mercoledì, aprile 20, 2011

Governo Nucleare



Nella decisione del governo di mettere una pietra tombale sul nucleare pesano molti fattori.

Berlusconi ha in mano un sondaggio che parla di un’affluenza alle urne pari al 60%.
Ma il punto è che questo 60% di italiani andrebbe a votare anche per gli altri due referendum in pista: quello sulla gestione privata dell’acqua e quello sul legittimo impedimento.
Quel legittimo impedimento che il premier ha voluto per non essere obbligato a presentarsi alle udienze dei suoi processi.

La campagna referendaria, con le urne aperte a giugno, si sarebbe sovrapposta a quella per le amministrative di maggio. Quindi il vento anti-nucleare avrebbe potuto condizionare l’esito (già incerto per il centrodestra) delle elezioni comunali di Milano.

Per questo la cosa migliore è disinnescare la bomba.
Non è un caso che sia stato Palazzo Chigi a premere per la presentazione dell’emendamento che ha chiuso la nuova era atomica in Italia.

fonte lastampa.it

12 commenti:

  1. Non l'hanno chiusa, l'hanno messa solo in stand-by in attesa di momenti più propizi. L'Itaglia è l'unico paese dove devi raggiungere il "quorum" affinchè i referendum popolari siano validi. Democrazia all'itagliana!

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  2. I ormai inizio seriamente ad avere più di un dubbio sulla 'democrazia'...

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  3. ..mi viene da vomitare...e si che non ho mangiato pesante, ieri sera..se questo non e' un regime, cos'e'? e ne ho le palle piene di questo sbandierare di comunisti, e brigatisti, e terroristi..Porca di quella troia, ma lo sa la gente che tutta questa accozzaglia di terroristi e' annidata, e ben protetta, in quel bel parititone al potere? Gli ex autonomi, gli ex (ex?) NAR e altri filgi di.....ho sempre piu' voglia di vomitare!

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  4. Tagliando cosi' la possibilita' per il popolo di esprimere la propria opinione. Cioe' di esercitare un suo diritto democratico. E' vergognoso e trovo sia sbalorditiva la faccia da cazzo con cui cercano di mettercela nel culo anche da davanti

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  5. "porca di quella troia" se non sei Giovanni che fa i Sardi non so se lo puoi dire

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  6. La gestione privata dell'acqua potabile esiste già!

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  7. Vero, ma credo che il Rais abbia il terrore per "il legittimo impedimento" abbinato all'acqua e al nucleo nel quesito referendario. Non era il "mortadella" che voleva vendere le spiagge?

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  8. comunque smettiamola di parlare di cagate (...) e ricordiamoci che oggi sono 20 anni che ci hanno portato via Steve Marriott

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  9. infatti Alberto il referendum sull'acqua pubblica è demagogia pura, non serve a una cippa

    l'industria dell'acqua ha bisogno di investimenti continui per il rinnovamento delle reti e degli impianti, l'intervento dei privati (son sempre esistiti) nella gestione dell'acqua pubblica serve a non ridurre il sistema industriale come l'acquedotto pugliese, fiore all'occhiello di Vendola, il più "bucato" e peggio gestito del paese, con costi alla produzione e perdite di materia prima da capogiro...che paghiamo tutti quanti!!!

    il 100% delle reti idriche italiane è pubblico e resterà tale mentre le società che gestiscono l'industria dell'acqua sono sia private che pubbliche che miste, alla fine ciò che conta è la qualità del prodotto e il costo all'utente che mi risulta in linea con gli standard europei, non meno importante il CCNL applicato alla gente che ci lavora

    punto di vista di un lavoratore acquedottista

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  10. Ma infatti Andrea. Ci ho a che fare anch'io (marginalmente) per lavoro, ma credo che il fatto che la rete sia di proprietà pubblica sia irrilevante o addirittura dannoso, come ben descrivi. Gli interlocutori comunque sono già da anni consorzi o aziende e non più i comuni. C'è solo da augurarsi che l'industria venga gestita in modo proprio e appropriato, la clientela non mancherà mai...

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