martedì, giugno 30, 2015
Giugno 2015. Il meglio.
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Alla metà del 2015 e i titoli che possono ambire alla Top 10 del'anno sono già numerosi
Tra gli stranieri Paul Weller Gaz Coombes, Selecter, Noel Gallagher, Moment, D’Angelo, Bettye Lavette, Charlatans, Saun and Starr, Sleater Kinney, Pops Staples, Mighty Mocambos, Tobias Jesso Jr., Ryley Walker, The Suffers, Jon Spencer Blues Explosion, Sonics, Blur, Sandra Wright, Soul Motivators. The Slingshots, Saun & Starr.
In Italia Cesare Basile, Salvo Ruolo, Gang, Mads, Big Mojo, Elli de Mon, Sycamore Age, Dellera, Mother Island, Kicca, Simona Norato, Gang, Nico, Randy Roberts.
ASCOLTATO
SPEEDOMETER feat JAMES JUNIOR - No turning back/ Orisha’s party
Brillante singolo tra soul e jazz, vibrante e travolgente, in attesa dell’album
THE MOMENT - The only truth is music
Il ritorno dei Mod Gods non tradisce la lunga attesa: composizioni eccellenti, sound nervoso ed elettrico come alle origini, che trova in brani intrisi di soul come "LOY", "Queen of the Battersea", "Now your starting" o "Dance your dance" i momenti migliori ma che non disdegna il gusto per il mid tempo rock alla Faces ("She's a Modern"), ballate dal sapore brit folk ("Penelope wood" e "You can get what you pay for") o come la conclusiva title track tra Weller e i REM.
Non c’è nulla di revivalistico o nostalgico ma è un eccellente nuovo sentiero artistico che si riapre nel migliore dei modi.
THE SELECTER - Subculture
Che bello il nuovo dei Selecter ! Ska, rocksteady, reggae. Eleganza, personalità a tonnellate, grandi grooves, brani stupendi (“Karma” su tutti, “Breakdown” sembra la nuova “Ghost town”/Specials), un riuscita cover di “Because the night” di Patti Smith, la voce di Pauline Black perfetta. Tra i dischi dell’anno.
RASHEED ALI' - 1968: Soul Power!
Album spettacolare in cui si torna a quei giorni del 1968 di fremente attività sociale, artistica, culturale.
Con un FUNK SOUL spaziale tra il James Brown dei primi 70's, Sly and the Family Stone, il Prince più hot funk.
Album potentissimo e titoli infuocati come "Student revolution", "Black Power Revolution", "Float like a butterfly" dedicata a Muhammad Alì.
LEON BRIDGES - Coming home
Nel suo notevole e fascinoso album Leon Bridges si è fermato più o meno al 1962/1963 nei solchi dei vinili di Sam Cooke, Arthur Alexander, il primo Marvin Gaye.
Il tutto riprodotto fedelmente sia a livello sonoro che di mood rhythm and blues/gospel/doo woop.
Ed è un bel sentire.
MONOPHONICS - Sound of sinning
Dalla California un ottimo lavoro a base di soul e rhythm and blues di gusto 60’s ma con un leggerissimo pizzico di psichedelia che rende il tutto originale e particolare. Undici brani, grooves riusciti e un bel tiro.
ROXY ROCA - Ain’t nothin fancy
La band di Austin al debutto suona un duro southern soul, occhieggia al funk del James Brown dei mid 70’s, va di sezione fiati in stile primi Sly, ci butta un po’ di Al Green, Otis e altri vari ingredienti ad hoc per una miscela perfettamente riuscita.
MERRY GO ROUND - s/t
Band attiva da poco ma con alle spalle una lunga storia che parte addirittura dagli anni dal 1985 quando l'ossatura dei Merry Go Round era parte degli Storks, garage band tra le migliori della scena italiana. L'evoluzione in Standarte cambiò anche la direzione musicale, verso sonorità che abbracciavano proto prog e freak beat.
Attraverso vari cambi di formazione si arriva al nuovo progetto che viaggia nei meandri (spesso dimenticati) dei primi 70s' tra i Trinity di Brian Auger (soprattutto grazie alla splendida voce soul di Martina Vivaldi), Atomic Rooster e quell'universo di piccole band sconosciute che affollarono il periodo dispensando splendidi e dimenticati album. Un gioiello di grande caratura, una band da seguire assiduamente.
