domenica, settembre 13, 2015
Metanopoli
La fine del mondo è la rubrica domenicale (ORMAI , inaspettatamente, SEGUITISSIMA) che va ad esplorare i luoghi abbandonati dalla storia, particolari o estremi.
I precedenti post:
http://tonyface.blogspot.it/search/label/La%20fine%20del%20mondo
Secondo il progetto di Enrico Mattei, Metanopoli doveva essere la città ideale a misura dei lavoratori e a maggior gloria dell' immagine aziendale dell'ENI.
Costruita dal 1952, a Metanopoli ogni abitante aveva a disposizione 170 mq di verde (a Milano 7) ed era composta da un centro direzionale, con gli uffici centrali delle società del gruppo, il quartiere scientifico, il quartiere industriale, con le officine ed i magazzini della SNAM, il motel per i camionisti e gli automobilisti, la stazione di servizio e di rifornimento ed infine il quartiere residenziale con le abitazioni dei dipendenti, la chiesa, gli impianti sportivi, e uno dei primi supermercati.
Diecimila lavoratori, sei mila abitanti e 1.200 famiglie che, 60 anni dopo Mattei, continuano a vivere immersi nel verde in una vera e propria città-giardino.
Oggi conta Metanopoli è abitata ancora da circa 6 000 persone (1.200 famiglie) ed è tutelata dai vincoli paesaggistici della Sovrintendenza per i beni ambientali.
Un ex dipendente Eni testimonia che "I nostri figli sono cresciuti facendo tantissimo sport avevano a disposizione piscine, campi da tennis e da calcio, perfino un centro sportivo dove si sono allenati i migliori atleti del mondo. Ricordo che negli anni Settanta ci sentivamo dei privilegiati, la presenza dell’azienda era una risorsa, nessuno l’ha ma vissuta in negativo".
"Gli affitti costavano pochissimo quando nella zona si pagava 50 mila lire per un appartamento, a Metanopoli spendevano dai 9 alle 12 mila lire di una volta".
"A Bolgiano vivevano gli operai poi c’erano le case degli impiegati e le villette per i dirigenti.
In via Alfonsine c’erano i negozi, il dopolavoro, lo spaccio per i dipendenti con i generi alimentari e l’abbigliamento. Era un paternalismo che ci ha consentito di vivere sereni".
Gran posto Metanopoli. Ci ho anche giocato, contro la SNAM naturalmente
RispondiEliminaMattei era avanti....ed ovviamente lo hanno tirato giù.
RispondiEliminaCharlie
e dire che io, pur essendo di milano, l'avevo sempre considerata un postaccio...credevo ci fossero solo raffinerie!
RispondiEliminaPer avere un idea della bontà del progetto dovresti farci un giro e poi andare a Santa Giulia che è un quartiere terziario residenziale nuovo e traarre da solo le tue conclusioni. Tra l'altro disteranno un chilometro.
RispondiEliminaIn mezzo Rogoredo che è davvero un postaccio.