venerdì, dicembre 28, 2018
I migliori libri del 2018
Segnalo una serie di libri usciti nel 2018, a me particolarmente graditi.
MICHAEL IMPERIOLI - Il profumo bruciò i suoi occhi
Imperioli all'esordio letterario dopo aver raggiunto la notorietà nel ruolo di Christopher Moltisanti nella serie I Soprano.
Un romanzo crudo, oscuro e a tratti disturbante nel convulso percorso dell'adolescente Matthew, alle prese con una famiglia sfasciata, che , arrivato a New York, trova la sua (poi tragica e perversa) iniziazione amorosa e sessuale e una guida quanto mai improbabile e inquietante nell'incontro occasionale con il Lou Reed allo sbando dei 70's.
Peraltro Imperioli fu amico di Lou Reed poco prima della sua scomparsa.
Un libro che scava e rimane.
MICHAEL ZADOORIAN - Beautiful music
Quanta gente è stata salvata dal rock 'n' roll ?
Non solo Jenny di "Rock 'n' roll" dei Velvet Underground.
Milioni probabilmente.
Tante altre si sono invece perdute tra quelle spire.
Sicuramente non Danny, classico nerd (nella Detroit dei primi 70's, attraversata dalle tensioni razziali) che si affranca da una vita dura, drammatica e deludente attraverso la musica rock.
Led Zeppelin, Hendrix e perfino gli Stooges dal vivo gli daranno una dignità, una personalità, un ruolo in ambito scolastico, in quello lavorativo, nella società.
La scrittura è pulita e incalzante, il tono sostanzialmente "leggero", la colonna sonora fantastica.
Lettura fresca e corroborante (e che a molti ricorderà la propria adolescenza quando per la prima volta scoprirono il "verbo" rock).
PAOLO GRUGNI - Pura razza bastarda
Paolo Grugni ci racconta in un romanzo intenso, mozzafiato, monumentale (600 pagine) con ritmo incalzante, la Milano di metà degli anni 60, quando al nord arriva e mette le radici la mafia, con la connivenza di poteri, della politica, delle istituzioni.
Il tutto attraverso la figura del commissario Malfatti che si trova, suo malgrado, coinvolto in un intreccio perverso di malavita, servizi deviati, le prime bombe fasciste, l'anticamera delle stragi di stato.
Il racconto prende forma attraverso un sintetico diario quotidiano con costanti riferimenti a quanto realmente accaduto nell'Italia di quegli anni.
A fianco una, anzi due, complesse storie d'amore e l'appuntamento domenicale, avaro di soddisfazioni, con l'amato Milan (con resoconto puntuale dell'andamento delle partite).
Primo capitolo di una serie che vuole raccontare la recente storia italiana, “Pura razza bastarda” è avvincente, travolgente, appassionante.
ALBERTO PRUNETTI - 108 metri. The new working class hero
Un romanzo / cronaca di una spietata realtà.
La descrizione impietosa della morte della classe operaia e lavoratrice e della cultura ad essa connessa, le nuove generazioni fagocitate dal turbo capitalismo tra biechi lavori, precariato, sfruttamento intensivo, la "mobilità sociale".
Un mondo agonizzante che non oppone più resistenza.
Prunetti si pone in modo autobiografico per quanto la prefazione sia chiara:
«Ogni riferimento a fatti realmente accaduti o a persone realmente esistenti è da ritenersi puramente casuale».
Il racconto è crudo e a tratti tremendo ma vissuto con un'(auto) ironia che alla fine stempera e arricchisce la drammaticità sottesa al racconto.
Un ghigno sarcastico di fronte all'apocalisse.
Rischia di diventare un classico.
Daisaku IKEDA, Herbie HANCOCK, Wayne SHORTER Storie di vita, jazz e Buddismo
Daisaku Ikeda è il presidente della Soka Gakkai, organizzazione buddista, oltre che pensatore, scrittore, poeta, intellettuale.
