Abito in provincia di Piacenza, sono emiliano.
Il terremoto è "tirato" (come si dice da noi) a pochi kilometri (meno di 100) e lo abbiamo sentito e pure parecchio.
La prima notte alle 4 si è mosso il letto tanto da svegliarci e la lampada della camera dondolava da paura.
La seconda volta, al lavoro, il pavimento ha oscillato per un po', si sono aperti i cassetti degli scaffali, a casa sono caduti un paio di quadri.
23 i morti, danni ingentissimi, situazione incerta di paura e preoccupazione.
Finalmente però trovo un articolo sulla Stampa che suffraga alcuni dubbi che mi giravano per la testa da giorni ma che non osavo dire:
ovvero il CATASTROFISMO dei media che parlavano di PAESI CANCELLATI , EMILIA DISTRUTTA, "CAVEZZO CHE NON ESISTE PIU'".
Scrive Michele Brambilla, di ritorno da luoghi del disastro:
Mi domando se chi dice e scrive queste cose sia stato davvero in questi giorni a Mirandola, Cavezzo, Rovereto sul Secchia, Medolla, Carpi.
Paesi che hanno subito danni ingentissimi e molti lutti: ma che esistono ancora.
Paesi popolati da persone in difficoltà: ma non ridotte alla fame.
Paesi in cui i capannoni crollati sono per fortuna una piccolissima percentuale, non la norma. Paesi in cui le abitazioni private hanno tenuto, grazie al cielo: anzi, grazie agli emiliani che le hanno costruite meglio che altrove...
Tutto viene enfatizzato a dismisura, a partire dalla paura della gente, che già ha buoni motivi per avere paura.
L’altra notte l’ho trascorsa in piedi fra la gente in tenda. Una notte certamente disagevole, soprattutto per la preoccupazione per il futuro.
Ma non ho visto alcuna scena di panico.
La mattina alle nove accendo la radio e sento: «Notte di terrore nelle tendopoli per sessanta nuove scosse».
Che ci sono state, ma non tali da essere percepite.
Non si tratta di sminuire la gravità di quello che è accaduto, ma di evitare che ai danni del terremoto si aggiungano quelli di un’informazione drogata.
concordo
RispondiElimina1) Concordo
RispondiElimina2) La Stampa rimane il miglior giornale del paese. L'autorevolezza si guadagna con l'onestà intelletuale che sottindende quella personale e che da in ritorno credibilità.
Elogio pubblico del nostro Charlie che domenica sarà nei luoghi terremotati (Cavezzo mi pare)a montare un'enorme cucina da campo in aiuto della gente colpita.
RispondiEliminaVia fratello siamo con te
NUMERO UNO!!
Vado su a Cavezzo domani mattina, guarderò con occhio attento col sospetto (quasi certezza) che quel che scrive Brambilla e riporta Tony sia la verità, anche nel 2009 in Abruzzo ebbi modo di vedere che c'era molta più enfasi di quanta la tragica situazione necessitasse.
RispondiEliminaNiente elogi....è dovere di chi ha modo e tempo fare qualcosa, io a differenza di molti di voi non ho una famiglia a cui badare (ho solo un cane fantastico che parcheggerò da mammà!)e quindi ho più tempo libero, ne più ne memo, chiamiamola Etica Casula :-)
Ps: Albe se Lambert firma in questo week end avvertimi via mail...utv
Charlie
A tutta questa pseudo-informazione,si aggiungono i racconti fantascientifici venduti tramite internet (c'è gente che ci campa alla grande) e tramite alcuni show televisivi...conditi con alieni,scienzati pazzi e forze della natura che vengono controllate a distanza da esperimenti di varia natura.
RispondiEliminaE' stata annunciata persino una replica dello stesso terremoto tra pochi giorni,ma questa volta all'estremo sud : giusto per par-condicio,così quest'anno non ci faremo mancare nulla...abbiamo iniziato proprio alla grande questo 2012 ! Mi sa che al prossimo capodanno ci converrà stare zitti e muti,altro che mutande rosse !
Non mancherò stai tranquillo, il Norwich ha rifiutato le sue dimissioni, quindi dovrebbe esser fatta, si tratta solo di fissare la cifra da versare ai canarini.
