domenica, maggio 21, 2017

Henderson Island



La fine del mondo è la rubrica domenicale che va ad esplorare i luoghi abbandonati dalla storia, particolari o estremi.
I precedenti post:

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Isola corallina del Pacifico meridionale, inserita nelle Isole Pitcairn (che in totale contano 48 abitanti...) patrimonio dell'Unesco dal 1988, a causa degli uccelli presenti e delle incontaminate riserve di fosfato, pressochè inabitabile (ma anticamente popolata da indigeni locali).

Sono stati trovati sull'isola, dalla ricercatrice Jennifer Lavers, dell'Istituto per gli studi marini e antartici dell'università della Tasmania, 37,7 milioni rifiuti di plastica, la più alta concentrazione di rifiuti mai registrata: 671 per metro quadrato.
Si stima che i detriti di plastica presenti raggiungano complessivamente un peso di 17 tonnellate.

La causa del fenomeno è la vicinanza dell'isola al centro di una corrente oceanica chiamata vortice subtropicale del Nord Pacifico, che rende Hendersen punto focale per rifiuti provenienti dal Sud America o abbandonati dalle navi da pesca.

"Ciò che è successo sull'isola di Hendersen dimostra che non c'è scampo dall'inquinamento da plastica, neanche nelle aree più remote dei nostri oceani", ha detto Lavers.
"Lungi dall'essere l'incontaminata isola deserta che ci si potrebbe immaginare, Henderson è un esempio scioccante ma tipico di come i detriti di plastica colpiscano l'ambiente su scala globale".

"Sulle spiagge abbiamo trovato bottiglie dalla Germania, contenitori provenienti dal Canada o dalla Nuova Zelanda e tanto altro.
Questo ci dice che abbiamo tutti una responsabilità per ciò che sta accadendo. Se in una delle isole più remote e considerate più incontaminate al mondo registriamo questi valori, significa che ormai tutti gli angoli del globo sono già influenzati"
.

Ci sono le tracce di prodotti provenienti da almeno 24 paesi e da tutti e cinque i continenti.

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