martedì, settembre 30, 2014
Il meglio del mese. Settembre 2014
Nella foto: un Muhammad Ali ultra cool nei 60's.
Quasi alla fine del 2014 un po’ di nomi che finiranno nella top 10 di fine anno: Damon Albarn, Sleaford Mods, Sharon Jones and the Dap Kings, Ty Segall, Benjamin Booker, The ghost of a saber tooth tiger, Bob Mould, Jack White, Lisa and the Lips, Pete Molinari, St.Paul & the Broken Bones, Hypnotic Eye, Quilt, Nick Pride and the Pimptones, Temples, Real Estate, Kelis, Stiff Little Fingers, Ian Mc Lagan, The #1S, Ty Segall, John Steel Singers, Blonde Redhead , Robert Plant, Sean Rowe, Goat, Leonard Cohen, Wanton Bishops.
Tra gli italiani Eugenio Finardi, Bologna Violenta, Steeplejack, Gli Illuminati, Bastard Sons of Dioniso, No Strange, Jane J’s Clan, Link Quartet, Nada, Monkey Weather, Plastic man, Guignol, Mads, Sick Rose.
ASCOLTATO
SICK ROSE - Live in studio EP
I Sick Rose rinnovano la collaborazione con Dom Mariani (DM3 – Stems) che già aveva curato la produzione artistica degli ultimi due album della band torinese ('Blastin' Out' e 'No Need for Speed') che stavolta compare in veste di musicista e seconda voce. Interamente registrato dal vivo in studio l’Ep va alla scoperta di oscure ed entusiasmanti gemme power pop perdute negli anni ’70 ‘n giro per il mondo.
“Get your mind up” è uno stupendo brano tratto da un strepitoso album che nel 1970 i sudafricani The Flame realizzarono per l’etichetta dei Beach Boys (band nella quale due di loro, Blondie Chaplin e Ricky Fataar, confluiranno a breve) a cui segue “Girl on a train” degli sconosciutissimi Liverpool Echo a cui i Sick Rose danno una carica garage beat che riporta alla mente la verve che fu degli indimenticabili Prisoners.
“Lover come back to me' degli Hudson Brothers e l’incredibile melodia del ritornello di “(My girl) Mary Anne”, rivitalizzata e resa ancora più energica e travolgente, dei Spongetones chiudono un lavoro (rigorosamente e giustamente in vinile) che non si può fare a meno di rimettere in continuazione sul piatto del giradischi.
LEONARD COHEN - Popular problems
Ha da poco compiuto 80 anni ma non ha alcun problema ad incidere continuamente piccoli gioielli in cui finiscono blues, country, folk, ballate intensissime, una voce unica, una poetica superlativa, testi graffianti e profondi, attingendo senza paura anche da sonorità elettroniche e attualissime. Classe cristallina.
GOAT - Commune
Torna, con il secondo album la psichedelia di sapore sciamanico degli svedesi GOAT un mix di suggestioni kraut rock, trance, 60's, avvolgenti e travolgenti. A tratti sembrano i Jane's Addiction in coppia con i Tinariwen alla fine dei 60's !!!! Il precedente "World music" entrò nella mia Top 10 del 2012 e questo è sulla buona strada per il 2014.
ROBA NUOVA.
THE WANTON BISHOPS - Sleep with the lights on
Duo libanese, da Beirut che scorazza in medio e lontano Oriente ma non disdegna l’Europa, con un BLUES minimale da Junior Kimborough, John Lee Hooker ma con pennellate moderne tra Black Keys, Nick Cave, jack White. Sorprendenti, competenti, duri e minimali. Grande album.
SEAN ROWE - Madman
Al quarto album il cantautore new yorkese sforna un CAPOLAVORO in cui convergono Van Morrison, Tom Waits, Johnny Cash, Leonard Cohen, Willy De Ville, Muddy Waters, soul, blues, rhythm and blues, roots rock e un’intensità incredibile, sia a livello compositivo che interpretativo.
Una travolgente sorpresa.
KING TUFF - Black moon spell
Kyle Thomas alias King Tuff è al quinto album (su Sub Pop) e spara una dose letale di glam, street rock, garage, beat, punk rock, rock n roll. Brani brevi, spesso tinti anche da tocchi psichedelici e beat, divertenti e immediati.
Ottimo lavoro.