RispondiEliminaGRANDE CHARLIE ! Vero spirito Casula ! sei tutti noi ! :)
RispondiEliminaEro rimasto con il cuore distrutto quando ho letto, poche ore dopo: "Cavezzo, il paese cancellato, distrutto al 75%". Ho letto che ha 1.500 abitanti e facendo due, tragici, conti: "qui c'è qualche centinaio di morti".
poi sono arrivate le foto e qualcosa non mi tornava.
C'era sempre le solite due o tre case cadute e qualche vecchia cascina.
Poi le riprese dall'alto delle "fabbriche rase al suolo" con le immagini che "dimostravano l'entità del disastro".
APPUNTO: su 10 capannoni ce n'erano due semi sfasciati.
COMUNQUE VERO SIR. Io lavoro tutto il giorno selezionando notizie dal web.
E La Stampa è il MIGLIOR quotidiano italiano. Mai banali, mai partigiani, articoli sempre ben fatti, obiettivi, precisi, spesso su vicende ignorate dagli altri.
Non l'avrei mai detto. Illeggibili Corriere e Unità, trascurabile Repubblica, divertente cabaret Il Giornale, mi sta sul cazzo Il Fatto.
La Stampa è uno dei pochi quotidiani che,da sempre,dona spazio alla musica non-commerciale in Piemonte...ovviamente nei limiti del possibile,ma perlomeno lo fa !
RispondiEliminaGrande Charlie CASULA!!!!
RispondiElimina(apprezzo i plausi alla "nostra" Stampa..che ridere pero'..fino ai tempi di mio padre,e oltre, era chiamata "La Busiarda"..oggi invece e' effettivamente un giornale valido per molti motivi)
C
Beh, su affaritaliani.it (vabè, per dirme uno) c'è un articolo dal titolo: "L'Emilia teme il 'Big One'"!!!...e va dai cittadini esasperati all'allarme turismo in riviera...Fanno paura soprattutto le ipotesi su quello che potrebbe succedere e si fa leva sul fatto che la zona è sempre stata cosiderata a basso rischio e si sono aperte nuove faglie, ecc, boh non si capisce bene, per cui si fa presto a immaginare possibili catastrofi...
RispondiEliminaSo di gente che vive in tenda da due o tre giorni anche qui a Parma, dove non è successo nulla, quindi paura e allarmismo a manetta sicuramente in buona parte dettato dai media e un po' ci sono persone che hanno la fobia del terremoto a prescindere...e la paura, si sa, fa novanta...
Testimonianze dirette di colleghi e amici modenesi mi raccontano di paura (e ci credo!) e danni ingenti (anche parecchio), ma gli scenari da cataclisma apocalittico sembrano ben lontani dalla verità...
Bravo Charlie!
W
aggiungo..senza cinismo..a quando l'assalto ai supermercati per comprare zucchero olio pasta?
RispondiEliminaC
l'altra sera Bruno vespa c'aveva gia il plastico..in culo mettitelo iena
RispondiEliminaPare che anche la storia della zona considerata a "basso rischio" sia una interpretazione fantasiosa dei dati REALI : in effetti,da quando feci servizio militare in Friuli,ho sempre sentito dire che sia a nord est che verso il centro la val padana ha dei rischi sismici già confermati da secoli di fenomeni del genere (ed anche più gravi).
RispondiEliminaLa mia impressione è che si tenda sempre ad amplificare i drammi per ragioni diverse dalla professionalità a dalla corretta informazione,perchè i media sono cresciuti di numero in modo spropositato (compreso internet) e tutti fanno a gara a chi la spara più grossa,spesso addirittura inventandosi le cose...in tutto questo le moderne tecnologie,in grado di contraffare foto e documenti di ogni genere,stanno avendo un ruolo centrale e per conto mio altamente PERICOLOSO (forse più del terremoto stesso) :-(
io spero che a Vespa gli cada in testa la casa che abita grazie a Propaganda Fide!
RispondiEliminacharlie
beh, io come ho scritto anche qualche post sotto vivo a Mirandola.
RispondiEliminaForse i giornali enfatizzano, d'altronde tira di più una notizia se è più tragica.
La gente c'è e non c'è. Viviamo tutti in tenda o in macchina, chi è messo peggio in tendopoli.
