martedì, marzo 31, 2020
Il meglio del mese. Marzo 2020
Parte bene l'anno con Real Estate, Christian McBride, Gil Scott Heron/Makaya McCraven, Isobel Campbell, Monophnics, Black casino and the Ghost, Crowd Company, Ben Watt. Moses Boyd, Shabaka and the Ancestors, Field Music.
Per l'Italia Calibro 35, Dining Rooms, Era Serenase, Ok Bellezza e Handshake.
REAL ESTATE - The main thing
Quanta levità, leggerezza psichedelica, solare, estiva, californiana, 60's. Quanti echi dal Paisley Underground, Rain Parade in particolare. E quanti brani incredibilmente belli in questo quinto album della band New Yorkese. Un vero gioiello. Molto prezioso.
BOOMTOWN RATS - Citizens of Boomtown
Difficile aspettarsi un ritorno così fresco e pulsante, dopo 36 anni di silenzio discografico, dalla band di Bob Gedolf che ha azzeccato il grande successo con "I don't like mondays" senza però poi riuscire a lasciare grandi album. Il nuovo lavoro è pieno di energia, brani che spaziano dal glam al garage beat alla Kinks, ottime ballate Dylaniane e un'imprevedibile finale con due brani ai confini con la dance terribilmente efficaci.
Più che riuscito.
SHABAKA AND THE ANCHESTORS - We Are Sent Here by History
Registrato in Sud Africa con musicisti locali, concept sul declino della vita sulla Terra, spettacolare album in cui si mischiano spiritual jazz, afro funk, suggestioni africane, avanguardia, ritmi caraibici, rimandi continui allo scibile jazz. Il NEW JAZZ ha trovato un altro RE da affiancare a Kamasi Washington.
MOSES BOYD - Dark matter
Batterista ma soprattutto compositore, arrangiatore, visionario della scena new jazz londinese.
Un album che ne riassume lo spirito, pescando da jazz, funk, afro, elettronica, drum n bass, clubbing, Miles Davis di "Tutu" e tanto altro.
E' il suono del 2020 ma che guarda avanti.
Stiamo al passo, restiamo a ritmo.
TONY ALLEN /HUGH MASEKELA - Rejoice
Una session del 2010 tra la ritmica unica e inimitabile di Fela Kuti e l'immaginifica tromba del compianto Hugh Masekela, rivive in un album perduto dal groove spettacolare. Afro jazz funk (con l'aggiunta postumadi membri della nuova scena londinese, da Ezra Collective a Kokoroko) di pura eccellenza.
JAMES HUNTER SIX - Nick of time
James Hunter continua a mietere album di pura delizia con quel sound a metà tra Sam Cooke e Arthur Alexander, tra rhythm and blues, soul e un retaggio di sapore latino.
Voce come sempre superba, brani originali ma che sembrano arrivare direttamente dalla fine dei 50's e inizio dei 60's.
Super gradevole.
CORNERSHOP - England is a garden
E' sempre divertente un ascolto alla band inglese, così floreale, un po' soul, quella psichedelia beat in sottofondo, belle melodie, brani godibili e retrò. Mancavano da otto anni e il ritorno è più che dignitoso e apprezzabile.
MORRISSEY - I am not a dog on a chain
Proviamo a non pensare che è un album fatto da un cretino. Ma da una voce unica e da un compositore sempre a livelli dignitosi. Che in questo caso si concede un massiccio uso di elettronica, di pop "sintetico", con qualche divagazione "black" (con tanto di duetto con Thelma Houston). Alla fine un po' noioso, magniloquente e enfatico come sempre. Ha fatto di meglio.
TOWER OF POWER - Step up
Esordio live nel 1968, primo album nel 1970, 60 musicisti cambiati in carriera
"Step up" è il loro 27simo album. La band californiana suona sempre da paura un POP SOUL FUNK raffinatissimo che rade al suolo chiunque pensi di avvicinarsi alla loro CLASSE. Divertente e ultra grooooovy.
