martedì, agosto 28, 2012
Calcio Punìto – Glasgow Rangers, la caduta degli dei.
A cura di Alberto Sir Indigo Mood Galletti e con la collaborazione di Bill Stevenson, torna la rubrica Calcio Punìto, dedicata alla esemplare vicenda dei Rangers di Glasgow.
Ha destato sensazione tra gli appassionati di calcio internazionale la rovina totale di una delle più grandi istituzioni del calcio professionistico mondiale, i Glasgow Rangers.
Fondati nel 1873, e presto assurti al ruolo di prima potenza calcistica nazionale come espressione ed emanazione sportiva della comunità protestante e lealista della più grande città scozzese.
Teatro delle loro imprese il leggendario Ibrox Park, arrivato a contenere fino a 120.000 spettatori, nel quale i giocatori in maglia blu hanno inanellato una serie roboante di successi: 54 titoli nazionali (record mondiale), 33 coppe di Scozia, 27 coppe di Lega, 1 Coppa delle Coppe.
Dal momento della cessione a Craig Whyte (nella foto) un pericolosissimo businessman scozzese nel gennaio 2011, il club è stato perseguito dal fisco britannico per debiti potenzialmente enormi, messo in amministrazione controllata e quindi posto in liquidazione il 14 giugno 2012 ponendo fine ad una delle più grandi e vincenti realtà calcistiche dopo 139 anni di storia gloriosa.
Ai primi di luglio una nuova società è stata formata come Rangers FC ‘newco’, la quale ha acquistato lo stadio e il centro sportivo di allenamento, la quale ha dovuto fare nuova domanda per iscriversi sia alla federazione, che alla lega professionistica scozzese.
Il 4 luglio senza ancora affiliazione alla federazione, la proposta di ammettere la nuova società alla serie A viene respinta dagli altri 11 club (sarebbero serviti almeno 8 voti favorevoli). Dopo aver ottenuto un parziale riconoscimento dalla federazione, fu fatta richiesta di ammettere la squadra della nuova società alla serie B, in modo da minimizzare le perdite economiche per la serie A, dovute alla perdita di incassi per l’assenza della squadra più importante e al rinegozia mento dei diritti televisivi. La proposta è stata respinta all’unanimità da tutti i club del campionato con l’appoggio pubblico della federazione, con la motivazione che deve essere la cosa giusta (fair play) e non i soldi a condizionare le scelte politiche su questioni calcistiche.
Alla fine la federazione ha concesso l’agognata licenza di affiliazione al nuovo club e gli ha imposto di ricominciare dal gradino più basso del calcio professionistico, la IV divisione, ricordando al presidente e al manager che avrebbero potuto pure finire tra i dilettanti.
La stagione di nuovi Rangers è cominciata sabato 28 luglio a Brechin (la più piccola città del Regno Unito con una squadra professionistica) con un incontro di Ramsdens Challenge Cup , vinto a fatica per 2-1 dopo i tempi supplementari nonostante in squadra ci fossero 5 elementi della rosa dell’anno passato, tra i quali il portiere della scozia Alexander e il nazionale USA Carlos Bocanegra.
Dopo il deludente esordio in campionato 2-2 a Peterhead (15.000 abitanti), sabato scorso l’esordio in casa è stato decisamente all’altezza 5-1 all’East Stirlingshire davanti a 49.188 spettatori (dato statistico di enorme rilevanza), nuovo record mondiale per una partita di IV serie.
Dalla federazione e dalla Lega Professionistica scozzese (soprattutto), una lezione enorme di equità di trattamento e giustizia senza precedenti.
“La partita di sabato con l’East Stirlingshire sarà l’unico show in città per il weekend, mai da un lunghissimo periodo di tempo, una partita ha vissuto una vigilia così enorme sulle rive del fiume Clyde….
i Rangers non moriranno, finchè uno di noi respirerà i Rangers dovranno esistere….Questo Club significa moltissimo per moltissimi di noi. Siamo il CLUB DEL POPOLO, fondato solo per amore del gioco.
I nostri colori sono quelli della Union Flag, il nostro stemma il Leone Scozzese, siamo più di un Club, siamo un istituzione, in Scozia siamo LAA Istituzione, nonostante siamo soli e NON abbiamo alleati in questa terra se non il nostro stesso Clan…..al partire di questa nuova avventura salutiamo i nuovi giocatori e quelli rimasti come i nostri NUOVI PIONIERI….
Agli altri che ci guardano diciamo ‘siamo ancora qui, non ce ne siamo andati, non siamo morti. Siamo vivi e vegeti e molto arrabbiati, abbiamo noi stessi e tanto ci basta e ognuno di voi bene in vista. Un giorno, presto, torneremo in cima e non perdoneremo il vostro tradimento’.”
Bill Stevenson (a Ranger man, amico di AG)
un applauso a Galletti e all'amico Stevenson (ma dov'e' Wite?)
RispondiEliminaC
Wite appena tornato dagli USA.
RispondiEliminaGli ho commissionato un reportage
Grande Sir, sempre sul pezzo!
RispondiEliminaInsonnia da jet leg a go go! Son tre notti che non dormo! Se non dormo neanche stanotte scatta il reportage by night (ora americana, Randolfo me l'aveva detto...)
W
Ha ha ha ha direi che puoi cominciare a scrivere.
RispondiEliminaCome si diceva? ah, si: impazzire di rientro.
