martedì, novembre 24, 2015
Memories
Una canzone (di rara bellezza) poco conosciuta e considerata ma che ha avuto una storia molto particolare di reinterpretazioni e rivisitazioni.
Composta da Hugh Hopper (bassista di primaria importanza del Canterbury Sound, prima con i Soft machine, poi con Robert Wyatt, Isotope, in due brani in Madcap Luaghs di Syd Barrett, Carla Bley e con un'infinita carriera solista) comparve per la prima volta nel repertorio dei WILDE FLOWERS, band beat/psichedelica proto prog attiva tra il 1964 e il 1969 e che vide tra le sue fila una serie di grandissimi musicisti dallo stesso Hopper a Wyatt (alla voce)) ai fratelli Sinclair, futuri Caravan, il grande Kevin Ayers.
https://www.youtube.com/watch?v=RoWFBsivqFc
Il brano fu registrato nel 1967 anche dai SOFT MACHINE ma comparve solo nel 1972 nella raccolta di demo "Faces And Places Vol.7" (https://www.youtube.com/watch?v=9wHti_GY1V8)
dopo che era apparsa nell'album d'esordio "Banana Moon" di DAEVID ALLEN, futuro leader dei GONG, l'anno prima sempre cantata dall'amico di lunga data Robert Wyatt (anche alla chitarra e alla batteria).
https://www.youtube.com/watch?v=UlvsBgwn4m0
Lo stesso ROBERT WYATT la ripropone in un singolo solista del 1974 come B side della cover di "I'm a believer".
E' il ritorno sulle scene dopo il tragcio incidente che lo costringerà per sempre sulla sedia a rotelle.
Alla batteria c'è Nick Mason dei Pink Floyd con Richard Sinclair dei Caravan e Fred Frith degli Henry Cow (ma acnhe a fianco di Brian Eno, Arto Lindsay etc).
https://www.youtube.com/watch?v=R5gJhMdgo2c
La versione più curiosa e particolare è quella del 1982 su One Down dei MATERIAL di Bill Laswell e cantata da una sconosciuta e giovanissima Whitney Houston con il sax dell'immenso Archie Sheep.
https://www.youtube.com/watch?v=8xj4xGiXfW0
Più rock ma ugualmente riuscita quella del 2008 dei Mars Volta.
https://www.youtube.com/watch?v=fXj3OeO8D48
I know I cannot leave this place
full of memories
Things like the way they knew us
all over town
We used to walk the streets together
We could be seen
Past shops where people knew us
Yeah, people knew
I've got to choose between tomorrow
and yesterday
I can't stop to think about
my life, here today
Maybe I'll find someone to get you
off my mind
Take me away from here
and leave it, leave it all behind
Memories can hang you up and haunt you
all your life, you know
Get so you cannot stay
and yet cannot go
I could find out where she's gone
Today I feel so unhappy
Streets seem so empty now
I want you with me
Bellissima..
RispondiEliminaMi permetto aggiungere una cover di un suo brano che trovo molto riuscita
https://www.youtube.com/watch?v=zEy0rbEhmWs
C
Non la conoscevo, bella. Gazzè è un artista sempre molto interessante.
RispondiEliminaGran pezzo. La mia versione preferita è quella dei Soft Machine, seguita da Whitney Houston (?), ma centra parecchio il sax.
RispondiEliminaBuffo, mi ero ripromesso di smetterla con roba tipo Soft Machine
Oops, dimenticato di premettere: canzone che non conoscevo.
RispondiEliminaEhi Zebra, bello il pezzo del Gazzè, conoscente del boss.
RispondiEliminaGazzè Nostro conoscente romano ehehehe
RispondiEliminaGià.
RispondiEliminaComunque è bravo.
Yess Gallo..ricordoVi in tele in un glorioso pomeriggio casulissimo..YOU ARE OUR PRIDE
EliminaC
la sentii per la prima volta proprio su Banana Moon di Daevid Allen, che ho ancora in vinile (Caroline).
RispondiEliminaUn'altra versione si trova su Jet Propelled Photographs dei Soft Machine, che e' un bel documento del primo periodo del gruppo. Credo sia la stessa che citi tu, Boss.
GMV
Anch'io la sentii per la prima volta su Banana Moon, secoli fa, poi l'ho ritrovata periodicamente qua e là. Recentemente mi è tornata in mente e l'ho trovata di una bellezza incredibile. Poi sto leggendo l'autobiografia di Robert Wyatt ed eccola di nuovo !
RispondiEliminaSi, anche per me e' un pezzo meraviglioso...e la voce di Robert Wyatt e' impareggiabile.
EliminaI primi Soft Machine, fino al terzo, ed anche il quarto (anche se Wyatt qui suona soltanto) sono gran dischi, pur se stilisticamente ben diversi. Era chiara la deriva che il gruppo stava prendendo, orientato verso un jazz un po' fine a sé stesso.
Penso che pero' siano di assoluto valore, come per esempio i primi Caravan ed altri della c.d. scena di Canterbury
Ogni tanto me li ascolto e non mi annoio per nulla.
GMV
Concordo. Sono un po' ostici ma è roba di altissima qualità anche se i Caravan rimangono i miei preferiti. "In the land of grey and pink" da isola deserta
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