mercoledì, ottobre 10, 2012
Sweet Soul Music: Soul Jazz
Do you like good music ?
That sweet soul music
Un viaggio periodico alla scoperta di tutti i filoni della SOUL MUSIC dal Chicago Soul allo Pychedelic Soul, via Northern, Country Soul, Blue Eyed Soul, Memphis Soul, Smooth, Southern etc.
Dopo Philly sound, Blue eyed soul, country soul e Soul punk e Psychedelic Soul tocca al SOUL JAZZ
PUNTATE PRECEDENTI:
http://tonyface.blogspot.it/2012/09/sweet-soul-music-il-philly-sound.html
http://tonyface.blogspot.it/2012/09/sweet-soul-music-blue-eyed-soul.html
http://tonyface.blogspot.it/2012/09/sweet-soul-music-country-soul.html
http://tonyface.blogspot.it/2012/09/sweet-soul-music-soul-punk.html
http://tonyface.blogspot.it/2012/10/sweet-soul-music-psychedelic-soul.html
Una delle contaminazioni più apprezzate, di maggior respiro, dai contorni meno definiti e più discutibili è sicuramente quella tra SOUL e JAZZ.
Si sviluppò alla fine degli anni 50 con la commistione tra il jazz e forme di blues, gospel e rhythm and blues più ritmate e ballabili e dove l’aspetto solistico si sviluppava in maniera meno complessa rispetto al jazz classico o al be bop di ultima generazione.
Alla ritmica si univa abitualmente il sound dell’organo Hammond che molto spesso sostituiva il basso (o contrabbasso) e provvedeva alla linea melodica.
I primi a suonare soul jazz furono jazzisti come Horace Silver e Cannonball Adderly ma il sound come siamo abituati ad apprezzarlo sgorgò dai dischi di Jimmy Smith, Jimmy Mc Griff, dall’Herbie Hancock dell’esordio solista (“Takin off” del 1962), del brano “Cantaloupe Island” (1963), della colonna sonora di “Blow Up” (1966), Lee Morgan con “Sidewinder” (1963), Ramsey Lewis, Young Holt Unlimited, Charles Earland, Jack McDuff (anche in coppia con George Benson), King Curtis, il George Benson mid 60's.
Nella Swinging London dei mid 60’s gruppi come Graham Bond Organization, Artwoods, Brian Auger, Georgie Fame, Manfred Mann resero il sound più commerciale e fruibile agli appassionati di beat, pur mantenendo invariate le caratteristiche originali.
Booker T and the Mg’s riuscirono a creare il ponte perfetto tra il jazz originale e una dimensione di facile ascolto e ballabile (valga per tutto “Green onions”).
Ray Charles, tra i mille “generi” visitati nella sua carriera, non si lasciò mancare il soul jazz nel mirabile “Genius+soul=jazz” del 1961 con arrangiamenti di Quincy Jones (e in numerosi altri brani del periodo).
Negli anni 70 il sound si è evoluto verso forme di fusion con Maynard Ferguson, Maceo Parker, Herbie Mann, Funk Inc, George Benson, Hugh Masekela, e, in certe forme, Meters, tra gli altri, per ritornare prepotentemente negli 80’s (fino ai giorni nostri con centinaia di epigoni) grazie agli STYLE COUNCIL (i primi due album sono esemplari e seminali in tal senso, in alcuni episodi) e al James Taylor Quartet e alla successiva scena acid jazz ed Hammond beat.
Discografia consigliata
(la discografia è parziale e limitata ad alcuni titoli rappresentativi per un primo approccio al sound in questione. In realtà sarebbero decine i dischi significativi da inserire, a partire da un incalcolabile numero di compilation).
HORACE SILVER - Finger poppin (1959)
JIMMY SMITH - Home cookin (1959)
JIMMY SMITH - Midnight special (1960)
RAY CHARLES - Genius+soul=jazz” (1961)
HERBIE HANCOCK - Takin off (1962)
BOOKER T & the MGS’s - Green onions (1962)
JIMMY SMITH - The cat (1964)
JACK MC DUFF / GEORGE BENSON - s/t (1977, registrato 1964)
JIMMY MC GRIFF - At the organ (1964)
BRIAN AUGER - London 1964-1967 (1977)
GRAHAM BOND ORGANISATION - The sound of 65 (1965)
RAMSEY LEWIS - The in crowd (1965)
HERBIE HANCOCK - Blow up (1966)
YOUNG HOLT LIMITED - Wack wack (1966)
JAMES TAYLOR QUARTET - Get organised (1989)
anche Lou Donaldson potrebbe stare nella definizione? almeno alcuni dischi?
RispondiEliminaAaaah! Anche qui robetta sopraffina! Dopo aver rivisto Brian Auger l'altra sera in formissima, mi sto sparando grosse pere di hammond groove! Tra l'altro, sempre per la stessa rassegna (Barezzi Live), vi segnalo questo mese (credo il 21) proprio Herbie Hanckock al Teatro Regio di Parma!
RispondiEliminaGet Casulized!
W
Assolutamente sopraffina!
RispondiEliminaAggiungerei Smackwater Jack di Quincy Jones con la fenomenale Hikky-Burr cantata (insomma fa un po di versi) dal fenomenale Bill Cosby, che tra l'altro appare in formissima nella splendida foto in copertina. Ad ogni modo l'elenco sarebbe lunghissimo. Con mia grande soddisfazione ce li ho quasi tutti.
Altro che ! Lou Donaldson ci sta benissimo.
RispondiEliminaI nomi accostabili al "genere" sono davvero tantissimi.
Ad esempio solo in Italia i prim iche mi vengono i mente: Link Quartet (ehm), il primo singol odella Tony Face Big Roll Band (ehm ehm), gli Investigators, Mike Painter, Goldfinger e un sacco di altri.
Ci sono anche alcuni brani strumentali di James Brown che possono rientrare nell'ambito soul jazz
RispondiEliminaBrani come "Suds" o "Popcorn" ad esempio
RispondiEliminaForse un po tirata..aggiungerei i Blood,Sweat&Tears
RispondiEliminaC
Mitici! Forse più sul rock, ma ci siamo...You've made me...so very happy!...
RispondiEliminaW
I'm so glad you came into my lifeeeee..
RispondiEliminafantastico Jimmy mc Griff, grandissima scoperta... grazia Tony!!!
RispondiEliminagrazie, non grazia...
Eliminama anche graziella, a sto punto.
Jimmy McGriff fantastico forse quello più "beat" e meno jazz tra i jazzisti (insomma, ci siamo capiti)
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