mercoledì, aprile 13, 2016
Soresinese
Un viaggio in un oscuro passato calcistico a cura di ALBERTO GALLETTI.
Riprendo il discorso.
Non che ne avessi propriamente cominciato uno, ma la scomparsa di Cruyff mi ha colto di sorpresa mentre spulciavo qua e la in cerca di materiale per un pezzo di qualche interesse.
La mia attenzione era caduta sugli eventi dell’autunno 1976, quando al termine di due partite epiche (in particolare la seconda), la Soresinese, piccola e gloriosa formazione dilettantesca del cremonese divenne la prima, ed unica, compagine dilettantistica italiana a vincere la Coppa Ottorino Barassi riservata a club dilettantistici italiani ed inglesi.
Cruyff, come sempre è accaduto nel corso della sua leggendaria esistenza ha preteso per se tutte le attenzioni che potevo riservare al calcio per la settimana in questione, e la Soresinese è finita nell’angolo.
Dunque, la Soresinese è una formazione storica del panorama cremonese, fondata nel 1914 (ebbene si, 32 anni prima della Sampdoria!), sfoggia casacche rosso-blu e si esibisce allo Stadio Civico di Soresina, un bell’impianto, molto datato, di quel tipo vecchio di paesi abbastanza grandi, ma già con parvenze di stadio vero e proprio e dotato anche di discreto fascino, almeno ai miei tempi, ci giocai nella stagione 1985/86, Campionato Lombardo di Prima Categoria, perdemmo senza appello credo per 2-0.
Nel corso della sua lunga storia può vantare tre campionati di Prima Divisione (l’allora serie C) tra il 1932 e il 1935 e di nuovo tre stagioni stavolta in serie C dal 1945 al 1948, quindi una lunga militanza tra i dilettanti della Lombardia.
Fino ad arrivare alla stagione 1975/76.
La Soresinese militava nel girone C della Promozione lombarda dove finì terza dietro ad Abbiategrasso e Vogherese ma davanti al Pavia, mancando la promozione in Serie D.
Ma grande soddisfazione arrivò dalla vittoria della Coppa Italia dilettanti, vinta per 1-0 sulla Stezzanese (BG) nella finale di San Siro.
Questa vittoria diede diritto a giocarsi la Coppa Barassi, trofeo da disputarsi tra le vincenti della Coppa Italia Dilettanti e dell’inglese Isthmian League Division One.
I due incontri ebbero luogo nell’autunno 1976, andata a Tilbury (Essex), il 6 ottobre, 1-1.
La squadra di casa parte forte con manovre a tutto campo a gran ritmo e schiaccia la Soresinese nella propria metà campo crea numerose occasioni ma le spreca tutte, la compagine lombarda soffre ma tiene in difesa e si affida a sortite in contropiede sfiorando la segnatura al 20’ con Degani che scatta velocissimo in contropiede tira a botta sicura ma il portiere respinge.
L’appuntamento col gol è solo rimandato, quattro minuti dopo ancora Degani s’invola sulla fascia e crossa in mezzo, sulla palla si avventa Villa che ha seguito l’azione e infila irresistibilmente di testa la palla in fondo al sacco: 0-1!
E’ il primo gol realizzato in Inghilterra da una squadra italiana in questa competizione, nelle precedenti otto partite , con eccezione della prima nessuno era mai riuscito a far gol agli inglesi rimediando sette sconfitte.
Gli inglesi si buttano all’attacco a testa bassa creando il panico nella retroguardia soresinese che si salva da tre/quattro mischie paurose, ma il pari giunge al 39’ quando sugli sviluppi di una rimessa laterale battuta lunga l’incertezza dei difensori permette a Walden di insaccare da due passi.
Nella ripresa le squadre partono più lentamente ma Caccialanza si supera su tiro ravvicinato già al 5’ e dopo il quarto d’ora gli inglesi del Tilbury riprendono il soppravvento, ma è una supremazia sterile e l’incontro si chiude sull’ 1-1.
Il ritorno va in scena a Soresina il 4 novembre , il maltempo flagella il Nord Italia da giorni e le piogge incessanti mettono in forse lo svolgimento della gara.
Il campo è in pessime condizioni, una distesa di fango, ma la presenza di Artemio Franchi, presidente federale e di Gigi Peronace accompagnatore della nazionale e fautore di tutti i tornei anglo-italiani non lasciano scampo, si gioca.
La pioggia è incessante, un vento fortissimo sferza il campo ridotto ad un pantano e gli oltre millecinquecento spettatori accorsi a gremire le gradinate del vecchio impianto per sostenere i beniamini di casa.
Al termine di una battaglia quasi esclusivamente fisica si ripete il risultato dell’andata, 1-1, vanno in rete Nicolini al 22’ e quasi allo scadere (82’) Smith subentrato a Cotter ad inizio ripresa, si chiude sotto la luce dei riflettori e si va ai supplementari dove le squadre non riescono a superarsi duramente provate da novanta minuti durissimi.
Il trofeo verrà assegnato ai calci di rigore, dal dischetto gli italiani fanno centro quattro volte a segno anche il portiere Caccialanza!, gli inglesi sbagliano il secondo e il quarto, e la Soresinese si aggiudica il Trofeo Barassi scatenando grande gioia sugli spalti gremiti dagli spettatori che avevano sfidato un tempo da lupi per assistere all’incontro.
Sfortunatamente dalla stagione successiva il trofeo non verrà più disputato finendo nel dimenticatoio dove, mi chiedo spesso, non sia meglio stare invece che sotto luci di improbabili riflettori dei qualunquisti profeti dell’ovvio del calcio d’oggidì, ma di certo più vicino al cuore e alle cose che contano davvero.
Curiosità: Il Villa a segno nella partita di andata era Renato Villa, ad inizio carriera.
Diventerà poi celebre come il Mitico Villa con la maglia del Bologna in serie A.
Grande Gallo!!!!!!!
RispondiEliminaSei da preservare come........
Anzi......da mettere nella riserva di caccia di Colini a Bissone!!!!!!!!
Così poi mi sparate?
RispondiEliminaE intanto Cristiano Ronaldo ha spaccato ieri sera. E Ibra fuori ancora una volta, ciapa !
RispondiEliminaCerto che sul terzo gol la barriera......
RispondiEliminaGalletti già nominato Patrimonio dell'Umanità
RispondiEliminaC
Due cose, anzi tre:
RispondiElimina1) una squadra che è nata 32 anni prima dei Ciclisti e veste di rossoblu' non può che essere degna di stima
2) fa strano vedere accostata la parola Villa a qualcosa di positivo durante questi tempi balordi
3) Galletti pronto per L'Unesco :-)
Charlie
2) Infatti era il 1976.....
RispondiEliminaComplimenti!!!
RispondiEliminaSolo una precisazione, la finale della Coppa Italia 1976 si disputò all'Olimpico di Roma e non a San Siro, prima della finale della Coppa Italia di Serie A fra Napoli e Verona.