Bentornato
Ok Sir, comincio a raccogliere le idee! Intanto per rimanere in tema ho visto un casino di campi da calcio e un sacco di gente che giocava e NY e LA, segno che il soccer sta prendendo sempre più piede... nell'entroterra invece baseball a manetta, sport al centro di grandi scandali legati al doping proprio in questi giorni: il lanciatore degli Oakland Athletics, Bartolo Colon (nome casulissimo) trovato positivo al testosterone. E' il secondo giocatore della bay area quest'anno ad essere cuccato. Per la cronaca, Colon, alla soglia dei 40 anni, è un manzo dominicano abbondantemente sopra il quintale, una panza disumana e un faccione così con baffetto da specialista del cunnilingus caraibico. Con tutto il rispetto (possibile) per l'epopea del baseball, non riuscirò mai a capire questo sport nè come mai sia considerato un sport nè soprattutto come si possano considerare atleti gente con una spanna di cotenna, che mangia pizza e mastica tabacco durante una partita...
RispondiEliminaW
Infatti non sono atleti, sono battitori.
RispondiEliminaIn maniera assai più decente ci sono similitudini anche nel cricket.
Ricordo anch'io prima di un concerto del Link Quartet in Iowa ad Iowa City, la città e la band che era con noi incollata allo schermo per una partita di baseball (una sorta di finale di Coppa Italia da noi).
RispondiEliminaHo provato a seguirla ma non ci ho capito assolutamente nulla.
A proposito di sport americani di cui non capisco ieri un italiano , Tavecchio, ha fallito la possibilità di giocare in NFL (football americano) nei 49ers di SF
Non ho niente contro il baseball, anzi, proprio non capisco cosa stia succedendo...comunque la sera mi capitava di vedere spezzoni di partite di football: son buoni di ripetere la stessa azione nello stesso punto allo stesso modo duecento volte!
RispondiEliminaHa fallito nel senso che non ha passato un provino?
W
Brutta storia ma anche storia di passione vera....non e' uno scherzo da Gobba ma a me i Rangers ricordano un po' il Toro degli ultimi anni passato di mano in mano ad un sacco di filibustieri ma che ha sempre mantenuto uno zoccolo duro di tifosi ( quantitativamente non quanti i Rangers ma comunque ben convinti nel sostenere la squadra)
RispondiEliminaIo ne so qualcosa: dal trionfo di Wembley contro l'Arsenal - gironi di Champion's League 1999-2000- a giocare contro il Gualdo Tadino e l'Aglianese nel 2002, senza più la maglia originale, lo stemma e con un altro nome. Ma con lo stadio pieno e con 25.000 abbonati in C2.
RispondiEliminaStoria bruttissima.
RispondiEliminaVisto il tipo di attaccamento e i valori socioculturali in ballo che sono enormi (i soldi qui non entrano neanche in discussione)era come cancellare una parte consistente di un'intera comunità. Ovviamente non poteva succedere. Sono ancora tutti lì.
Direi che da noi la cosa ha connotati diversi, ma ricordo che un attacamento simile, fatto di disperazione, orgoglio smisurato e una voglia di riscatto che aveva la forza di una molla gigantesca, la vissi col Genoa nell'anno di C1
Con le debite proporzioni sta in qualche succedendo anche a Piacenza.
RispondiEliminaOra che è caduta in Eccellenza sembra che sia tornato entusiasmo e attaccamento.
Beh quello che è successo è identico, solo le cifre son più piccole.
RispondiEliminawelcome back Witez!
RispondiEliminaC
Le cadute se sono propedeutiche alla fine della gestione del menomato di turno generano entusiasmo a qualsiasi livello di categoria si riparta. E' successo alla Viola in C2 al Napoli e Genoa in C1 e pure al Perugia che dopo gestioni del cazzo in tre anni è passato da giocare contro la Juve a sfidare il Todi. Nuova proprietà, proprietario precedente mandato in culo e 5000 persone a vedere il CND. Per i Rangers la storia è fatta di tristezza per quano concerne la gestione killer di Whyte ed è fatta di orgoglio per il dover ripartire dall'ultimo gradino senza dover dire grazie a nessuno. A ragione l'amico del Gallo, i Gers sono una istituzione MA per fortuna che la Scozia non è un paese di bananieri e quindi le regole per i Gers son le stesse che hanno vlaso per il Livingston tre anni orsono. Torneranno i blu i Glasgow molto presto a giocarsi un Old Firm con la giusta rabbia e con enorme orgoglio, questo almeno è il mio augurio, ed è un augurio che ha valore speciale perchè le mie simpatie sono sempre andate all'altra squadra della città (Celtic). L'unica cosa non riesco a comprendere del discorso di Stevenson è quella relativa al non perdonare il tradimento. Tradimento da parte di chi? L'unico che può aver tradito il tycoon di cui sopra...ma forse a me mancano pezzi della storia.
RispondiEliminaOT: che fatica passare dal fresco della Cornovaglia alle temperature fiorentine.
UTV (ora più che mai...nel momento del bisogno)
Charlie
Credo che si rivolga alle squadre di serie A e B che han rifiutato la collocazione dei nuovi Rangers nei rispettivi campionati. Nel caso di Bill dobbiamo poi riconoscere un cuore ed una mente di dipo Walter Scott, per cui i termini sono sempre molto passionali e altrettanto coloriti. E' uno dei motivi che me li fanno piacere così tanto.
RispondiEliminaDetto questo concordo sulla punizione ricevuta, e come ti dicevo in privato non so neanche se li voglia seguire o meno. Certo davanti ad una partenza così roboante stò vacillando....
dimenticavo
RispondiEliminaUTV
Come già dettoti in altra sede io trovo che chi riparte con orgoglio e senza aiutini merita di essere sostenuto.
RispondiEliminaCharlie