ma non segnano più e col passare dei minuti si sgonfiano.
Dal 35' L'Italia riprende in mano la partita prova, ma non trova il pari.
Immobile non si può vedere, anzi non lo si vede proprio.

Nel secondo tempo meglio l'Italia, pareggia Bonucci in mischia: meno male.
Non credo si sarebbe riusciti a far gol in un altro modo.
Quando esce Chiesa per infortunio per noi l'unica chance è non prendere più gol.
Per fortuna Chiellini e Bonucci aumentano la durezza degli interventi, i conigli in bianco non gradiscono.
Comunque meglio l'Italia a parte qualche sprazzo degli inglesi, anche ai supplementari.

Vinciamo ai rigori, come già nel 2006.
Il capolavoro lo fa il minchione di Southgate cambiando due giocatori al 119' per fargli tirare i rigori.
I due segaioli sbagliano entrambi.

Bravo Donnarumma, decisivo nelle ultime due partite.
Bravo Mancini a creare e portare alla vittoria una squadra cui manca qualcosa, non per colpa sua, il campionato questo esprime.
E bravo a impostare la squadra sul gioco, non sempre una caratteristica della Italia.

Meno male, finire battuti da una squadra come questa Inghilterra sarebbe stata davvero una vergogna.

NOTA PERSONALE (Antonio Bacciocchi): purtroppo le competizioni internazionali di inizio estate saranno sempre più pallide imitazioni di quelle "di una volta", con giocatori che potenzialmente hanno stagioni di 50/60 partite, tra campionati, coppe nazionali, coppe internazionali, nazionali, amichevoli estive etc.
Il tutto per soddisfare lo sfruttamento intensivo e spregiudicato di un "calcio moderno", all'insegna del turbo business.
Inevitabilmente arrivano stremati, acciaccati, semplicemente stanchi.
Con la conseguenza di trovarci al cospetto di partite non di rado insignificanti.