venerdì, settembre 05, 2014

Nico Fidenco



GLI INSOSPETTABILI è una rubrica che scova quei dischi che non avremmo mai pensato che... Dopo Masini, Ringo Starr, il secondo dei Jam, "Sweetheart of the rodeo" dei Byrds, Arcana e Power Station, "Mc Vicar" di Roger Daltrey, "Parsifal" dei Pooh, "Solo" di Claudio Baglioni, "Bella e strega" di Drupi, l'esordio dei Matia Bazar e quello di Renato Zero del 1973, i due album swing di Johnny Dorelli, l'unico dei Luna Pop," I mali del secolo" di Celentano, "Incognito" di Amanda Lear, "Masters" di Rita Pavone, Julian Lennon, Mimmo Cavallo con "Siamo meridionali"e i primi due album dei La Bionda di inizio 70's, il nuovo album dei Bastard Son of Dioniso, "Black and blue" dei Rolling Stones, Maurizio Arcieri e al suo album "prog" del 1973 "Trasparenze", Gianni Morandi e "Il mondo di frutta candita", il terzo album degli Abba, "666"degli Aphrodite's Child, la riscoperta di Gianni Leone in arte Leonero, il secondo album di Gianluca Grignani, Donatella Rettore e il suo "Kamikaze Rock 'n' Roll Suicide", Alex Britti e l'esordio ufficiale di "It.Pop", è la volta di NICO FIDENCO e le sue colonne sonore dei 70's e 80's.

Le altre puntate de GLI INSOSPETTABILI qui:
http://tonyface.blogspot.it/search/label/Gli%20Insospettabili


Riprendendo un recente articolo di Marco Bonini su Rockit (http://www.rockit.it/nico-fidenco-zombie-holocaust-colonna-sonora) sono andato alla scoperta dell’attività di NICO FIDENCO, che, dopo che alla fine degli anni 60 la sua stella di cantante melodico e leggero (che lo aveva portato al successo con brani come Legata ad un granello di sabbia, Con te sulla spiaggia, L‘uomo che non sapeva amare) incominciò a declinare paurosamente, svoltò completamente carriera indirizzandosi nell’ambito mondo delle colonne sonore.

Fidenco, inaspettatamente, abbracciò il filone erotico (da Emmanuelle nera a La strana legge del Dottor Menga...Sesso nero, Eros perversion, La ragazzina, del 1975, con Gloria Guida, di cui, nel nuovo disco dei Black Keys, c'è un campionamento del brano Sandra e in cui, seppur occasionali, troviamo anche interessanti e ottimi temi in odore di funk e blaxploitation) ma anche spaghetti western e cartoni animati. Più difficile pensare di trovarlo a comporre musiche per film estremi come Zombi Holocaust (1980) e Porno Holocaust (1981) di Joe D’Amato, pellicole di bassissimo livello e improbabili (e ridicole) trame.
Ma è in questi album che Fidenco si sbizzarrisce con l’uso altrettanto estremo dell’elettronica, che a tratti sembra tratta dai primi esperimenti dei Kraftwerk, altre volte si fa tribale, altre ancora assume sonorità proto techno.
Pur se contestualizzati ad un ambito particolare come le colonne sonore e le sonorizzazioni cinematografiche rimangono ascolti interessanti e quanto meno curiosi.

9 commenti:

  1. Ci sono canzoni del periodo precedente di Fidenco (quello in cui vendeva a botte di milioni di copie) a cui sono molto affezionato...aveva una splendida voce ("Legata ad un granello di sabbia" e "Suzie Wong" in particolare).
    Questi soundtrack li ho riscoperti più tardi,come commerciante di dischi,perchè quel genere di cinema non mi è mai piaciuto (per cui non ne sapevo nulla).
    Ma nei 70 le colonne sonore o il liscio erano un po' l'ultima spiaggia per chi aveva vissuto periodi di grande celebrità,ma si stava per arenare...in molti casi i risultati furono apprezzabili.

    RispondiElimina
  2. Molti di questi personaggi hanno proseguito sordide attività per soppravvivere. Recentemente a Piacenza Edoardo Vianello ha inaugurato una sala slot con mezzora con le basi su CD...cosa che fece anni fa Ivan Cattaneo in un locale della provincia: un foglietto in mano, il CD al fonico e prima di ogni pezzo: mettimi la 14, no la 13. Adesso metti la 2....

    Almeno Fidenco è andato vanti con dignità, capacità imprenditoriale (e furbizia).

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Su questo non ci sono dubbi...ma sia lui che Pino Donaggio (altro compositore di soundtrack) erano già legati al cinema fin dagli esordi,quindi hanno messo da parte l'esperienza per poi sfruttarla come ancora di salvezza.
      Gli altri da te citati,al contrario,sono davvero squallidi (e non sono gli unici,purtroppo).

      Elimina
  3. parole.
    non son altro che parole.

    RispondiElimina
  4. cavolo ho sbagliato, me lo sono confuso con Nico dei Gabbiani...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Nel 45 giri di "Parole",comunque,c'era una B-side molto carina ("Ora sai") : beat moderato,niente di speciale,ma non disprezzabile.

      Elimina
  5. metti lo diavolo tuo ne lo mio inferno.....oooommmmm.....

    RispondiElimina
  6. Certo che da Don Chuck Castoro a Zombie Holocaust è un bello zompo!!!!

    Charlie

    RispondiElimina