Un lungo incontro con i grandissimi jazzisti e compositori Herbie Hancock e Wayne Shorter(da lungo tempo legati al buddismo di Nichiren Daishonin) approfondisce le profonde relazioni tra religiosità, filosofia, creatività, etica. Un connubio che è sinonimo di fresco rinnovamento e proiezione verso il futuro.
Uno scritto a tratti "tecnico" ma che è pervaso da una tale intensità e sincerità da risultare una vera e propria boccata d'aria intellettuale e spirituale.
TONY JEFFERSON, STUART HALL - Rituali di resistenza
Un interessantissima, approfondita e certosina ricerca sulle sottoculture giovanili (Teds, Mods, Skinheads, Rastafariani), ricca di aneddoti e particolari spesso inediti.
Ma, ATTENZIONE, lo scritto non indugia su note di colore ma sul linguaggio intrinseco alle aggregazioni in questione.
Un saggio talvolta ostico e scientifico che utilizza non di rado una terminologia non sempre agevole (.."le eteroclite articolazioni non ci consentono di comprendere ontologicamente cosa si intende oggi quando di parla di "americanizzazione" della gioventù post-atomica; aspirazione alla mobilità verticale dei "miniaturisti" ...) ma che contestualizza al meglio il ruolo delle culture giovanili all'interno della società.
AA.VV- Università della strada
Moicana è un centro studi sulle controculture che si propone di tenere viva l’attenzione di studiosi, ricercatori, militanti, così come di semplici appassionati, sulle esperienze dell’underground in Italia e nel mondo tramite la pubblicazione di libri, l’organizzazione di convegni, reading e mostre, ma anche attraverso la raccolta di materiali d’archivio, testimonianze orali e iniziative di strada.
Il termine Moicana ci ricorda come le controculture, in quanto declinate al femminile, non saranno mai le ultime e quindi sempre in grado di generare nuove forme di aggregazione spontanea in contrapposizione al dominante. "Università della strada" (stampa Agenzia X) raccoglie gli interventi dei relatori durante il convegno svoltosi il 27 ottobre 2017 alla Casa della Cultura a Milano durante il quale si è tracciato il filo rosso che collega le esperienze dei 60's di Mondo Beat per passare a "Re Nudo", alle Feste del Proletariato a Parco Lambro, Virus, Leonka, "Decoder" e il cyberpunk, femminismo, il Ladyfest, occupazioni di luoghi e case, Poetry Slam, rivolte, le Palestre Popolari.
Un patrimonio interessantissimo da conservare, preservare, tramandare per voce dei protagonisti, senza filtri o interpretazioni.
Il tutto condito da aneddoti particolarissimi (il concerto a Woodstock, la lenta e difficoltosa scalata al pubblico americano, il concerto con i Led Zeppelin e tanto altro).
Da cui emerge anche quanto la band fosse vicina al suo pubblico, sempre disponibili con i fan.
Per ogni amante degli Who un libro imperdibile ma anche una lettura importante per consegnarci uno spaccato di un'epoca mai troppo abbastanza esplorata.
VANESSA ROGHI - Piccola città - Una storia comune di eroina
Un libro importante e particolarmente incisivo che, partendo da una storia personale (personalissima), si addentra nella storia dell'EROINA in Italia, di quando e come arriva.
L'analisi e storica ma anche politica e sociale.
Ed è un PROBLEMA più che ATTUALE. Ma come dice Aldo Cazzullo "una cortina di silenzio è scesa sul discorso delle tossicodipendenze, anche per colpa di chi ha smesso di raccontare. Come se il problema non esistesse, non fosse mai esistito...".
Una lettura che approfondisce il tema, fino alle radici e chiarisce molti punti oscuri o semplicemente "dimenticatI".
PS: torneremo su questo libro nei prossimi giorni più in dettaglio.
CHRISTIAN CAVACIUTI - Blowjim
Melanie Walcott aveva conosciuto Jim Morrison in un modo un po' "particolare", su un palco di un concerto dei Doors (vedi riferimento nel titolo).
Se lo ritrova venticinque anni dopo a Parigi, mentre è alle prese con l'improvvisa morte del suo amico/assistito ex wrestler Andrè the Giant.