MONOPHONICS - It's only us
La band dei Kelly Finnigan (un ottimo album solista lo scorso anno) torna con un eccellente (quarto)album di sofisticato e solare 70's soul tra Curtis Mayfield, Gimmicks, Chi Lites, un retro gusto vagamente psichedelico e un paio di visite al magico mondo Northern Soul. Gustosissimo ed elegante.
BEAT BRONCO ORGAN TRIO - Road trip
La band spagnola offre un ottimo album in classico stile funk soul strumentale con Hammond in bella vista e buoni brani di gran gusto e tanto groove.
SWAMP DOGG - Sorry You Couldn’t Make It
Estroso e vulcanico soul funk man, alle soglie degli 80 anni se ne esce con un nuovo ispirato album tra un old school southern soul, influenze country, i consueti irresistibili groove funk. Ottime canzoni, tanto mestiere e un album a suo modo perfetto.
GEORGE BURTON - Reciprocity
Secondo album per l'eccellente pianista jazz, nativo di Filadelfia ma New Yorkese d'adozione (già membro della Sun Ra Arkestra e leader di cinque band). Un album intenso in cui il be bop si affianca al free, al soul jazz e alla sperimentazione (vedi la ripresa di un brano dei Sigur Ros).
Molto interessante.
CHILDISH GAMBINO - 3.15.20
Suona come un album minore di Prince, con l'aggiunta dello Sly Stone dei 70, modern funk, elettronica.
Buono a tratti ma niente di eclatante.
RUSSO AMORALE - Europe
Un esordio fiammeggiante di ispirazione, oscuro calore, suggestioni noir. Tra deep blues (in un demoniaco incrocio tra Mark Lanegan, Manuel Agnelli, Guignol, Tindersticks, soprattutto a livello vocale), canzone d’autore italiana (da Sergio Endrigo a Tenco e Ciampi), folk e un’attitudine punk di fondo, “Europe” è un album sorprendente per vitalità, cattiveria, sfrontatezza. Da ascoltare ripetutamente. Molto, molto, molto bello. Massimo dei voti.
ROOZALEPRES - s/t
Il quartetto toscano all'esordio con un album tiratissimo, aspro, duro, bello ruvido come si conviene al loro punk rock dalle tinte garage. Dagli Mc5 e Sonics, passando per Ramones e Johnny Thunders, arrivando a Oblivians e Hellacopters c'è abbondanza di materiale per i cultori del migliori rock 'n' roll. Ottime canzoni e attitudine totale.
THE BRIGHTEST ROOM - Run
Valerio "Valo" Frezza è stato a lungo un "agitatore" musicale della scena milanese, dagli Impulsive Youth a numerose altre esperienze. La nuova incarnazione con i Brightest Room, attivi dal 2015, lo coglie al secondo album, caratterizzato, come consuetudine, da un sound che parte dai sempre amati 60's per arrivare ad influenze attuali tra pop rock, sguardi agli Smiths e tanto altre. Belle canzoni, ben realizzate, fresche e mature.
FABRIZIO TAVERNELLI - Homo distopiens
Ex pilastro portante di due esperienze seminali come En Manque D’Autre e AFA (Acid Folk Alleanza), di cui conserva nell'esperienza solista molti elementi a livello di approccio e attitudine, giunge all'approdo del quinto album.v Il sound è avvolgente, sinuoso, malinconico e romantico. Attinge dalla canzone d'autore italiana più profonda mischiandola con un gusto new wave decadente anni 80 (da David Sylvian a John Foxx) e con le suggestioni nostrane dell'epoca (vedi CSI). Bello e intenso e splendidamente realizzato a livello di suoni e produzione.
M A D Music Against Disorders – Basta eroi
La band modenese diverte e si diverte con un ep di cinque brani in cui spazia dal rock ‘n’ roll al pop (e qualche tocco funk) ma nel quale scorre, evidente, una forte anima beat che proprio dalle loro parti nacque in Italia negli anni Sessanta. Brani frizzanti, freschi, onesti e sinceri. E’ quello che ci serve e ci basta.
