lunedì, maggio 25, 2020
Glezos - Zenga e i suoi fratelli
Non tragga in inganno il titolo.
NON é una biografia di Walter Zenga, mitico portiere di Inter, Nazionale, attuale allenatore del Cagliari (dopo esperienze in mezzo mondo), dalla polemica facile e dalla favella esplicita.
Anche se la sua figura aleggia costantemente in questo appassionante viaggio a ritroso nella periferia milanese degli anni 70, nel calcio di quartiere, quello più popolare e vero da cui lo stesso Zenga, vicino e amico dell'autore, partì per arrivare all'amata Inter.
Ci sono i vividi ricordi delle domeniche "al campo" (non allo stadio) dove i milanesi andavano ogni volta.
Perché si tifava Milan o Inter ma la seconda squadra del cuore era comunque l'altra milanese e di domenica si andava a vederle giocare.
Ci sono squadre come la Macallesi, la Milanese, l'Enotria, l'Ausonia, le partite di quartiere, la passione, gli aneddoti, i bar, lo stadio quando i tifosi si potevano spostare alla fine del primo tempo nell'altra curva dove attaccava la tua squadra.
Racconti di prima mano, sinceri, diretti, divertenti, talvolta acri, altre volte malinconici, sempre sottilmente romantici, scritti bene e coinvolgenti.
Pieno di dettagli, ricordi inediti, particolari preziosi.
Semplicemente bello.
Quando per strada vedevo uno con i capelli lunghi, mi veniva in mente Pierino Prati, non i Beatles. Paolo Baldoneschi
Grandissimo. Le domeniche al campo erano una costante anche per il calcio di paese.
RispondiEliminaStrepitosa la citazione su Pierino Prati