Ne nasce una storia nebulosa, appassionante, intrigante, divertente che si conclude con una (doppia) sorpresa che risolve brillantemente il libro.
Scritto bene, godibile, nonostante qualche caduta di tono che non lascia però tracce, spazzata via da un finale clamoroso.
CLAUDIO GALUZZI - L'isola del disordine
Claudio Galuzzi è stato un intellettuale, scrittore, giornalista, pensatore, un visionario che ha segnato a fondo la vita di una certa parte della cosiddetta "Padania".
A 20 anni dalla scomparsa esce un suo romanzo che non vide mai la luce.
Una storia angosciante in una Pianura padana livida e ostile, una follia che cresce nel protagonista, auto esiliatosi in un casale, con i fantasmi del passato (Resistenza e fascismo) che tornano soffocanti.
Claudio scriveva con un' intensità rara, tra "cupe vampe" e uno sguardo profondo e cerebrale nella psiche e nell'anima.
Dategli una lettura.
SILVIO MUCCINO - Quando eravamo eroi
Difficile attendersi da un nome mainstream come Silvio Muccino, un romanzo di tale fattura.
Intenso, commovente, ben scritto, che arriva diretto alle corde di chi ha qualche (tante) primavere alle spalle.
Il canovaccio è scontato, un gruppo di amici (gli "Alieni") che si ritrova quindici anni dopo a rivivere il passato a causa di un evento molto (molto molto ) particolare.
E che evidenzia difetti, miserie ma anche ricchezze, contraddizioni, fallimenti che "quando erano eroi" non avrebbero ma immaginato.
Ma le trovate sono sorprendenti, divertenti e la leggerezza con cui viene affrontata la vicenda rende la lettura fresca e coinvolgente.
Soy un perdedor
I'm a loser baby so why don't you kill me?
PIETRUCCIO MONTALBETTI - Io mi fermo qui. Viaggio in solitaria tra i popoli invisibili
Pietruccio Montalbetti è il chitarrista dei Dik Dik.
E sorprende vederlo e leggerlo in tutt'altra veste, quella di esploratore di luoghi estremi, come la foresta amazzonica, tra Ecuador e Perù, alla ricerca di contatti con popoli cosiddetti "primitivi" ma che, come si evince dall'appassionante racconto, ci insegnano profondità e dignità, con la loro storia e i loro gesti.
In mezzo momenti drammatici e decisamente complicati (per usare un eufemismo) e tanti incontri, facce, dettagli.
GIOVANNI BATTISTA MENZANI - Comportati da uomo
Menzani è stato definito il "George Saunders nostrano" e a ragion veduta.
I personaggi dei suoi brevi racconti sono schiacciati da una realtà consumistica spietata, annientati da un mondo che non fa prigionieri, immersi in una realtà "padana" alienata e alienante (l'autore è di Piacenza, terra di nebbie (naturali e artificiali, prodotte dai fumi e dai vapori di auto e fabbriche), poli logistici, svincoli autostradali, ferocia individualista).
In mezzo a una visione quasi "post-atomica" (il nucleare capitalista è già ripetutamente esploso) si fanno largo barlumi di speranza, in persone che hanno conservato, eroicamente, LA DIGNITA' e che, senza slogan o forconi, portano avanti la loro rivoluzione personale, umana, anonima, altrettanto, forse ancora di più, efficace. C'è anche tanto Carver sparso a piene mani.
Lettura agro dolce, spesso amara, ma pervasa da una giusta dose di sarcasmo e ironia.
MICHELE ANELLI - La scelta di Bianca
Michele Anelli ha una lunga e gloriosa storia musicale alle spalle (ma anche nel presente e nel futuro !), dal garage degli Stolen Cars al rock più classico dei Groovers fino alla recente carriera solista.
A cui affianca escursioni in ambito letterario.
"La scelta di Bianca" unisce le due cose: un libro e un CD.
Una serie di ritratti intensi e profondi di Donne.
Partigiane, operaie, musiciste, alle prese con i rigori della vita, affrontati sempre a testa alta, con vigore e senso della sfida e della ricerca.