TRIP TAKERS - Collection
La band siciliana in brevissimo tempo si è costruita una solidissima reputazione in ambito garage folk di estrazione 60’s (dalle parti della mitica compilation “Nuggets”) incidendo un album, un singolo e un Mini Lp tra il 2017 e il 2019. Andati ormai esauriti, Area Pirata provvede a raccoglierli in una compilation che restituisce integralmente la bellezza di un’esperienza sonora interessantissima.
GOLDEN SHOWER - DIldo Party
Sopravvissuta a cambi di formazione e peripezie di vario tipo la band più “esplicita” della scena garage punk torna con un terzo album, a cinque anni dall’ultima pubblicazione discografica (l’ep “Gasolio”). Ed è sempre una festa punk rock, garage punk, chitarre distorte, melodie 60’s, piglio ’77, grande tiro ritmico e una canzone come “Nobody knows” che meriterebbe di essere in testa a tutte le classifiche, in un mondo più giusto.
BAVOSA - s/t
Il quartetto in arrivo dalla riviera adriatica sferza le membra più pigre con un album di puro garage/punk rock in chiave lo-fi, tra Oblivians, l'immancabile tiro alla Ramones, una ruvidezza di sapore 60's che riporta ai primi Miracle Workers e una grandissima energia di stampo punk '77. Grandi!!!
ASCOLTATO ANCHE:
JOSE JAMES (cool & soft soul. Molto raffinato), HELIOCENTRICS (funk psichedelico e sperimentale), LINKWOOD & GREG FOAT (atmosfere liquide, electro jazz, ambient lounge), LUKE HAINES/PETER BUCK (ex Autreche + ex REM tra glam, sperimentazioni. Molto confuso),
LETTO
JOHN PEARSON - Professione criminale. La Londra dei gemelli Kray
Delinquenti, criminali, assassini, sadici, figli di puttana senza pietà, alcolizzati, psicotici.
I gemelli Kray con efferata violenza (e collusioni con politici e polizia) riuscirono ad ammantarsi di un fascino ambiguo e "conquistare" la Londra degli anni 60, diventando icone di un'epoca.
John Pearson li frequentò e fu incaricato dai gemelli di scriverne una biografia.
Dettagliatissima e particolareggiata mette in luce una vicenda dai contenuti rivoltanti ma esaustiva e mai assolutoria.
Tra i migliori "libri criminali" in circolazione.
GABRIELE MERLINI - No music on weekends
Un lavoro molto particolare e personale in cui l'autore si muove nell'alveo dei primi passi della new wave italiana (ma non solo) attraverso una collocazione socio politica, in una sorta di saggio su nomi, scene, aneddoti, vita vissuta.
In cui si intrecciano flashback personali, visioni, ricordi, pensieri.
Un ibrido interessante e innovativo in cui emerge una grande abilità di scrittura e uno stile spedito e accattivante.
ALESSANDRA IZZO - She Rocks
Quindici giornaliste musicali che emergono da un mondo indiscutibilmente in prevalenza maschile e, sottolineano, spesso maschilista e "testosteronico", testimoniano delle loro esperienze nell'ambito, attraverso veloci interviste a cura dell'autrice.
Uno spaccato indicativo di un ambito in cui (anche in questo caso!) il solo fatto di essere donna comporta qualche ostacolo in più.
Brillano i contributi delle "regine" del giornalismo musicale nostrano, Daniela Amenta, Alba Solaro, Marinella Venegoni.
Un centinaio di pagine, lettura veloce e frizzante.
ANTONIO G. D'ERRICO- PEPPE PONTI - I suoni del sud. La musica tra i vicoli di Napoli
La scena musicale napoletana è sempre stata un fonte inesauribile di creatività, mescolanza di stili, suoni, influenze.
