sabato, ottobre 17, 2015
Stanislav Evgrafovič Petrov che salvò il mondo nel 1983
Il 26 settembre del 1983, al culmine della guerra fredda, Stanislav Evgrafovič Petrov tenente colonnello dell'Armata Rossa, era ufficiale di servizio al bunker Serpuchov 15, vicino a Mosca con il compito di controllare il satellite e notificare ai suoi superiori un eventuale attacco nucleare contro l’URSS.
Nel caso di attacco, l'Unione Sovietica avrebbe lanciato immediatamente un contrattacco nucleare su vasta scala contro gli Stati Uniti.
Alle 00.14 scattò l'allarme segnalando il lancio di un missile lanciato dal Montana, in viaggio verso il territorio sovietico. Petrov ritenne inverosimile un attacco con un unico missile e pensò ad un errore del sistema evitando di segnalarlo ai superiori ma pochi minuti dopo si verificò il lancio di altri quattro missili verso l'URSS.
Il tempo di impatto dei missili era di circa 20 minuti.
Lanciare l'allarme avrebbe significato dar avvio al conflitto nucleare e alla distruzione della Terra.
Petrov ritenne ancora una volta che si stesse trattando di un errore. Un attacco non sarebbe mai avvenuto con solo cinque missili ma con centinaia. Gli USA erano inoltre sprovvisti di difese anti missilistiche e una simile azione sarebbe stato niente più che un suicidio.
“Un tale imbecille non è ancora nato nemmeno negli Stati Uniti.”
Attese ancora e alla fine l'allarme cessò essendosi trattata di una rara congiunzione astronomica tra la Terra, il Sole e il sistema satellitare sovietico OKO.
Petrov aveva però disatteso agli ordini, ma considerata la peculiarità della sua decisione l’esercito sovietico decise di non punirlo ma la sua carriera militare si arrestò, fu degradato e mandato in pensione a Frjazino, un piccolo villaggio vicino Mosca, dove visse in povertà mentre l'episodio fu secretato fino alla fine degli anni '90 quando il suo comandante in capo, Yury Votintsev, presente quella sera, ha rivelò “incidente dell’equinozio d’autunno” in un libro di memorie.
Douglas Mattern, Presidente dell’organizzazione internazionale per la pace, “Associazione di cittadini del mondo" lo cercò a lungo e, trovatolo, gli ha consegnò Premio Cittadino del mondo nel 2004.
Petrov ha successivamente ricevuto per questo gesto una lunga serie di riconoscimenti ed è stato ricevuto all'Onu nel 2006.
Grazie a Marco Orlandini e a pressenza.com per lo spunto
storia affascinante, è il caso di dire che l'era l'uomo "giusto" al momento giusto.
RispondiEliminaCi fosse stato un coglione chissà come sarebbero andate le cose...
Probabilmente non saremmo qui a raccontarcelo
RispondiEliminaGrande grande grande grande grande grande immensa Scozia.
RispondiEliminaEliminati da un arbitro cagasotto e supponente.
Scotland the brave!
Epici!
Il risultato va ma la partita rimarrà per sempre.
Sono devastato.
..aspettiamo commenti nella sezione...non vedo l'ora!!...alla fine l'europa che ti aspetti meno quasi fa il miracolo!...
Eliminaps i Dragoni allo stremo pure loro senza diversi titolari mi sembra di aver capito
Hasta
Clodoaldo
In avanti australiano non c'è fuori gioco, tantomeno volontario. Nessun commento le immagini parlano da sole.
RispondiEliminahttps://www.youtube.com/watch?v=kw8kuEkA-zs
Difesa da paura...hanno preso tre mete pazzesche
RispondiEliminaChi?
RispondiEliminaGli australiani
EliminaSolo sulla prima han dormito in difesa, le altre due sono due gravi errori dell'apertura Foley in giornata decisamente storta.
RispondiEliminaMa mai storta quanto quella dell'arbitro.
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