Il libro scorre veloce, tra rabbia, malinconia e il riso sulla bocca di chi sa di vincere anche quando perde.
Il CD include otto brani che si rifanno ai racconti in chiave semi acustica tra la tipica ballad rock americana e un gusto che riporta al Lucio Battisti dei primi 70's.
NON USCITI NEL 2018
ROBERT PERONI
Dove il vento grida più forte. La mia seconda vita con il popolo dei ghiacci. (2013)
ROBERT PERONI
I colori del ghiaccio. Viaggio nel cuore della Groenlandia e altri misteri della terra degli inuit. (2014)
ROBERT PERONI
In quei giorni di tempesta (2016)
Robert Peroni è un esploratore e alpinista alto atesino che da decenni ha deciso di vivere in Groenlandia (dopo averla attraversata per 1.400 km senza equipaggiamenti tecnologici).
Della terra degli Inuit ha abbracciato la filosofia di vita, ne ha difeso il lento (purtroppo ormai sempre più veloce) declino, sopraffatti dal "progresso" che ne sta uccidendo storia, cultura, usanze.
Un processo che appare irreversibile e che emerge drammaticamente dalle pagine dei tre libri che ha pubblicato pochi anni fa.
Testi importanti, essenziali, una sorta di trilogia filosofica su un mondo che se ne va, nonostante una ricchezza umana, antropologica, storica, di valore immenso.
La Groenlandia è un luogo in cui la natura COMANDA, in cui quando si alza il vento e arriva il "piterak" (tempesta con venti di forza inimmaginabile) o le temperature scendono a decine di gradi sottozero, l'uomo è costretto a constatare la sua piccolezza.
Lo SCIAMANESIMO (anch'esso in via di estinzione, "una risposta alle paure") che ha regolato da sempre la vita degli Inuit.
"Nel nostro mondo, organizzato e tecnologico, tendiamo a escludere a priori tutto ciò che non è dimostrabile".
La totale, ingenua, naif, disponibilità degli Inuit nei confronti del prossimo:
"Questo popolo sa sospendere il giudizio, gode di una PUREZZA INTATTA, è capace di stupirsi".
E infine un aspetto ancor meno comprensibile per noi soggiogati da forme sempre più costrittive di regole auto imposte:
Stupisce il coraggio di Peroni di attaccare un'istituzione inviolabile come Greenpeace che con le sue campagne (più che legittime in altri luoghi) contro la caccia alla foca ha letteralmente affamato un popolo che su quell'animale basava il sostentamento.
Libri intensi, densi, importanti, sinceri, puri e duri.
Racconti, storie, persone, immagini.
Robert Peroni gestisce ora la Casa Rossa a Tasiilaq, nell'est della Groenlandia, nata per ospitare i giovani inuit che si trovavano in difficoltà economiche o psicologiche poi trasformata in un albergo per i turisti e che permette ai locali di avere un lavoro.
FRANCO ARMINIO - Cedi la strada agli alberi
Ho sempre avuto scarsa dimestichezza con la poesia.
Detto in parole povere non la capisco o faccio fatica a comprendere il significato dei versi.
Nel caso di Franco Arminio invece ogni frase, ogni parola, ogni poesia, mi sono entrate nell'anima, nel cuore, grazie alla loro immediatezza, durezza, allo stesso tempo leggerezza, incisività.
Parole semplici, di una semplicità sconcertante nella capacità di colpire nel segno.
Il libro è fantastico, ho riletto e rileggo più volte le sue parole e ogni volta ci trovo un nuovo spunto.
Consigliato.
A chiunque.
Stupendo.
ANGELA DAVIS - Autobiografia di una rivoluzionaria
Angela Davis è stata un personaggio di primo piano nella lotta per i diritti dei neri d'America negli anni '70.
Accusata, incarcerata e processata per complicità in un omicidio fu assolta e la sua vicenda ebbe una grande risonanza mediatica, portando alla luce le problematiche che vivevano i neri ai tempi in Usa.