COCONUT KILLER BAND - s/t
Poderoso album in cui convergono il rock n roll primitivo e martellante di fine 50s' (dalle parti di Jerry Lee Lewis e Little Richard) e una visione dello stesso attuale e modernissima come hanno insegnato Jon Spencer Blues Explosion e Jim Jones Revue. Ma ci sono anche il garage estremo alla Sonics, il blues più profondo e un sound sempre nervoso ed elettrico che arriva a volte fin negli orizzonti cari agli Stooges di "Raw Power". Tanta energia, attitudine a secchiate, album travolgente.
ASCOLTATO ANCHE
ALICE TAMBOURINE LOVER (ottimo psych blues acustico tardo 60’s), WOLF ALICE (discreto dream rock) NEIL YOUNG (non è malaccio ma è uno di quei dischi che non riascolterò un’altra volta ...rock n roll, ruvido, minimale etc etc ma noioso e scontato), EMILY PLAYS (Mazzy Star, Opal, dream pop e shoegaze, non male).
LETTO
KIM GORDON - Girl in a band
KIM GORDON è stata la bassista dei SONIC YOUTH ma soprattutto un'icona dell'alternative (noise) rock che arrivando direttamente dal punk e dalla no wave (influenza riconosciuta e più volte citata nel libro) new yorkese dei primi 80's riuscì ad approdare alle classifiche e al mainstream, portando suoni estremi ad Mtv.
"Girl in a band" è bellissimo, i Sonic Youth rimangono quasi in sottofondo, quasi come aspetto marginale della vicenda mentre a risaltare è la KIM GORDON Donna, artista, Madre, moglie.
Non è facile essere rockstar in mezzo ai genitori "normali" dei compagni di scuola della figlia. Non è facile essere moglie tradita in modo banale, da commedia all'italiana.
Kim non risparmia Thurston nè si trattiene nel bastonare colleghi come Courtney Love, Madonna, Billy Corgan, Lana Del Rey nè di dichiarare tutto il suo struggente ricordo all'amico Kurt Cobain.
Il finale è sorprendente, amaro ma allo stesso tempo fulminante, come tutto questo BELLISSIMO LIBRO.
VINCENZO MAREGA - Sulle cose che cambiano
Garbo è stato tra i primi in Italia a parlare il linguaggio della new wave (quuella di Ultravox , Human League, Gary Numan) portandola a certi livelli (dalla Rai a SanRemo) senza mai “vendersi” artisticamente. Questo ottimo libro ripercorre la sua carriera musicale (e personale) raccontando in prima persona i consueti esordi difficilissimi, l’esplosione di popolarità, la prosecuzione, più in sordina, dell’attività fino ai giorni nostri. Il tutto con estrema discrezione, cura dei particolari e gustosi aneddoti.
COSE & SUONI
“RevoLuce” è il nuovo album di Lilith and the Sinnersaints.
Suoneremo il 3 luglio a Vallescuropasso (Pavia) al Montegutzo Rock Festival e il 2 agosto in provincia di Imperia.
www.lilithandthesinnersaints.com
https://www.facebook.com/LilithandtheSinnersaints
Mie recensioni quotidiane di musica italiana su www.radiocoop.it
IN CANTIERE
Il 7 agosto a Cittadella Marittima (GR) presento la bio su Paul Weller, i l12 settembre a Bologna di nuovo Rock n Goal.
Sarò al Festival Beat il 4 luglio e il 5 al Vittoriale a vedere Paul Weller (magari ci si vede).
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
RispondiEliminaLeon Bridges è davvero un bel sentire confermo. Mo cerco i Selecter e ci butto un orecchio. Mancano gli Spitfire come mai?
RispondiEliminaCharlie
Non è ancora uscito l'album, me lo mandano a breve. Selecter in loop costante da settimane
EliminaIo ho sentito un paio di singoli che si trovano con video annesso sul tubo e mi garbano assai sti ragazzotti. Nulla di speciale ma un bel tiro senza dubbio.
RispondiEliminaCharlie
Girl in a band va letto assolutamente; bruciato in due giorni (prima lettura) me lo sto godendo nuovamente in questi giorni di mare a Punta Aderci
RispondiEliminaGianluca