I capannoni è vero, non sono tutti giù (la via dove lavoro io sono crollati tutti). Il problema è che sono tutti inagibili, quindi o verranno giù con le scosse che continuano anche ora, oppure verranno tirati giù. E complice già la crisi non so quanti imprenditori avranno o potranno ripartire. E quindi le famiglie lavorare.
I centri storici comunque non esistono, non tutto è crollato ma non ci si può entrare e credo che forse si potrà fare fra 10-15 anni quando tutto sarà ristrutturato.
Tutte le campagne qua intorno sono devastate, non c'è una casa di contadini che sia rimasta su. E se è rimasta su è comunque inagagibile. I miei zii dormono in tenda, si svegliano alle 5 e poi via nella stalla (anche quello un prefabbricato) a lavorare. Ma la casa non ce l'hanno, vanno avanti così.
I danni sono tanti, forse in tv preferiscono vedere le lacrime, ma fidatevi che sono tanti. Solo le case che hanno meno di 40 anni (e non tutte) sono completamente agibili.
Vi manderei delle foto ma mi viene il nervoso anche solo a pensarci, qua è già pieno di turisti della tragedia che non servono ad un cazzo, non li vogliamo.
Scusate lo sfogo, ma sono quasi due settimane che vivo da terremotato e volevo dirvi la mia dal centro di tutto.
p.s: quanto al panico.
RispondiEliminaE' vero, non tutti sono crollati, ma parecchi non ce la fanno più.
Sono stato diverse volte nelle farmacie allestite in esterno alla buona, e vi assicuro che gli ansiolitici vanno via come il pane.
La mente non regge, c'è chi reagisce meglio e chi peggio, ma sentire dire che non ha visto nessuna scena di panico mi fa incazzare.
State qua 12 giorni così, poi voglio vedere.
Mia madre (così come tante altre persone) è una donna forte, non l'ho mai vista crollare nonostante la vita di tutti noi/voi a volte ci caccia delle mazzate non indifferenti.
Questa volta ha ceduto, era sotto shock, ora prende qualche farmaco per dormire ed è voluta fuggire via al mare o in montagna. Come tanti, anche solo per qualche ora o giorni.
Scusate ancora, ma non esegeriamo neanche dall'altra parte.
No no nessuno esagera ovviamente.
RispondiEliminaCome detto i danni, i morti, il disastro c'è stato e c'è (soprattutto quello "psicologico" come sottolinei tu che è ben più difficile da ricostruire di una casa).
Quello che però ho trovato intollerabile è lo sciacallaggio mediatico che è stato subito fatto ovunque da giornali "seri" a giornalisti del cazzo, parlando di devastazione ed Emilia distrutta.
Non è volontà di ridimensionare il disastro nè di sottovalutarlo , ci mancherebbe.
Ma di notare, come anche in questi casi, non si cerchi una verifica diretta e una visione corretta ma di sparare immediatamente il titolone.
Scusaci Zio non si vuole sminuire il disastro (perchè di quello si tratta), solo la nostra riflessione era sul come si voglion raccontare le cose (credo che Tony intendesse quello). Chiaro che chi ne è stato colpito ora non sente ragioni (giustamente), ma son sicuro che non tutto è perduto, non tutto è crollato e che pian piano la gente riacquisterà spirito, lo spirito giusto per continuare, per vedere cosa si può salvare e cosa andrà rifatto. E' il mio augurio (lo so che si fa in fretta a parlare, ma da qui non riesco a fare altro).
RispondiEliminaIl tempo è (e sarà) galantuomo
keep the faith
E infatti, lo ri sottolineo, questo blog è un Bar (il Bar Sport di paese) in cui si parla ad alta voce di tutto e di più, soprattutto in maniera spontanea e piuttosto sincera , molto spesso senza giri di parole.
RispondiEliminaA volte in maniera molto profonda altre superficiale e quindi non c'è nessuna volontà di offendere la sensibilità di nessuno.
Proprio perchè noi siamo qua comodamente seduti a casa nostra o nei nostri uffici mentre da quelle parti si gira tra macerie mentre quando si sta seduti la sedia balla ogni cinque minuti.
Quindi Zio perdona se qualche volta il tono (e il Tony) trascende.
Coraggio in ogni caso !
Questi non sono giornalisti ma un gruppo di geologi dell'Università di Napoli (con prof ordinari).
