domenica, ottobre 19, 2014

Isola di Poveglia



L’isola di Poveglia sorge a sud della costa di Venezia, lungo il canal Orfano, in quel tratto della laguna fra la serenissima e il porto di Malamocco.
La sua superficie è di 7,25 ettari e conta undici fabbricati.
E’ un isola disabitata, abbandonata e chiusa al turismo.
Nel secolo 800 dopo l’uccisione del tredicesimo doge di Venezia Pietro Tardonico, accolse le famiglie dei 200 servi a lui più fedeli per concessione del doge Orso I Partecipazio. L’isola si sviluppò progressivamente anche grazie alla sua posizione strategica come avamposto militare diventando un centro florido dal punto di vista economico.
Nel 1700 divenne un lazzaretto a causa della peste che colpì duramente Europa e a Venezia.
Dapprima tutti i corpi dei defunti furono condotti sull’isola di Poveglia per essere bruciati e sepolti in fosse comuni, poi il provvedimento fu esteso anche ai contagiati
Tuttora vengono ancora rinvenuti corpi sepolti.

Il tutto ha creato una fama sinistra all’isola, suggellata dall’edificio costruito nel 1922 e di cui sono state date diverse interpretazioni sulle finalità d’uso anche se pare accertato si trattasse di una casa di riposo per anziani smantellata nel 1946 (non è confermata la presenza di un manicomio sul quale sono state ricamate diverse leggende).
Negli anni sessanta una famiglia benestante l’acquistò e vi si stabilì, per poi sbarazzarsene dopo qualche mese.
L’isola è chiusa al pubblico ed è difficile accedervi se non con particolari permessi (anche se recentemente è stata organizzata una giornata di visite).
Nel giugno 2014 è saltata la vendita ad un privato che aveva offerto 513.000 euro ritenendola il demanio cifra "non congrua".

10 commenti:

  1. Sembra davvero bella.
    Gli edifici settecenteschi con affaccio sul mare davvero suggestivi, oltre che di un certo stile.
    L'edificio del '22 (che sembra quello in basso a sinistra) un po meno.
    L'offerta era di 7 euro/mq, visto che l'area non è certo edificabile, che non si potrà andare oltre la cubatura esistente o anzi conservare lo status quo e che la miglior terra agriicola (ortaglie) è valutata dai 4 ai 5 euro/mq non mi pare un'offerta disprezzabile.
    Gli edifici sono inagibili quindi anche valutandoli a parte varrebero poco. Mi piacerebbe sapere quale sarebbe la cifra congrua.
    Mettiamoci pure l'aggravante dell'innaccessibilità e della malsanità climatica.

    RispondiElimina
  2. Forse la cosa più opportuna è lasciare tutto così com'è. Un oasi di verde incontaminato senza che finisca per diventare pieno di bed and breakfast o mega albergo per straricchi o serie di negozietti di souvenirs

    RispondiElimina
  3. Bah, uno potrebbe anche comprarsela per se, oppure ci potrebbe venire un bell'albergo per gente normale gli edifici hanno un certo fascino, sempre meglio di un cumulo di rovine.
    Oppure il demanio (o demonio), fonte di guai per questo disgraziato paese, potrebbe abbattere lui gli edifici, bonificare e ripiantumare, perchè non lo fa?

    RispondiElimina
  4. Non ha soldi da spendere, perchè considera questa sua proprietà non valente la pena, però quando gli offrono una cifra la rigettano sdegnosamente pensando che valga chissà quanto.
    Gente da sterminare

    RispondiElimina
  5. in effetti il demanio possiede beni e terre ovunque (ovviamente) che lascia inutilizzate

    RispondiElimina
  6. http://www.povegliapertutti.org/
    Questa era una ottima iniziativa, abbiamo partecipato come società per contrastare l'utilizzo come Luna Park che ne sarebbe derivato se avesse vinto Brugnaro, l'altro partecipante all'asta.Peccato perchè comunque l'isola rimane inutilizzata.

    RispondiElimina
  7. Avessimo una legge modello UK per il recupero delle dimore di importanza storica saremmo un pezzo avanti.

    Charlie

    RispondiElimina
  8. Di sicuro non comprende il mantenimento publico a spese del contribuente.

    RispondiElimina
  9. E poi se era un asta come fecevano ad eccepire sulla cifra, non c'era una base d'asta?
    Ridicoli!

    SIM

    RispondiElimina