lunedì, maggio 22, 2017

Mario Schifano



MARIO SCHIFANO è stato uno dei più importanti e poliedrici artisti italiani, tra gli esponenti della Pop Art autoctona (vedi le opere dedicate ai marchi pubblicitari come Coca-Cola ed Esso), spesso a stretto contatto con la musica.

Nato nel 1934 nella Libia Italiana, alla fine dei 50's partecipò al movimento artistico Scuola di Piazza del Popolo che si riuniva al Caffè Rosati, bar romano in Piazza del Popolo, allora frequentato fra gli altri da Pier Paolo Pasolini, Alberto Moravia e Federico Fellini.
E' lì che conobbe la futura amante Anita Pallenberg (che durante un viaggio a Londra nel 1965 presentò ai Rolling Stones con i noti sviluppi successivi), con la quale fece il suo primo viaggio a New York nel 1962 dove entrò in contatto con Andy Warhol e Gerard Malanga frequentando la Factory e le serate del New American Cinema Group, partecipando alla mostra New Realists alla Sidney Janis Gallery, una collettiva che comprendeva gran parte dei giovani artisti della Pop Art fra cui Andy Warhol e Roy Lichtenstein entrando nella vita notturna newyorkese che lo portò alle prime sperimentazioni con l'LSD.

Tra il 1966 e il 1967 Nel 1966-67 forma Le Stelle di Mario Schifano con i musicisti Giandomenico Crescentini, ex bassista dei New Dada, il chitarrista romano Urbano Orlandi, il tastierista Nello Marini, ed il batterista Sergio Cerra dei quali gestisce l'indirizzo musicale (come Andy Warhol con i Velvet Underground) e la regia dei concerti trasformandoli in uno degli esempi più alti di musica psichedelica italiana ed internazionale, pubblicando un album seminale e avanti di anni rispetto ai tempi.

Diventa l'amante di Marianne Faithfull, nel 1967 collabora con Marco Ferreri ne L'harem di Marco Ferreri e nel 1968 produce come regista la Trilogia per un massacro, formata dai tre lungometraggi Satellite (1968), Umano non umano (1969, a cui collaborarono Adriano Aprà, Carmelo Bene, Mick Jagger, Alberto Moravia, Sandro Penna, Rada Rassimov e Keith Richards e Trapianto, consunzione, morte di Franco Brocani (1969).

Nel 1968 disegna la copertina di Stereoequipe dell' Equipe 84.
Nel 1969 i Rolling Stones dedicano a Mario Schifano il brano Monkey Man.
Prosegue tra i 70's e gli 80's un'intensa (e disordinata) attività artistica, sperimentale e d'avanguardia.
I primi anni Settanta si aprono con la serie di tele emulsionate dove immagini televisive vengono sottoposte a interventi di colore alla nitro.

Negli anni Settanta ed Ottanta la sua opera si è applicata, in maniera crescente al soggetto dell’arte e degli artisti, utilizzando fotografie di “icone” storiche.
Negli 80 e 90 è presente in mostre ed esposizioni in tutto il mondo, dall'Europa agli States alla Cina.
Nel 1997 viene insignito del Premio San Giorgio di Donatello per le vetrate policrome della cripta di Santa Croce a Firenze, per il settimo centenario della costruzione.
Due anni dopo Venezia alla Biennale rende Omaggio a Schifano, morto il 26 gennaio 1998, stroncato da una vita fatta di eccessi e sregolatezza in un ospedale romano.

“O si andava nelle gallerie a vedere i quadri informali, o si andava nelle strade a vedere i cartelloni pubblicitari. Io scelsi di andare nelle strade.”

http://www.marioschifano.it/

5 commenti:

  1. Nel 10 pollici No Strange "Universi e Trasparenze" uscito nel 2015 (in occasione del trentennale del nostro primo album)abbiamo omaggiato anche le Stelle di M.S.,riprendendo il brano "Susan Song". Va anche detto che loro esordirono dal vivo al Piper di Torino,spinti dallo stesso Schifano,ed anche l'album venne registrato qui dalle nostre parti...seguito circa un anno dopo dal singolo "Il mondo va",ma per la più facoltosa CBS. L'album è sempre stato rarissimo,poichè venne già ai tempi distribuito esclusivamente nelle gallerie d'arte,soltanto un minimo di copie uscirono da quel contesto dell'arte pop multimediale,un gruppo nato per essere già di "culto"...il tecnico luci che curò lo spettacolo di immagini luminose nei concerti del Piper torinese era un certo Guido (titolare del negozio Collector's Corner) che i torinesi forse conoscono,fu anche tra gli organizzatori del concerto dei WHO nel 1967,tra l'altro.

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  2. Aspettavo il tuo intervento Salvo!
    grande mario Schifano,personaggio "beat" a tutto tondo..
    E noi radioascoltatori di RTP conoscemmo le sue Stelle proprio grazie a Ursus ed al mitico programma Piper Club!
    C

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    1. Sì,fu un programma molto seguito negli anni 1986 / 87 e nel 1988 inserimmo un brano delle stesse Stelle,nella doppia compilation ORACOLO della Toast.

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  3. Le stelle sono state ristampate in vinile, qualche anno fa.
    Bellissima ristampa, con inserti compresi.

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  4. Salvo, come saprai certamente Guido di Collector's Corner ha anche un nastro con l'esibizione live delle Stelle di Mario Schifano a Torino. Il disco fu registrato nello studio di Happy Ruggiero in via Ventimiglia, ed è pieno di torinesi, da Francesca Camerana a Semolini. Ma Schifano in studio non c'era, non era nemmeno a Torino in quei giorni, chi seguì un po' il gruppo in studio fu Ettore Rosboch.

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