RispondiEliminaArticolo pubblicato il 27.5.2012
http://www.olambientalista.it/wp-content/uploads/2012/05/Petrolio-e-sismi-Ortolani.pdf
Vedere tab 5 ad esempio
I giornalisti, se facessero veramente il loro lavoro, dovrebbero parlarne e gli addetti dovrebbero verificare.
Ma se trovassero qualcosa di vero dubito nella loro divulgazione, perchè i responsabili verrebbero impalati da Modena al Texas.
Zio..tutto chiaro. Siamo con te e con voi nel nostro modo piu' solidale e vero,pur se da distante
RispondiEliminaC
Ci mancherebbe, Zio.
RispondiEliminaW
Nessuna minimizzazione dei danni,assolutamente !
RispondiEliminaAnzi : va richiamata in primo luogo la responsabilità di TUTTI i governi presenti e passati sulla incuria dei sistemi edilizi e sulla devastazione idro-geologica del territorio (cosa che pochissimi giornalisti han fatto e continuano a non fare).
E bisogna nuovamente ringraziare i volontari,i vigili del fuoco ed altri che stanno facendo tutto quello che è nelle loro possibilità e spesso anche l'impossibile : questi sono i veri eroi...
Però Ursus, i centri storici delle città d'Italia sono vecchi e di mattoni pieni, il materiale meno adatto a resistere alle onde sismiche.
RispondiEliminaDiscorso diverso per i capannoni di recente realizzazione.
INFATTI...in molti casi i crolli sono dovuti a fattori totalmente ingovernabili.
RispondiEliminaRitengo che,a parte pochi episodi,la qualità delle costruzioni in quelle zone sia molto migliore che in altre : dove regna l'abusivismo edilizio e la speculazione,al contrario,c'è il degrado totale
i centri storici e le case in campagna crollano perchè, come si dice sopra, sono vecchie costruzioni di mattoni.
RispondiEliminaI capannoni, ripeto molti inagibili anche se ancora in piedi (lo stesso capannone dietro al mio ufficio è rimasto su ma ha delle aperture nelle colonne che sembra una casa dei lego fatta male.. o almeno era su fino a martedì, ora non si lavora e quindi non so).
Il problema qua nella bassa emiliana è che i capannoni sono tutti prefabbricati, 4 colonne, un tetto e via. Non sono progettati per eventi sismici del genere. Mi auguro che in futuro le cose cambino, visto che prima non eravamo "zona sismica". Se devo essere sincero l'apertura delle inchieste mi sembra più una caccia alle streghe... però se c'è qualcuno che ha fatto il furbo è giusto che venga pescato. E magari buttato un attimo in mezzo alla tendopoli.
Mah, non credo che prima che venga , EVENTUALMENTE , introdotta una legge anti sismica ci si fermerà nelle costruzioni inconsulte e senza regole (o comunque con un'occhiata all'eventualità di un terremoto).
RispondiEliminaNel mio paese, provincia di Piacenza, sta sorgendo uno di questi capannoni e le modalità mi sembrano abbastanza sbrigative: un po' di pareti di cemento, le quattro colonne di cui sopra e un tetto. Niente fondamenta e vagonate di cemento...mah.
Tra l'altro un aspetto che salta fuori in questi giorni (toh) è che in Emilia (ma non solo) ci sono un sacco di produttori di sostanze chimiche.
In fabbriche dove un terremoto, oltre a far crollare tutto, butterebbe fuori un bel po' di cose poco piacevoli.
Ma come sempre si aspetta per dire che "tra 10-15 anni il territrio italiano sarà in sicurezza " (un ministro)...certo, certo.
Io abito a Carpi. Da noi al momento danni considerevoli in centro storico e agli edifici più vecchi. Ma che scago! Nessuno dorme in casa, visto che alla prima scossa del 20 c'è stata poi inaspettata quella di martedì.
RispondiEliminaIo so solo che ho un'amica di San Felice che sono 15 giorni che vaga tra amici e parenti per dormire in quanto la casa è inagibile, un amico a Finale Emilia che dorme in roulotte ed è in cig per non si sa quante settimane, un altro di Carpi che ha l'azienda a Mirandola del settore biomedicale chiusa per crollo di parte delle strutture,un'amica di Cavezzo che può entrare in casa solo se un pompiere è presente...non mi pare proprio poco, no?
