martedì, ottobre 20, 2015
Nick Hedges e la Scozia dei 60's
This was the Britain that no one wanted to see
I 60's britannici nell'immaginario collettivo rimangono quelli deliziosi, creativi, affascinanti, pulsanti, colorati e ridanciani della Swinging London.
Ma l'Inghilterra delle città industriali riservava ben altra realtà.
Ne documentò in maniera drammatica e abbastanza sconvolgente il fotografo NICK HEDGES nel 1968 visitando i sobborghi di Glasgow per conto della Shelter Scotland che si occupa di homeless e di quartieri popolari disagiati.
Le foto hanno sempre avuto parecchia difficoltà ad uscire, vuoi perchè ritraevano spesso bambini e minori e quindi si innestava (e innesta) un discorso sulla tutela della privacy ma soprattutto perchè metteva in luce una realtà scomoda e preferibilmente da occultare da parte delle istituzioni.
Il risultato è piuttsto sconvolgente tanto quanto la dichiarazione dello stesso Hedges:
L'aspetto particolare delle persone che vivono in questa situazione e condizioni è che non c'è nessun dramma...la gente accetta il degrado morale in un modo assolutamente tranquillo.
'Anche se queste fotografie sono diventate documenti storici, servono a ricordarci che un alloggio sicuro e adeguato è la base di una società urbana civile. Il fallimento dei successivi governi di prevedere questo è un segno triste di inazione della società.
Le fotografie dovrebbero celebrare il progresso, ma tutto quello che possono fare è che ci perseguitano con un senso di fallimento '.
A nord-ovest del centro di Glasgow ho scoperto Maryhill.
I blocchi di case popolari qui erano fittamente popolate e i cortili pieni di spazzatura in decomposizione.
Una mostra, Make Life Worth Living, con le sue foto è in corso a Edimburgo al Science Museum fino al 31 ottobre
http://www.sciencemuseum.org.uk/visitmuseum/Plan_your_visit/exhibitions/make_life_worth_living
fonte: dangerousminds.net
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RispondiEliminaInfatti la swinging London, come suggerisce il nome, è stato un fenomeno che riguardava quasi esclusivamente la capitale, all'interno della quale esistevano comunque zone simili, penso a Notting Hill o Brixton negli anni 60.
RispondiEliminaGlasgow, città di una spietatezza dura e sordida.
RispondiEliminaNella mia recente visita a Dundee ho comunque potuto ancora riscontrare situazioni pesanti, ovviamente migliorati rispetto al 1968 ma il viaggio di ritorno dallo stadio al centro città lungo la discesa, i quartieri periferici con le case fatiscenti, i negozi poveri, gente malmessa, coppie di 'tossicodipendenti con bambini piccoli mi han procurato una dolorosa stretta al cuore.
Un netto contrasto con il centro città bello vivace e ricco di spunti.
La Scozia è una terra di forti contrasti , generata da forti passioni e cuori forti che rendono ogni contrasto stridente al limite del dolore.
Ciao Sir,
EliminaA Glasgow ci andai con morosa nel 2005. Andammo a trovare una signora italiana che vive lì da oltre trent'anni, sposata con uno di Glasgow. La signora ci raccontò che una volta suo marito, uscito ubriaco dal pub, fu avvicinato da un auto, bloccato e caricato sul suddetto mezzo. Si risvegliò in ospedale. Lo avevano rapito, menato e abbandonato in un fosso. Così, perchè non avevano nient'altro da fare. Ed er auna cosa che succedeva non di rado... però, per quel che ho visto, ho uno splendido ricordo degli scozzesi.
W.
Ciao W. come stai?
Eliminaci credo mi è capitato di vedere,sentire e leggere le periferie di Glasgow e scozzesi in generale sono posti violenti. Povertà dilagante e conseguente disperazione e degrado.
Anche la mia esperienza scozzese è, fin qui, solo positiva. Spero che continui visto che mio fratello ci vive e si trova benone.
Tutto bene, Sir, thanks! ... dove vive il bròder?
EliminaW
Cupar, capoluogo dell'antica contea di Fife, 20 km sotto Dundee.
EliminaCi va a vedere il Dundee?!
EliminaW
O tifa Hearts?!;-)
EliminaTifa Rangers, come me.
Eliminasono andato io a vedere il Dundee quando sono stato la a febbraio.
Per dove abita ha scelto il Raith Rovers.
Fuori dai centri urbani è uno dei posti più belli ed affascinanti dove mi sia capitato di stare.
RispondiEliminaBella mostra ho dato un occhiata e letto le descrizioni sugli slums e le case popolari nei 50 e 60.
RispondiEliminaMa anche il fallimento delle politiche governative (di qualsiasi orientamento politico) dei programmi sulla casa.
RispondiEliminaSenza condizioni di poter poi mantenere le abitazioni in condizioni di decenza, ergo lavoro almeno per il capofamiglia le case popolari sono destinate nel giro di poco tempo a scadere nell'incuria e nel degrado.
Le cose dovrebbero andare di pari passo
La cosa drammatica è che là, tanto quanto qua, certe situazioni sono identiche agli anni 60. Sono passati governi di tutti i tipi ma nulla cambia,
RispondiEliminaBeh, situazioni come quelle delle foto direi son quasi del tutto sparite.
RispondiEliminaRimangono parecchie situazioni difficili. Io giro Milano i posti dove il Comune ha gli spazi verdi sono quasi tutti in periferia, le cose le vedo, mi chiedo spesso se comunque anche la gente non debba migliorare atteggiamenti e comportamenti. L'altra mattina all'uscita da una scuola materna mi son trovato con due gomme bucate a colpi di punteruolo....mah si fa in fretta a dar la colpa ai governanti (che comunque ne hanno).
Però dovrebbero servire da ammonimento nel gestire le ondate migratorie.
RispondiEliminaFuor di retorica ciò che provocò situazioni del genere fu l'inurbamento troppo rapido di masse di gente troppo grandi, se da una parte costruire case per cercare di aiutare è un'ottima cosa, dall'altra bisognerebbe far si di fornire agli occupanti l'intero corredo di educazione civica e civile per far si che non si scada nel degrado nel giro di poco tempo.
Stò facendo un lavoro nei pressi del centro di via Corelli.ì, in via Aquila a Milano. La situazione mi pare assurda.
RispondiEliminaLe classi dirigenti vivono delle realtà parallele rispetto a quelle della gente normale, quella che una volta era la middle class sta scomparendo ovunque e la forbice si allarga. Le politiche economiche e sociali non sono più di competenza dei governi nazionali etc etc etc. Potremmo sintetizzare con: sono cazzi. Molto bella e veritiera la frase di Hedges, in effetti la foto dovrebbe certificare i processi di miglioramento...dovrebbe.
RispondiEliminaCharlie
Boss come è andata a Firenze con la Terenzi di Controradio?
RispondiEliminaCharlie
Rimandata perchè Alex loggia è rimasto bloccato in autostrada quattro ore (!!) per un incidente (camion bruciato in una galleria).
RispondiEliminaSi rifà in novembre (con anche Pistoia)
La Scozia manca ai miei giri..
RispondiEliminaDa riflettere molto su cosa dite about it anche se la realtà di certe periferie la immagino bene purtroppo
C