Nel 1974 pubblica la sua (celebre) autobiografia in cui narra della vita precaria in Alabama, a Birmingham nella zona chiamata Dynamite Hill, così detta perchè le case dei neri che vi si trasferivano venivano fatte saltare con la dinamite.
Narra dei giorni in prigione in un regie duro e rigido, delle laceranti divisioni all'interno del movimento delle Black Panther (tra sessismo e estremismi grotteschi).
Angela Davis ha dedicato la sua vita alla lotta contro il razzismo e per i diritti civili e da donna e afroamericana è diventata un simbolo sia del femminismo che dell’uguaglianza razziale.
Il libro è interessante anche se verboso, prolisso e eccessivamente dettagliato (per quanto necessario) nella descrizione di particolari non del tutto rilevanti.
Rimane un testo basilare.
PIERGIORGIO DI CARA - Elvis e il Colonnello
Ci sono libri che una volta incominciati li devi finire, a cui stai attaccato in ogni secondo libero, per sapere come vanno avanti, dove vanno a parare.
"Elvis e il Colonnello" ti prende subito, non vedi l'ora di arrivare alla fine e la tentazione di saltare subito alle ultime pagine è troppo forte.
Ho resistito e me lo sono letto tutto d'un fiato.
D'altra parte nel momento in cui due turisti palermitani, Fabio e Valerio, finiscono indietro nel tempo durante un viaggio in America, a Memphis, proprio quando, nel 1954, Elvis ha inciso il primo disco e non ha ancora firmato con il Colonnello Parker e Kerouac e Ginsberg sono ai primi passi della loro carriera, la cosa si fa interessante.
Anche perchè Fabio vorrebbe impedire la firma per preservare Elvis dalla commercializzazione.
Incontrano i personaggi citati, finiscono in una comunità di neri e contribuiscono spontaneamente ai primi passi per la lotta per i diritti civili, incrociando perfino un giovane Martin Luther King e una ragazzina che canta in chiesa, tale Aretha Franklin.
La storia è scorrevole, divertente, cinematografica, spesso esilarante, pur imbattendosi in tematiche che non fanno sempre sorridere.
La scrittura brillante e fresca.
E il finale (forse) a sorpresa.
Consigliatissimo.
Piergiorgio Di Cara è Vicequestore Aggiunto alla Polizia a Palermo, è autore di numerosi racconti e romanzi a sfondo poliziesco, è sceneggiatore, è un persona di un'umanità contagiosa.
PIERGIORGIO DI CARA - Cammina, stronzo. Sbirri a Palermo
Di Cara lavora nella Polizia, a Palermo.
E racconta, racconta storie piene di adrenalina, paura, ma anche della quotidianità in questura, di appostamenti, di malavita, da quella spicciola a quella "là in alto".
Il linguaggio è diretto, senza fronzoli, duro e crudo.
Un libro prezioso per capire tante dinamiche, spesso viste in un'ottica superficiale.
E quando ti chiamano a casa dicendoti che "stanno venendoti a trovare" un senso di panico travolge anche il lettore.
ROBERTO ALAJMO - Palermo è una cipolla
E'un'amara ironia quella che permea questo bellissimo libro di un palermitano doc, scrittore, giornalista, drammaturgo, direttore dell'Ente Teatro Biondo Stabile di Palermo.
La Città (così la definisce lui stesso) che ti può divorare, avviluppandoti nel suo fascino.
Non lesina strali contro i suoi conterranei nè risparmia feroci critiche ai concittadini ma alla fine il lettore ignaro di ciò che lo aspetta non potrà che tuffarsi e lasciarsi conquistare da un luogo così difficile e aspro ma allo stesso tempo unico.
"Quando fra mille anni gli storici dell’arte si interrogheranno sullo stile architettonico in voga fra novecento e duemila, la risposta non lascerà scampo: l’abusivismo edilizio.”
VEIT HEINICHEN - I morti del Carso
Lo scrittore tedesco, ormai triestino d'adozione, ambienta nella città friulana, un noir dalle tinte storico politiche (ci entrano foibe e neo fascismo, contrabbando e altro) con accenti ironici e divertenti. Intrigante e appassionante, una bella lettura.