Non parliamo poi dei paesi del Ferrarese pure sinistrati ma di cui pochi si occupano.
Date cmq un'occhiata alle foto pubblicate dalla Gazzetta di Modena on line...Sto sisma non mi sembra proprio cosa da poco.
Fabio T.
La richiesta dei Vigili del Fuoco di esser esonerati dalla parata del 2 Giugno è stata accolta: loro quel giorno "sfileranno"... la gente da sotto le macerie, come stanno facendo da giorni!
RispondiEliminaNo Fabio non è cosa da poco, già lo abbiamo rimarcato e ripetuto.
RispondiEliminaNon c'era nessuna intenzione nè qui nè sulla Stampa di sminuire l'entità del disastro.
E' l'atteggiamento di certa stampa che qui si critica, attenta solo al sensazionalismo e a sparare titoloni per "fare cassa" quando il loro ruolo e dovere sarebbe quello di verificare e riportare correttamente le notizie.
E purtroppo non è un atteggiamento raro per certi giornalisti,basti vedere lo sciacallaggio che hanno operato in altri casi di cronaca,come i tragici fatti di Brindisi...
RispondiEliminail giornalismo utilizzato in quel modo,sulla pelle delle sofferenze altrui trovo che sia vergognoso senza mezzi termini.
Anche noi siamo emiliani e dovremmo fare qualcosa per i Modenesi, Ferraresi...
RispondiEliminaMagari un 'Tendenze Straordinario', qualcosa di quel tipo con raccolta fondi e tutto, da consegnare ai Vigili del Fuoco che vanno sul posto e sanno esattamente dove c'è bisogno.
Nel week end ero a Cavezzo a tirar su una lavanderia e cosi a pelle ho riportato le seguenti impressioni: la botta ha fatto del gran danno nell'immediato ma ciò che preoccupa è la prospettiva. La prospettiva dei lavoratori, alcuni ovviamente fermi, altri in continuo presidio davanti ai loro posti di lavoro (quelli non crollati ma non agibili) per il terrore che ci siano delle delocalizzazioni volanti. Ieri al campo giravano voci che alla Magneti Marelli di Crevalcore stavano tentando di portar via i macchinari di nascosto, cosi quei poveri cristi che già non hanno più una casa sono costretti pure a marcare stretta la fabbrica onde evitare di trovarsi il capannone vuoto a sisma terminato. Gli sfollati han paura, e ci mancherebbe altro, però a differenza di quanto notai in Abruzzo qua i campi sono fatti meglio. Mi spiego, non esistono mega campi ma protezione civile su ha optato per più campi ma più piccoli (solo a Cavezzo ce ne sono due) dove ogni criticità è più gestibile, dove la socialità rimane per quanto possibile un valore che al momento "aiuta". Non voglio dire una ovvietà ma sta gente qua è speciale perchè ha un tessuto sociale buono, molti di loro militano in associazioni, partiti, animano parrocchie, faano i volontari in vari posti anche durante la vita normale quindi sanno come organizzarsi, sanno strutturarsi nelle cose da fare. A Cavezzo nel campo vicino al Palazzetto dello Sport lo spaccio per gli sfollati è sotto l'egida della PC ma dentro ci stanno tutte persone del posto che conoscono bene le criticità e sanno bene chi ha bisogno di cosa. PC, Brigate di Solidarietà, gli Alpini in pensione dell'Abruzzo, i Vigili del Fuoco e tanti altri volontari hanno un compito facilitato da persone che invece di "dar di fuori"(e i motivi non mancherebbero)sono i primi che si aiutano aiutando. La situazione è brutta ma la gente è tosta. Chiudo un post forse troppo lungo per maledire e coprire di sdegno i turisti della catastrofe (quasi tutti provenienti da zone limitrofe non colpite) che fanno il giro delle zone terremotate ma non "rosse" pwer farsi la foto davanti alla palazzina crollata magari vista nei collegamenti tv...sta gente è quasi peggio degli sciacalli.
RispondiEliminaCharlie
Tutto chiaro Charlie..
RispondiEliminaC
Grazie per la testimonianza. Preziosa ed esauriente.
RispondiEliminaNon capisco davvero cosa uno ci possa trovare in una foto con dietro la palazzina terremotata. A chi la fa vedere ? la mette su Facebook ? Perchè ?
Gente di merda