giovedì, maggio 28, 2015
Get Back. Dischi da (ri)scoprire
Ogni mese la rubrica GET BACK ripropone alcuni dischi persi nel tempo e meritevoli di una riscoperta.
Le altre riscoperte sono qui:
http://tonyface.blogspot.it/search/label/Get%20Back
BUDDY MILES - Them changes (1970)
Fresco dell’esperienza con la Band of Gypsies con Jimi Hendrix, Buddy Miles pubblica nel 1970 un piccolo gioiello soul/funk/rock, aiutato da una serie di musicisti di prima qualità, da Billy Cox ad Andre Williams (session man con Who, Labelle, Sly and Family Stone) , il bassista David Hull (che affiancherà poi Joe Cocker e Aerosmith tra gli altri).
Otto brani tra cui spicca il super funk della title track, brani blues pieni di soul come “Down by the river” di Neil Young, un’accademica ma trascinante “Memphis train” di Rufus Thomas (con i Memphis Horns in formissima) lo stupendo Hammond jazz strumentale “Paul B Allen, Omaha, Nebraska” che fà il verso a Booker T and the Mg’s e dove Buddy mostra la sua incredibile tecnica batteristica e un gusto eccelso.
LIONEL HAMPTON - Them changes (1970)
Un inusuale viaggio nel funk elettrico per la leggenda del vibrafono Lionel Hampton, alle prese con una discreta cover di “Light my fire” una “California dreamin” soft funk, un’ottima , sofferta, “Ain’t no sunshine” di Bill Withers, “Tired to be alone” di Al Green e tanto altro tra cui una bellissima versione della title track (di Buddy Miles).
Non sempre convincenti le voci ma grande groove ovunque.
I NOMADI - Noi ci saremo (1977)
I NOMADI - Naracauli e altre storie (1978)
A metà degli anni 70 la band di Daolio e compagni non viveva un periodo di grande popolarità, spesso relegata a suonare in feste di paese e, dopo il successo di “Io vagabondo” di qualche anno prima, lontana da tempo dai vertici delle classifiche.
Escono in questi anni però album interessanti, non sempre riusciti, talvolta prolissi e che riascoltati oggi risentono notevolmente dell’invecchiamento. Ma i due lavori presi in considerazione hanno momenti di eccellenza.
In “Noi ci saremo” spicca quel gioiello di “Il fiore nero” che ben si affianca ad una serie di altri brani dalle tematiche ideologico/politiche piuttosto dure e impegnate mentre i “Naracauli” , altrettanto interessante trova spazio la lunghissima “Joe Mitraglia”, tra le migliori canzoni in assoluto sulla Resistenza.
Il disco di Buddy Miles sarebbe da avere anche solo per la copertina..Mitico il colbacco di capelli alla Giagnoni!
RispondiEliminaDella discografia dei Nomadi dei 70s io piu che gli album (seppure interessanti ma non sempre cosi irresistibili) consiglierei una bella raccolta con questi titoli..Un pugno di sabbia,Mille e una sera,Voglio ridere,Quanti anni ho, Senza discutere e la bellissima Tutto a posto..
C
Il disco di Buddy Miles sarebbe da avere anche solo per la copertina..Mitico il colbacco di capelli alla Giagnoni!
RispondiEliminaDella discografia dei Nomadi dei 70s io piu che gli album (seppure interessanti ma non sempre cosi irresistibili) consiglierei una bella raccolta con questi titoli..Un pugno di sabbia,Mille e una sera,Voglio ridere,Quanti anni ho, Senza discutere e la bellissima Tutto a posto..
C
"non credevi", da Naracauli, è uno dei miei pezzi italiani preferiti di sempre. :)
RispondiEliminaBuddy Miles ottimo! Una decina di anni fa la Casablanca ristampò un bel po' di roba nella serie original funk lp, tra cui questo. C'erano anche Roy Ayers, The Undisputed Truth, Gloria Scott,ecc in edizione cartonata... belle!
RispondiEliminaA proposito del post di ieri, il brano Them Changes dall'album Band of Gipsies con Hendrix! Bella anche la versione del 2000 rifatta da Jimi con i Jamiroquai
W
Joe Mitraglia era fantastica con quel suo piano r'n'r
RispondiEliminaCharlie
e' la versione con Jimi Hendrix?
EliminaNo, è quella con sua sorella Ramona Hendrix.
RispondiEliminaCharlie
Ramona Hendrix cioè la Ramona di Dylan..tutto torna
EliminaE con Giagnoni all'hammond.
RispondiEliminaW
Johnny Gun era la cover dei Clash del pezzo dei Nomads
EliminaBello "Naracauli", ma "Noi ci saremo" superiore: credo che sia forse il loro migliore 33 giri, con canzoni molto belle come "Il paese", "I miei anni", "La città" e i due frammenti "Riverisco"
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