mercoledì, settembre 25, 2013
Madness live in Paris 16 september 2013
Dal nostro inviato a Parigi CHARLIE
Inseguivo i Nutty Boys da molto tempo, quando li ho scoperti a 19 anni loro non erano più in attività mentre le altre due successive Mad-trasferte le avevo bucate sempre per una serie di contrattempi vari, addirittura quando vennero ad Assago, un paio di anni fa, mentre loro erano a Milano io ero a Londra...che tempismo del cazzo, vero?
Anyway alla fine sono riuscito a vederli dal vivo, in una location splendida, in una serata indimenticabile.
E' valsa la pena aspettare.
Prima di tutto la location: il teatro dell'Olympia è suggestivo ed ha una acustica eccezionale, ospita sovente sia musical che concerti di musica leggera (ci suonò pure Jimi Hendrix negli anni 70) insomma direi che è quasi il top per godersi un concerto nella Ville Lumiere.
Si parte alle ore 20 in punto con un gruppo spalla gradevole che fa un raggae-patchancato con influenze soul, sono dei crucchi berlinesi e si chiamano The Seeed (si con tre e) e per quaranta minuti hanno tenuto compagnia ad una audience davvero variegata.
A vedere i ragazzi di Camden c'era un mix di skin panciuti fuori tempo massimo, famigliole con Nutty genitori e mini Mad-maniaci under 12, coppiette in attesa di My Girl, insomma un gran caravan-serraglio che va dai 10 ai 60 anni (l'età giusta di alcuni Nutty Boys originali), molti con un look decisamente brit, d'altronde si sa i Nutty Boys sono più inglesi del thè alle cinque!
Tantissimi tra il pubblico facevano sfoggio del Mad-cappellino modello Loggia del Leopardo di Happy Daysiana memoria, tutti comunque (io incluso anche se collocato in piccionaia) pronti a far caciara sulle note di questo ska-pop super-brit che ancora scalda il cuore.
E quanto lo scalda!
Alle 21.15 parte un sottofondo Shakesperiano con tanto di To be or not to be recitato a mo di intro poi entrano i Nutty Boys versione deluxe (altri tre fiati a supporto di Thompson) ed infine Chas Smash lancia il leggendario...Ehi you don't watch that Watch this!
Il teatro de L'Olympia ribolle di entusiasmo e la prima tripletta è da visibilio, si parte con One Step Beyond e si prosegue con Embarrassment e The Prince.
Lo show si regge molto sui ricami di Mr Barson alle tastiere e sulla interpretazione gigiona e stilosa di Suggs.
La scaletta pesca principalmente dal nuovo disco e dal repertorio storico dei ragazzi (si fa per dire) di Camden saltando il periodo di mezzo storicamente avaro di grandi hit.
I Madness tengono il palco con maestria e con una ironia tutta inglese che gli fa proporre prima My Girl e poi My Girl 2 con Suggs che invita tutti a notare che tipo di idea si son fatti i nostri eroi della vita di coppia nel corso degli ultimi 30 anni, tanti ne sono trascorsi tra la composizione della prima e la seconda canzone in oggetto.
Molto apprezzata dal pubblico una canzone storica come Bed and Breakfast Man mentre ho temuto che il palchetto potesse cadere quando è stato il momento di House of Fun e Baggy Trousers.
Ogni persona presente ha la sua Mad-canzone preferita e i Nutty Boys cercano di non deludere nessuno, ci sono un paio di escursioni dal disco di cover Dangermen Session ed un pezzo tratto del mini-musical (perchè ascoltandolo si capisce che è una sorta di concept album) The Liberty of Norton Folgate. In momento di assoluto delirio parte un siparietto tra Monsieur Barson (vero marchio di fabbrica del Mad-sound con le sue tastiere) che improvvisa un mini-casting modello X Factor invitando Thompson a cantare una versione tremenda de La Vie en Rose il tutto mentre Chrissie Boy Foreman gira per il palco su di un monopattino!
Spettacolare poi il gran finale con i nostri eroi che salutano sulle note di It Must Be Love salvo poi rientrare con una doppietta del calibro di Madness e Night Boat to Cairo con il fiati in grande spolvero.
Calano le luci e rimangono in scena Suggs e Chas che cantano Always looking the bright side of life con tutto il teatro che fischietta il celebre motivetto dei Monty Phyton.
Più british di così.......
Grande reportage!
RispondiEliminaW
Evvai! Grande Charlie thanks a lot,sir!
RispondiEliminaSembrava di esserci..
E per la telepatia Casula che da sempre ci caratterizza,sabato notte facevo ascoltare a casa The LIberty of Norton Folgate!!!! NW5...
C
haha , ottimo reportage,..bravò :)
RispondiEliminahaha , ottimo reportage,..bravò :)
RispondiEliminahaha , ottimo reportage,..bravò :)
RispondiElimina(imitazione gallettiana perfetta)
haha , ottimo reportage,...bravò :)
RispondiEliminae' Michele non Galletti,pirletti
RispondiEliminaBravo Charlie! Come ti ho già detto avrei voluto esserci pure io, grande report per una grande serata.
RispondiEliminaIt's gonna be rougher,, it's gonna be tougher
but I'M NOT BE THE ONE WHO 'S GONNA SUFFER
Invidiaaaa...mitigata peró da un resoconto molto partecipe. Thanx
RispondiEliminabella recensione e invidia, grande Charlie e grandissimi Madness
RispondiEliminaE' stata davvero una gran serata. Tutto mio il piacere di raccontarvela.
RispondiEliminaONE STEP BEYOOOOOOOOOOOOOOOOOND
Charlie