mercoledì, novembre 29, 2017
Get Back. Dischi da (ri)scoprire
Ogni mese la rubrica GET BACK ripropone alcuni dischi persi nel tempo e meritevoli di una riscoperta.
Le altre riscoperte sono qui:
http://tonyface.blogspot.it/search/label/Get%20Back
P.P.ARNOLD - The turning tide
Voce superba, militanza nelle Ikettes, a fianco degli Small Faces, Stevie Wonder, Rod Stewart, Roger Waters tra i tanti. Una carriera solista dalle fortune alterne che avrebbe dovuto includere, nel 1969, anche questo album.
Prodotto da Barry Gibb ed Eric Clapton e con Caleb Quaye della band di Elton John alla chitarra, non vide però mai la luce. Finalmente viene stampato e scopriamo un pregevole gioiello intriso di soul, gospel, blues.
Lei canta in modo stupefacente, interpreta alla grande brani come "Spinning wheel" dei Blood, Sweat & Tears e "You can't always get what you want" degli Stones, tutto suona alla perfezione.
Notevole.
BILL BRUFORD - Feels good to me
L'incredibile batterista di King Crimson, Yes, UK, Earthworks e mille altre esperienze all'esordio solista nel 1978 affiancato da mostri dei rispettivi strumenti come Allan Holdsworth, Jeff Berlin, Dave Stewart e dalla voce di Annette Peacock. Si viaggia tra jazz rock, funk jazz, fusion con spazio a virtuosismi incredibili ma in un contesto di estrema essenzialità, senza le tipiche ridondanze dei generi.
Ancora fresco.
EATER - The Album
Una delle prime punk band inglesi, già attiva nel 1976 e composta da giovanssimi con un'età tra i 14 e i 17 anni. Hanno lasciato solo un album, "The Album", uscito nel 1977, classicamente punk rock: pochi accordi, tempi veloci, melodie minimali, breve durata. Cover di "Sweet Jane" e "Waiting for my man" dei Velvet Underground e di "Queen bitch" di Bowie. Si sciolsero dopo poco tempo. I membri si sparsero in altre punk band (Vibrators, Slaughter and the Dogs, London Cowboys) e nei Classix Nouveaux.
MONOCHROME SET - Cosmonaut
Band colpevolmente molto sottovalutata ha trascorso una carriera tra alti e bassi, scioglimenti e reunion, accadimenti vari.
L'ultimo capitolo è ricominciato alcuni anni fa, nel 2010, e ha già prodotto quattro album, l'ultimo dei quali uscito nel 2016 e di grande livello qualitativo.
Brani nervosi si alternano a ballate melodiche e sonnecchianti alla Kinks, chitarre "twang" di sapore surf e 50's, voce Loureediana, brani sempre di primissima qualità. Da ascoltare e (ri)scoprire.
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