lunedì, marzo 19, 2012
Rugby : Sei Nazioni
Si è chiusa una nuova edizione del Sei Nazioni di Rugby (nato come Home Championship nel 1883 e disputato tra le quattro Nazionali britanniche Galles, Inghilterra, Irlanda e Scozia, divenne Cinque Nazioni nel 1910 con l'ingresso della Francia e infine l’attuale torneo con l’ammissione dell'Italia nel 2000.).
Ha meritatamente vinto il Galles con un grande slam di 5 su 5 davanti ad una giovane Inghilterra, la sempre buona Irlanda, una deludente Francia.
L’Italia ha evitato il cucchiao di legno (per chi arriva ultimo) e il Whitewash (chi le perde tutte) a scapito della solita Scozia, unica squadra con cui ce la possiamo giocare alla pari.
Abbiamo buttato via l’imperdibile occasione di battere l’Inghilterra a causa di errori elementari mentre, COME SEMPRE, nelle altre partite abbiamo tenuto un tempo.
Il rugby italiano è questo.
Da 13 anni nel Sei Nazioni, raccattando sporadiche vittorie, ai margini della top 10 mondiale ma, al momento, senza particolari speranze di miglioramento.
Siamo scarsi, ma mille volte meglio il rugby che le fighette del calcio.
RispondiEliminaMah, a me piace anche pur sempre il calcio.
RispondiEliminaIl rugby ci dà poche soddisfazioni purtroppo e temo ancora per un bel po' anche se il nuovo allenatore pronostica di poter battersi per il sei nazioni entro tre anni....mah.
Si è concluso un Sei Nazioni di livello leggermente superiore alle aspettative, l'ultimo mondiale era stato di livello assai basso, qualcosa di meglio si è visto.
RispondiEliminaHa vinto il Galles con merito ma la meta non concessa all'Inghilterra all'ultimo secondo dello scontro diretto è una maccihia enorme su questo Grand Slam: la meta c'era, la partita era finita e sarebbe finita in pareggio.
L'occasione per battere l'Inghilterra non è mai stata reale per l'Italia, nel secondo tempo dopo esser passati in vantaggio i bianchi hanno controllato la gara su un campo infame che li ha penalizzati oltremodo a scapito dei baionettari azzurri che si sono auto-condannati alla sconfitta causa la pochezza (ma forse dovrei dire inesistenza della linea dei tre-quarti, della loro assoluta incapacità di avanzamento in possesso palla e lasciamo perdere la consistenza dei due mediani!).
L'irlanda ha deluso, BOD è ormai a fine corsa , Sexton non ha avuto un torneo felice, troppi errori e costosi, i tre-quarti non hanno più la brillantezza di tre stagioni fa.
La Francia ha dimostrato che il mondiale fu un caso e che l'espulsione inesistente del capitano gallese in semifinale fu determinante, una pessima squadra!
L'Italia ha una buona mischia buona difesa ma non sa giocare in attacco, direi un aspetto della squadra passabilesu cinque, troppo poco. Non placchiamo e non si può giocare senza placcare. Il primo tempo della partita contro la Scozia è stato il piu orribile tempo di una partita che mia sia mai capitato di vedere o giocare, niente di niente una roba scandalosa,la Scozia è a livelli preoccupantissimi, non riesco ad immaginarmi una ripresa. Ci sono già voci insistenti di un introduzione di una retrocssione a fine torneo(eprobabilmente di un sottotorneo che promuoverebbe la prima, l'attuale Coppa Europa si vocifera (non da noi ovviamente). Ma ce ne sono pure di insistenti (e io concordo) che vorrebbero buttare fuori Italia e Scozia e giocare in quattro e avviarsi ad un calendario integrato con quello del tri-nations, che sarebbe auspicabile, nel rugby a XIII succede già.
All'anonimo suggerisco di guardare bene le partite perchè i rugbisti italiani sono in realtà peggio dei calciatori, che comunque giocano ai massimi livelli planetari, ma la gente come lui li fa sembrare cissà cosa, si tratta in realtà di gente abbastanza scarsa, montata da una propaganda di stampo giolittiano-entrata in guerra nel 1915! Se è uno di quelli che lo guarda per questi motivi è meglio che lasci perdere subito oppure imparari quale sia la differenza tra una ruck e una maul, o come si entra nei raggruppamenti a terra, visto che anche i giocatori della nazionale sembrano non saperlo o dimenticarselo quasi sempre.
Un 4 nations sarebbe più "corretto", nel senso che, come dice Galletti, Italia e Scozia sono da tempo fuori gioco, buone a contendersi il cucchiaio di legno.
RispondiEliminaNon male la formula con la retrocessione.