PAUL COLLINS - Feel the noise
L’ex dei The Beat con un ottimo lavoro a base del consueto beverone di power pop, rock n roll, garage beat, chitarre sporche e dirette, melodie facili e immediatamente assimilabili, ritmiche serrate, Stones, Beatles, qualche ritmo souleggiante (la versione di 2Reach ou I’ll be there”).
BLONDE REDHEAD - Barragàn
La band dei gemelli Pace (nati in Italia ma cresciuti e residenti in USA) e della bassista Kazu Makino, giunge al nono album di una carriera sempre interessante, personalissima, che li ha portati da un sound vicino, agli esordi, al noise a un mondo artistico che spazia da delicate bozze acustiche (vedi la pastorale, iniziale, title track o "The one I love") a gemme dream-pop che riportano alle visioni folk psichedeliche di Opal e Mazzy Star ("No more honey") fino a profonde immersioni nel più classico kraut rock alla Neu! ("Mind to be had").
Un album vario, intenso che li conferma tra i nomi più anomali e innovativi della scena alt rock.
ROBERT PLANT - Lullaby and the ceaseless roar
Interessantissimo album dell’ex Led Zep che lungi dal cullarsi nelle glorie passate continua a sperimentare e ad allargare gli orizzonti artistici spaziando dal folk al blues, alla musica celtica, ad esperimenti trance alle sonorità africane care a gruppi come i Tinariwen ma ci sono anche jazz, rock (curiose le similitudine con la personale visione hard blues che ha Jack White in un brano come “Somebody there”) e tanto altro a rendere questo album un sorprendente mix di creatività, classicismo e avanguardia.
INSPIRAL CARPETS - S/t
Tra i principali esponenti, nella prima metà dei 90's, della cosiddetta “scena di Madchester”, fedelmente ancorati alla tradizione 60's ma con un piglio più aggressivo e meno psichedelico..
Vent’anni dopo lo split tornano con un nuovo album che ritrova la freschezza degli esordi, proponendo brani abbastanza ispirati, ben prodotti, dove melodie di derivazione beatlesiana si intrecciano su basi tipicamente brit pop spesso incrocio tra 60's e gli Stranglers degli esordi.
NEWS FOR LULU - Circles
Al terzo album, i pavesi News for Lulu lasciano il post rock e si spostano verso un sound originale e personalissimo, che attinge in campi raramente praticati in Italia.
Dai Prefab Sprout ai Fleetwood Mac dei tardi 70's, l'Electric Light Orchestra, qua e là accenni al funk bianco dei Talking Heads e ai Pink Floyd periodo Atom Heart Mother Wings, Roxy Music, i Beatles di Abbey Road frequenti atmosfere care al soul funk di Curtis Mayfield o dello Stevie Wonder dei mid 70's.
Sorprende la maturità compositiva e il sapiente approccio agli arrangiamenti, con la capacità di riprodurre, in chiave assolutamente attuale, un sound così specifico.
LENNY KRAVITZ - Strut
Un tempo impazzivo per Lenny. Poi il declino e lavori sempre più anonimi e manieristici. come questo ultimo “Strut”. Qua e là guizzi di classe ma poca roba.
PRINCE - Plectrumelectrum
PRINCE - Art official age
Due nuovi album, l'uno solista, l'altro con la nuova band tutta femminile. La formula è la stessa: funk synth pop soul etc etc.
Tanto classe, tanto mestiere, molte atmosfere prevedibili e risapute ma alla fine sempre dignitoso.
SHAOLIN AFRONAUTS - Follow the path
Terzo lavoro per la band australiana che si muove nelle assolate lande dell’afrobeat e del funk eseguito con gusto e grande perizia tecnica. Tanto groove e ritmi avvolgenti anche se alla fine il risultato suona un po’ anonimo e risaputo, nonostante i frequenti inserimenti vocali movimentino parecchio il nuovo album.
SUPERTEMPO - 29
I veneti Supertempo accedono al secondo album con un piglio rock n roll diretto, scarno, semplice ed urgente che accorpa le varie varianti in tal senso (beat, punk, power pop, garage), scodellando alla fine una serie di brani brevi (con un’unica eccezione nei 6 minuti di “8 hours man”) tra Libertines, Velvet Undergound, Undertones, primi Rolling Stones e Pretty Things, Milkshakes. Immediato ed essenziale.
LE IDI DI MAGGIO - Mokajena
Esordio degli ex Skaouts con la nuova ragione sociale Le Idi di Maggio.