JOHN STEINBECK - La luna è tramontata
Agile, efficace, diretto, minimale. Un piccolo paese occupato da forze straniere (riferimento esplicito alla Germania nazista che invase la Norvegia). Le violenze, la resistenza in un sottile gioco delle parti in cui alla fine entrambi i soggetti sembrano diventare meccanismi impotenti di una realtà più grande di loro. Personaggi perfettamente delineati e magnificamente dipinti. Grande libro.
VITTORIO BONGIORNO - Il bravo figlio
Capita che certe gemme rimangano nascoste o comunque non arrivino alle gioiellerie di tutto il mondo come meriterebbero.
E che finiscano, come in questo caso, senza ristampa.
Un grande peccato perchè Bongiorno (l'ho già sottolineato) scrive benissimo, da provetto regista e valente fotografo rende il tutto perfettamente cinematografico, tesse storie complesse e allo stesso tempo lineari, intense, profonde, raccontate con un linguaggio di immediata presa.
Vittorio è anche un amico ed è facile capire fino a che punto il limite dell'autobiografico si fonde alla finzione, rendendo la lettura ancora più godibile.
Se inciampate in questo libro non lasciatelo sullo scaffale.
Per nessun motivo.
CARLO CRESCITELLI - Settanta revisited
Uno sguardo a quel decennio, "i settanta", così denso, importante, tragico, ricco di cambiamenti rivelatisi alla fine veramente epocali per la nostra penisola. Il tutto con un tono sarcasticamente iconoclasta, talvolta demenziale ma mai scontato.
ELSA MARTINELLI - Sono come sono
La Martinelli è stata modella e attrice.
Ha lavorato con i più grandi stilisti e con attori come Kirk Douglas, John Wayne, Robert Mitchum, Marcello Mastroianni e con "Donatella" di Mario Monicelli vinse l'Orso d'Argento per la migliore attrice al Festival di Berlino nel 1956.
La sua autobiografia, uscita nel 1995, è molto divertente e piena di curiosità e aneddoti sul mondo del cinema, della moda, del gossip (tra i suoi amori Harry Belafonte e Frank Sinatra, tra le sue frequentazioni Onassis, la Bardot e il meglio del jet set internzionale) ma anche piena di pagine drammatiche e esperienze particolarmente difficoltose.
MARIO RIGONI STERN - Il sergente nella neve
Il tragico racconto della rovinosa ritirata italiana dalla campagna di Russia nel gennaio del 1943, vissuta in prima persona dall'autore.
Morte ovunque, fame, gelo, gli attacchi sovietici ma anche la pietà dei contadini russi che quando potevano davano una mano agli sventurati.
Costò agli italiani 20.000 morti e un numero imprecisato di dispersi.
Rigoni Stern vide morire a poco a poco quasi tutti i compagni ma riuscì alla fine a tornare.
E a raccontare.
BEPPE FENOGLIO - Il partigiano Johnny “Mi sono impegnato a dir di no fino in fondo e questa sarebbe una maniera di dire di sì".
(Johnny a chi gli consiglia di nascondersi in un luogo sicuro in attesa della fine della guerra invece di restare in montagna tra freddo e fame, braccato dai fascisti).
Poderoso romanzo epico (con forti riferimenti a fatti realmente accaduti nella zona di provenienza di Fenoglio, le Langhe, che lì fu per mesi partigiano) sulla Resistenza, decurtata da retorica e trionfalismi.
Un racconto crudo, spoglio, in cui i partigiani vengono spesso sconfitti, bastonati, in cui rivelano debolezze, rivalità, un profilo non sempre così limpido (come abitualmente riportato).
Giustamente descritto come una sorta di "Mody Dick" della Resistenza, si avvale anche di un linguaggio personalissimo e inimitabile che mischia italiano e frasi in inglese (Fenoglio scrisse in inglese e poi traduceva in italiano !).
Personalmente lo paragonerei a un "On the road" della Resistenza.