Almeno in Coppa Europa vedremmo qualcosa di più combattuto con Romania, Russia, Portogallo, Georgia.
Che non riempirebbero sicuramente l'Olimpico con 80.000 persone ma a livello sportivo avrebbero più senso.
Comunque MOLTO contento per il GALLES !
diteci di alessandria casuloni.
RispondiEliminaC
stasera paolino intervista su radio capital alle 9
RispondiEliminaC
Mah, è una situazione anomale. L'Italia è entrata nel torneo solamente come conseguenza del passaggio legale al professionismo e la necessità di reperire fondi tv giocando più partite. Il presidente federale lo ha sbandierato a tutti come una conquista meritata, ma in realtà si tratta di una BUGIA VEROGNOSA che viene raccontata da 15 anni ormai. Allimite può essere più utile il fatto che due club faccian parte della Celtic League , ma anche qui il discorsso tv-professionismo è basilare, certo il calendario prevede parecchie partite e la pratica aiuta, mi pare che Treviso quest'anno si stia ben comportando, per Viadana ancora non ci siamo. Però come la mettiamo coi giocatori? Il lavoro grosso va fatto allargando la base, è l'unico modo per procurarsi giocatori, mentre qui continuano con naturalizzati, oriundi finti italiani, passaporti volanti, il tutto per mettere lì una squadra impresentabile, se ci pensi bene è MOLTO peggio del calcio. Cosa penseresti se d'improvviso che so, la Norvegia dice che vole partecipare agli europei di calcio senza fare le qualificazioni, e addirittura essere ammessi già al 2° turno?
RispondiEliminaConsiglio agli accoliti estemporanei di leggersi sul giornale (scritti in piccolissimo) alla domenica mattina, i risultati delle squadre italiane nelle Coppe europee per un intera stagione (ooops,mezza perchè a natale son già tutte fuori), per rendersi conto di quale colossale fandonia sia la partecipazione italiana al questo torneo che ovviamente ha perso parecchia credibilità, e ben gli stà!
Infatti un altro punto su cui mettere l'accento è che l' "Italia" in realtà, per stare un minimo in piedi, e non in ginocchio o a 90 gradi, ha naturalizzato un sacco di pseudo oriundi...capisco lo straniero nato in Italia o trasferitosi qua da piccolo etc etc ma un australiano con il bisnonno di Chieti (forse) che gioca in nazionale che senso ha ?
RispondiEliminaAllora diciamo che Madonna è l'artista italiana che vende di più e che raggiungerà presto l'altro italiano, Frank Sinatra...
Su Aironi e Treviso e le altre italiane ha già detto bene Alberto.
Insomma qua come dappertutto è questioni di soldi e soprattuto TV !!!
Già, cosa c'entra l'Italia con il 5 nazioni? Ha detto tutto Alberto, come si può pensare di far meglio se abbiamo una squadra senza attacco, che fa degli errori banali nei raggruppamenti e che dopo un tempo è sulle grucce? Da vergognarsi la partita giocata contro la Scozia, penosa la fine fatta contro l'Inghilterra. Mi meraviglio che ancora non ci abbiano sbattuti fuori. Ma con la pochezza del campionato italiano e la mancanza di ricambi, dove cavolo speriamo di andare?
RispondiEliminaComunque, chi ha occasione di vedere il Super XIV, da quest'anno solo "Superugby", campionato delle migliori squadre dell'emisfero sud, ma anche il campionato inglese e l'heineken cup, capirà cosa vuol dire giocare a rugby, invece di esaltarsi per una nazionale piena di oriundi e senza gioco.
Fin quando la Scozia è ridotta così (che enorme tristezza vederli in queste condizioni) il culo dell'Italia nel 6 nazioni è al sicuro. Dubito che gli scozzesi verranno mai messi alla porta in virtù principalmente della loro tradizione in questo sport quindi se non cacciano loro non butteranno fuori neanche noi che al momento siamo ugualmente scarsi. L'Italia è lontana anni luce da Galles, Francia, Irlanda oppure dal quindici della Rosa; le due squadre in Celtic League sono un piccolo passo avanti, Treviso quest'anno sta facendo discretamente mentre gli Aironi ogni tanto fanno qualche giant-killing tuttavia c'è molto da lavorare. Mi fa molto piacere vedere sul tetto d'Europa i gallesi che senza quell'espulsione fantasiosa avrebbero giocato meritatamente una finale mondiale. Teniamo presente poi che l'età media dei Dragoni è molto bassa, under 25, ciò significa che i futuri dominatori continentali possono essere loro senza dubbio alcuno anche se quest'anno a Dublino i verdi la gara l'hanno buttata con un finale assurdo.
RispondiEliminaCharlie