E anche di aneddoti di tutti i tipi.
Come quelli che accompagnano la lunga carriera del produttore Peppe Ponti (creatore dell'etichetta Suoni dal Sud) che in questo godibile e frizzante libro racconta a Antonio G.D'Errico una lunga storia a fianco di nomi come James Senese, Tony Esposito, Osanna, Enzo Gragnaniello, Tullio De Piscopo, Enzo Avitabile, Mia Martini, Pino Daniele e tanti altri.
Un modo diretto per conoscere più a fondo e dettagliatamente quella che è stata e rimane un'incredibile miniera di creatività artistica.
HUBERT SELBY JR. - Ultima fermata a Brooklyn
Uscito nel 1964, ambientato in una devastante e devastata New York di fine anni 50 tra teddy boys crudeli, ribelli senza causa e futuro, prostituzione femminile e maschile, travestiti, droga, violenza oltre ogni limite, degrado umano e sociale, è uno dei romanzi più feroci e disturbanti di sempre.
Non a caso a lungo perseguitato per oscenità (fu censurato in Italia).
I racconti trasudano di una violenza gratuita spesso insopportabile (lo stupro di massa di Tralala è una lettura insostenibile), i contenuti esasperatamente provocatori proprio perché reali, crudi, veritieri e tremendamente attuali.
Personaggi sempre miseri e sgradevoli, senza etica, morale, valori, pietà.
Altrettanto interessante la modalità di scrittura, gergale, con una grammatica volutamente anarchica, senza punteggiatura.
AA.VV- Inchiostro sprecato
Il progetto INCHIOSTRO SPRECATO prosegue le pubblicazione aggiungendo tre nuovi capitoli.
La produzione è 100 % D.I.Y., ma la volontà è di fare le cose per bene, divulgando controcultura di qualità in stile «MILLELIRE» con libretti in formato A6, stampati professionalmente su carta patinata, ad effetto «rivista».
* ANTONIO BACCIOCCHI - Spara Iuri Spara / ALDONE SANTARELLI / Data di scadenza / Uomini in nero PATH -Nonostante tutto
* MARIO BIANCHI - Bullet bar
* PAOLO MERENDA - Okkupazione / VINCENZO TRAMA - Le barbare d'urso hanno gli occhi
Nel primo caso si tratta di una ristampa della precedente uscita, andata esaurita, con l'aggiunta di una racconto di Santarelli e di uno di Path.
Nuove produzioni le altre due.
Racconti sempre con ampi ed espliciti riferimenti alla musica e scena "alternativa", un forte senso dell'humor e del noir.
Iniziativa da supportare (considerata anche il costo bassissimo dei libretti).
https://www.facebook.com/inchiostrosprecato
VISTO
Permette? Alberto Sordi di Luca Manfredi
Sono contrario a prescindere alle biografie cinematografiche di personaggi famosi, in genere malamente riuscite e approssimative.
Lo scetticismo era totale nei confronti di quella sui primi passi nello spettacolo di ALBERTO SORDI (mio attore preferito in assoluto), praticamente inimitabile e, a parer mio, intoccabile.
Il regista Luca Manfredi ha fatto un buon lavoro, il protagonista Edoardo Pesce è superlativo nel riprodurre la mimica, i tic, le particolarità, le espressioni, la voce di Alberto Sordi.
Il contorno (l'improponibile giovane Fellini a parte) , nei limiti di una fiction nazional popolare, dignitoso e sufficiente.
Non passerà alla storia ma piacevole.
COSE VARIE
Ogni giorno mie recensioni italiane su www.radiocoop.it, ogni domenica "La musica ribelle", una pagina sul quotidiano "Libertà", ogni mese varie su CLASSIC ROCK.
Occasionalmente su "Il Manifesto".
Sulla pagina Facebook di RadioCoop va in onda il TG musicale condotto da me , Carlo Maffini e Paolo Muzio.
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