martedì, settembre 15, 2015
Intervista a SALVO RUOLO
Dopo FEDERICO FIUMANI dei DIAFRAMMA, al giornalista FEDERICO GUGLIELMI, ad OSKAR GIAMMARINARO, cantante e anima degli STATUTO, al presidente dell'Associazione Audiocoop GIORDANO SANGIORGI, a JOE STRUMMER, a MARINO SEVERINI dei GANG, a UMBERTO PALAZZO dei SANTO NIENTE, LUCA RE dei SICK ROSE, LUCA GIOVANARDI e NICOLA CALEFFI dei JULIE'S HAIRCUT, GIANCARLO ONORATO, LILITH di LILITH AND THE SINNERSAINTS, a Lorenzo Moretti, chitarrista e compositore dei GIUDA, il giornalista MASSIMO COTTO, a FAY HALLAM, SALVATORE URSUS D'URSO dei NO STRANGE, CESARE BASILE, MORENO SPIROGI degli AVVOLTOI, FERRUCCIO QUERCETTI dei CUT, RAPHAEL GUALAZZI, NADA, PAOLO APOLLO NEGRI, DOME LA MUERTE, STEVE WHITE, batterista eccelso già con Style Council, Paul Weller, Oasis, Who, Jon Lord, Trio Valore, il bassista DAMON MINCHELLA, già con Paul Weller e Ocean Colour Scene, di nuovo alla corte di Paul Weller con STEVE CRADOCK, fedele chitarrista di Paul, STEFANO GIACCONE, i VALLANZASKA, MAURIZIO CURADI degli STEEPLEJACK e la traduzione di quella a GRAHAM DAY, CARMELO LA BIONDA ai MADS, CRISTINA DONA', TIM BURGESS dei Charlatans, JOYELLO TRIOLO, SIMONA NORATO e la traduzione di un'intervista a RICK BUCKLER, di una a MICK JONES e una a MONICA FRANCESCHI oggi è la volta di uno dei cantautori più talentuosi della scena italiana: SALVO RUOLO, il cui album "Canciari patruni 'un è l'bittà" è fra i dischi finalisti per la Targa Tenco perl Miglior disco in dialetto.
Le precedenti interviste sono qua:
http://tonyface.blogspot.it/search/label/Le%20interviste
Cantare in siciliano antico nel nuovo album “Canciari patruni un E' L' bitta” è coraggioso e contro ogni concessione “commerciale”. Da cosa nasce questa scelta ?
Nasce dalla considerazione che il Risorgimento cioè il nostro Far west e l'Unità d'Italia sono sempre stati tramandati – istituzionalmente parlando – come se ammantati di un eroismo puro, quasi trascendentale, che ben poco corrisponde alla cruda realtà dei fatti.
Dovremmo pretendere più risposte dalla storia. Sempre. Altrimenti consentiamo ai governi di usare la violenza e le guerre piegando le ragioni dell'uomo a quelle degli interessi.
Nessun governo ha mai veramente preso in considerazione Giustino Fortunato e la scientifica disamina che fa dell’Italia post unitaria.
E allora mi sono detto che briganti, fuorilegge ed anarchici meritano molto più di qualunque governo.
Il siciliano antico è stata scelta obbligata per rendere omaggio a questi dimenticati dalla storia.
E non saprei dirti però se è un atto coraggioso ed anticommerciale avere scritto un disco in siciliano.
Lo sento piuttosto anche come un desiderio che ho assecondato ed un atto d'amore per la mia isola.
La produzione di Cesare Basile quanto ha influito nel risultato finale ?
Moltissimo. Nessun altro avrebbe potuto produrre questo disco.
I temi trattati da “Canciari Patruni Un E' L'bittà” – l'unità d'Italia vista dalla parte dei vinti e le infamità dei governi in lotta – Cesare li conosce molto bene.
Cosa pensi del fatto che in una situazione sociale così precaria come la nostra siano così pochi i gruppi e artisti nuovi a parlarne, in un paese in cui la canzone “politica” ha sempre avuto terreno fertile (da Guccini a Lolli, da Area e Stormy Six all’HC e hip hop a MCR, Statuto, Assalti Frontali etc)?
Questa immobilità a cui tu accenni caro Tonino mi pare che interessi però tutti i popoli di questo malmesso mondo e non solo l'Italia.
La forza neutralizzante fondamentale dell'oggi, della nostra era o modernità non è di natura politica, ma di natura economica: è il carattere di merce cioè che hanno tutti i processi che regolano l'esistenza umana.
L'uomo stesso è merce, sbattuto da un continente all'altro in nome dell'efficienza economica di una fabbrica per esempio. Conta il risultato ad ogni costo e non importano le vite e le esistenze.
Conta la macchina e non l'uomo.
Ecco che allora i bisogni diventano sogni irrealizzabili e l'uomo è retrocesso a semplice spettatore o ingranaggio. Con in più l'aggravante di non capire la propria condizione. Anzi ne è pure contento.
Tale condizione sub-macchina rende l'uomo succube di questo processo e quindi incapace di realizzare cosa sia bello o brutto, sacro o profano, buono o cattivo, educato com'è fin da piccolo, persino a scuola, a rincorrere solo ciò che è utile.
Quindi pongo retoricamente la domanda: in questa condizione è possibile rivoltarsi? denunciare? andare contro?
E’ complesso per un artista così particolare come te riuscire a suonare in un contesto già di per sè così difficile come quello italiano ? E secondo te è possibile vivere di musica in Italia senza scendere a compromessi artistici?
No non è facile per nulla. Anche se dopo l'uscita del disco ho fatto diverse date e non posso lamentarmi.
Sento però di quelle cose da accapponare la pelle.
Molti amici con molta gavetta e molto mestiere, artisti veri, che a fine tour coprono giusto le spese.
Locali non all'altezza, agenzie approssimative, ma anche musicisti arraffazzonati insomma problemi che conosciamo e che diventa anche noioso elencare qua.
Ma c'è anche un analfabetismo musicale che trova massima espressione proprio nella scuola pubblica. Insopportabile.
Epperò si. Si deve rifiutare il compromesso. Non c'è arte se c'è compromesso. Il taglio della tela, dimenticare di avere padri. Questo bisogna fare.
Perchè, secondo te, il “rock” indie italiano di un certo livello, con poche eccezioni, ha un’età media che va ben oltre i 40 anni ?
Perchè fino ai 40 ci si è guardati l'ombelico nella propria cameretta ed improvvisamente si è scoperto un mondo fuori.
Che però nel frattempo ti ha superato mentre continui a cantare di “......amori che volano nel cielo blu dentro te”.
Immancabile la richiesta di una lista di dischi che porteresti sull’isola deserta
Si parte da Townes VanZandt e porto tutto. Tonight's the night di Neil Young, Time out of mind di Dylan, If I could Only Remember my name di Crosby.
Cohen, Lou Reed e Nick Drake me li porto tutti e che scherziamo.
Creuza de ma di De Andrè. Moonhead dei Thin White Rope. Soffrirei però a lasciare tutto il resto. Continuo?...
Molto interessante,caro Tonino..lo ascolterò.
RispondiEliminaCosa vuol dire il titolo?
C
Vuol dire: Cambiare padrone non è libertà
RispondiEliminameet the new boss
Eliminasame as the old boss
Un disco molto bello e soprattutto uno splendido concerto - grande Salvo!
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