“Mokajena” è un album in cui a prevalere è l’amore per i ritmi in levare tra ska e rocksteady e una poderosa sezione fiati a tessere le fila degli undici brani.
Ma non mancano virate verso forme cantautorali e contaminazioni varie che ampliano parecchio gli orizzonti espressivi della band. Tra gli ospitiCisco (ex voce dei Modena City Ramblers) e Oskar (Statuto).
ASCOLTATO ANCHE
TRICKY (trip/hip/hop con anche episodi blues e reggae, come sempre tutto nerissimo), KAREN O (album solo della voce degli Yeah Yeah Yeah’s, intimista, minimale etc...inutile). TWEEDY (Jeff Tweedy dei Wilco con il figlio in un album di ballate dal sapore roots, belle e gradevoli ma che non lasciano segni particolari), SARAH JANE MORRIS (tra funk soul e musica africana, un ottimo album e una sempre gran voce), KAT EDMONSON (retro pop soul di sapore 60’s, un po’ Winehouse, un po’ Del Rey. Gradevole), EX HAX (dagli USA tre donzelle alle prese con un punk rock ’77 tra Ramones e Buzzcocks molto piacevole)
LETTO
Antonio Tabucchi - Sostiene Pereira
Un ottimo libro, intenso, spesso divertente, anti fascista, che celebra il riscatto dell’ “indifferente” giornalista Pereira contro la dittatura Salazarista in Portogallo, con un gesto finale che ne salta il coraggio e la determinazione nello schierarsi contro l’ingiustizia e l’oppressione. Bello, scorrevole, appassionante.
COSE & SUONI
Lilith and the Sinnersaints
Una sola data per l’autunno il 7 novembre ad Acqui Terme (AL) al “Bar Dante”.
Poi siamo solo in studio di registrazione per il nuovo album.
Sabato 11 ottobre al Disco Shop/Libreria Mondadori in Largo Campidoglio 19 a Poggibonsi (Siena), alle 17.30, presentazione di "Rock n Goal".
In serata Tony Face DJ Set al "Sonar" di Colle Val d'Elsa prima del concerto di NEVILLE STAPLE.
www.lilithandthesinnersaints.com
https://www.facebook.com/LilithandtheSinnersaints
Mie recensioni su www.radiocoop.it
IN CANTIERE
Finalmente vedrà la luce anche quello su Paul Weller, a febbraio 2015, per VoloLibero
In preparazione un libro sul Festival Tendenze che giunge quest’anno alla 20° edizione.
Alì vestito in quel modo è fantastico !
RispondiEliminaGrande Ali!
RispondiEliminaSembra un Sapeur,stile casula ben noto da queste parti..
http://tonyface.blogspot.it/2010/08/i-sapeurs-i-gentlemen-di-bacongo.html
Per il resto mi appunto qualcosa di interessante come sempre..
(Vista la cover dei Sick Rose direi che e' proprio il momento dei Flame)
C
embra anche Louis Armstrong
EliminaCiao Cristiano, non sapevo che due Flame avessero militato nei Beach Boys. Ho solo il disco prodotto da Carl Wilson su Brother Rec. Pare che anche le prime cose registrate in Sud Africa siano parecchio interessanti. Stasera ti saluto Valter e Diego. Luca
RispondiEliminaMa dai, gli Ispiral Carpets ancora sono in giro? Ho un disco vecchio che ricordo mi piaceva molto.
RispondiEliminaPiccolo OT: Boss ho letto Kamtchka (o come cazzo si scrive), libro toccante e potente come pochi, grazie per la dritta.....ah dimeticavo, capace che ci si veda al Sonar.
Bye
Charliee
Kamchatka è davvero bello e potente. Ti "rimane".
RispondiEliminaInspiral è bellino, mi aspettavo una palla fuori tempo massimo e invece è fatto bene e con un bel tiro. Non da comprare ma da ascoltare qua e là di sicuro.
Dài fai un salto a Siena !
"Girl on a train” è tra le mie preferite post-simil-beatles. Curioso di sentire la version Sick Prisoners!
RispondiEliminaEcco la "girl" dei Sick Rose...a me ricorda da matti i Prisoners (manca James Taylor ma va bè)
RispondiEliminahttps://www.youtube.com/watch?v=sndoMynPRig
ottima!
EliminaDM3 forever,great band:)
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