lunedì, giugno 29, 2015
Get Back. Dischi da (ri)scoprire
Ogni mese la rubrica GET BACK ripropone alcuni dischi persi nel tempo e meritevoli di una riscoperta.
Le altre riscoperte sono qui:
http://tonyface.blogspot.it/search/label/Get%20Back
IAN DURY and the BLOCKHEADS - New Boots and Panties!!
E' noto che nel 1977 ogni nuova uscita che non fosse dei Genesis o degli Yes veniva immediatamente etichettata come PUNK.
E così anche il buon Ian Dury, un recente passato in ambito pub rock si trovò proiettato a fianco di Sex Pistols e compagnia.
In realtà l'esordio (e anche il proseguio) ben poco ha a che fare con un certo tipo di sonorità, muovendosi invece in un originalissimo mix di (apro) humor cockney, omaggi al rock n roll (la ballad che si trasforma in booggie di "Sweet Gene Vincent"), funk ("Wake up and make love with me", "If I was a woman" e la stessa famosissima "Sex and drugs and rock n roll"), tardo glam ("I'm partial to your Abracadabra" o la bowiana "Blockheads", quella più vicina al concetto di punk con la tiratissima, quasi hardcore, "Blackmail man"), cabaret ("Billericay Dickie") e tanto altro (dal reggae calypso, al jazz, a atmosfere Loureediane).
L'album che avrebbe dovuto fare KEITH MOON con testi di RAY DAVIES....
DODGY - Free peace sweet
Il terzo album della band inglese, uscito nel 1996, è una dimenticata esplosione brit pop rock in cui confluiscono sonorità (raramente ripetute così bene) che caratterizzarono gli Who di "Who's next" e "Quadrophenia" (soprattutto grazie al drumming di Matthew Priest, vicinissimo al Keith Moon dei primi 70's).
I 14 brani sono uno più bello dell'altro, profondamente 60's, con grandi dosi di garage beat, Beach Boys, Beatles, Who, Small Faces, psichedelia e un'energia che solo i Prisoners furono in grado di rirodurre all ostesso modo in quest'ambito.
Piccolo, grande, capolavoro brit !
JIMMY CLIFF - Rebirth
Dopo otto ann idi assenza discografica l'eroe del Jamaica Sound , JIMMY CLIFF, tornò , nel 2012 con uno stupendo album, prodotto magnificamente da Tim Armstrong dei Rancid (che firma anche alcuni brani). Reggae militante, suoni corposissimi e "duri", un'eccellente cover di "Guns of Brixton" dei Clash e un'altrettanto riuscita di "Ruby Soho" dei Rancid (trasformata da furioso punk rock ad avvolgente ska-reggae).
A perfetto compendio il northern soul di "Outsider".
Album perfetto.
Grande Ian Dury!
RispondiEliminaEra curioso il disco "Laughter" che nelle ediz italiana era intitolato "Ridere".
Il tastierista dei Blockheads M. Gallagher ha suonato coi Clash.
Ottimo il comeback di Jimmy Cliff,bell'album
C
E il bassista dei Blockheads Norman Watt-Roy è l'autore del riff di Magnificent Seven da Sandinista.
RispondiEliminaNon amle anche l'ultimo album solista di Baxter Dury, figlio di Ian (il bimbo che è in copertina dell'album)
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RispondiEliminaI LOVE Dodgy!!!
RispondiEliminauna band alla quale perdono tutto, specialmente il look "superfricchettone dei primi anni, capelli improponibili, filosofia da svaccati drogati campeggiatori", tutte cose che a ventanni (i miei 20 anni intendo) mi avrebbero impedito di appoggiare la puntina su un loro disco. Ho messo le virgolette proprio per immaginare come li avrei considerati allora... nei 90 ero già più morbido :) e comunque Math il batterista, capello a posto, è sempre stato un frequentatore di soulnighters e fan di northern.
Un album che ho riascoltato di recente (da quando ho l'autoradio in macchina) e non mi ricordavo fosse così bello. E ancora attualissimo.
RispondiEliminae la figlia allora bambina di Gallagher ha cantato su Sandinista in una ghost track (guns of brixton)
RispondiEliminaC
vero. Un po' come Julian Lennon che canto' "Ya ya" in "Walls and bridges"
Eliminagran bell'album quello dei dodgy. li vidi anche in concerto al tunnel a milano, molto bravi. e il pomeriggio erano stati ospiti nel programma di quel simpaticone di red ronnie facendo un tot di canzoni dal vivo
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