Un romanzo fondamentalmente pacifista e idealista, in mezzo all'orrore della guerra, alla morte, alla fame, freddo, disperazione.
Uscì postumo nel 1968, suscitando polemiche e critiche.
Guido Chiesa ne ha tratto un film nel 2000.
BEPPE FENOGLIO - La malora
Il "gemello" di "Fontamara" di Silone, ambientato nelle Langhe, alle porte di Alba.
Miseria, violenza, sopraffazione, nessun futuro per il povero Agostino che si rompe la schiena per un tozzo di pane, dorme in un pagliaio, circondato da padroni infami, matrimoni combinati, morte, povertà estrema.
Fenoglio scrive divinamente, con un'efficacia rara.
TOM WOLFE - The Noonday underground
The Noonday Underground" è un breve racconto del saggista e scrittoreTOM WOLFE, pubblicato originariamente come articolo e raccolto poi con altri nel 1968 nel libro "The Pump House Gang".
Racconta delle pause pranzo al "Tiles", locale di Oxford Street (numero 79), in cui a metà 60's numerosi gruppi di mods si riunivano per ballare un'oretta con "ragazzi di 15 anni vestiti meglio di chiunque altro nel loro ufficio". Giovani ragazzi che hanno scelto "The Life":
"Questi giovani hanno scelto un modo per uscire totalmente dal convenzionale sistema lavorativo classista scegliendo un mondo sotto il loro diretto controllo.
Quasi tutti hanno lasciato la scuola a 15 anni, migliaia di questi giovaniMODS se ne sono andati da casa, perfino le ragazze, per vivere nei flat a Londra (che dividono in tre o quattro) tra Leicester Square, Charig Cross, Charlotte Street.
Spendono i loro soldi che guadagnano lavorando più o meno precariamente in vestiti, dischi, serate in discoteca, affitto e (scarso) cibo".
"Passano tutto il giorno e tutta la notte e tutti possono partecipare allaTotal Life è il momento in cui tutti possono davvero vivere completamente, tutto il giorno, in un mondo ddi STILE MOD, intriso di musica, adattato, capovolto, scorticato, infuocato, vivendo un ruolo piuttosto che un lavoro.
L'intera idea di classe operaia o classe o di quella classe sarà irrilevante".
FRANCA RAME - In fuga dal Senato
Eletta con 500.000 voti in Parlamento (nelle fila di Italia dei Valori di Di Pietro), FRANCA RAME ripercorre in un minuzioso diario, i 19 mesi trascorsi in Senato tra il 2006 e il 2009 durante il governo Prodi. Un libro in cui, tra sarcasmo e sincera disperazione, ci mostra, in tutta la sua crudezza, lo sfascio delle istituzioni, in cui i senatori sono intenti solo al loro interesse, a giochi di partito, a sperperare, accumulare, disdegnando i bisogni e le speranze di chi li ha votati.
Elenca cifre, fa i nomi e i cognomi, si indigna, si dispera, si deprime, si incazza.
Alla fine non ce la fa più, prima lascia il partito (che inciucia con le destre), poi si se ne va, distrutta da tanto degrado.
Libro importante e devastante.
VITO MANCUSO - La vita segreta di Gesù
Il teologo e professore Mancuso mette mano e approfondisce una lunga serie di brani tratti dai Vangeli apocrifi, messi al bando dalla Chiesa che ci parlano di un UOMO GESU' e di aspetti non sempre conosciuti "ufficialmente".
Interessante.
SALVATORE LA PORTA - Less is more
Interessante lettura sull'arte di non possedere niente o comunque il meno possibile, liberandoci dalla schiavitù della proprietà ad ogni costo, dell'accumulo insensato.
Non si tratta di una guida su come risparmiare ma semplicemente (attraverso anche una serie di citazioni letterarie da Jack London a Mark Twain a Kafka) un saggio che ci porta a riflettere su quanto il possesso sia fondamentalmente poco utile ad una vita felice.
Opinione talvolta discutibile, filosoficamente però impeccabile.
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