martedì, febbraio 01, 2011
Gennaio 2011. Il meglio.
Si apre bene il 2011 con due o tre album che ritroveremo nel meglio dell'anno (Anna Calvi e Verdena di sicuro) mentre è uscito il bellissimo nuovo di Marianne Faithfull e il nuovo Peluqueria Hernandez.
ASCOLTATO
ANNA CALVI - s/t
Eccellente esordio, personale, hype al punto giusto, tra una grossa impronta della Siouxsie più matura, PJ Harvey, la Patti Smith più evocativa, Nick Cave, la solennità di Nico e buone dosi di Morricone.
VERDENA - Wow
I Verdena scrivono una pietra miliare del rock italiano. Album doppio, 27 brani tra i prevedibili Nirvana e Motorpsycho ma che si espandono poi attraverso suoni dai 70’s, Beatles, Pink Floyd primi 70’s, psichedelia, personalità a valanga, grandi canzoni. Un’opera coraggiosa e riuscita. Un grande album.
WANDA JACKSON - The party ain’t over
La “regina del rockabilly” , la prima donna a cantare rock n roll, a 73 anni, affiancata dal Signor Jack White (White Stripes/Racounters/Dead Weather) saltella tra classici minori del r n r, r&b, calypso da “Shakin all over” a “Rip it up” e “Busted” sorretta dal genio sregolato di Jack, tra tradizione e rivisitazione folle. C’è anche una cover riuscitissima di Amy Winehouse.
Bello, energico, vivo, elettrico.
CHARLES BRADLEY - No time for dreaming
Esordio a 60 anni suonati per la sempre benemerita Daptone con un album di puro e semplice soul/rythm and blues tra Otis, Sam Cooke e il James Brown dei 60’s.
Suoni perfetti, 100% black mood, attitudine a go go. Un gioiello.
JOAN AS POLICE WOMAN - The deep field
Lavoro intenso e profondo dove si accavallano soul, jazz, pop, folk, blues e un gusto retroBeatlesiano a condire il tutto con personalità e eccellenti capacità compositive
AVVOLTOI - Manifesto Pop
Nuovo EP per gli immarcescibili re del beat italiano.
I quattro brani mantengono intatta la freschezza 60’s beat, introducendo sempre più pesantemente riferimenti alla canzone d’autore italiana a cavallo tra 60 e 70 (da Ricky Gianco ai Nomadi).
LEMELEAGRE - Atlante
Punk, grunge, avant rock, rabbiose melodie per un o dei più talentuosi gruppi italiani. Alla chitarra guest Tax ex Negazione. Ottimo lavoro, gruppo da seguire e scoprire
BAROQUE - Rocq
Italiani, geniali ! Mettono insieme il glam e il prog dei 70’s , addirittura certe cose dei primi Queen, gli Sparks, un po’ di punk, evoluzioni Zappiane, i Decibel del primo Enrico Ruggeri, jazz, pop.
Musica totale, ottimi testi, suonano da far paura.
Sorprendenti.
PITCH - Comme un flux
Al quarto album, tornano i ravennati Pitch guidati da Alessandra Gismondi.
Abbandonate le istanze elettriche degli esordi, l’album viaggia su trame wave, ritmiche e atmosfere apparentemente morbide, in realtà aspre e malinconiche, ipnotiche e avvolgenti. Ottimo.
LUCA GIOVANARDI “Una fossa di nebbia appena fonda”
Luca G. dei Julie’s Haircuto firma la colonna sonora del documentario "Una fossa di nebbia appena fonda: storia dei Fratelli Cervi" passato su Rai3. Elettronica dalle part di Terry Riley, suggestiva e cerebrale.
ASCOLTATO ANCHE:
DIRTBOMBS (la reinterpretazione di brani della Detroit technohouse in chiave dirtblues. Idea geniale, risultato non esaltante), IRON & WINE (esaltato dalla critica, un buon lavoro, tante influenze USA 60’s e 70s’ ma lontani dai vari “capolavoro” sparsi a destra e a manca), FEMI KUTI (il padre Fela era ovviamente un’altra cosa, ma Femi si difende da sempre piuttosto bene, anche in questo nuovo cd di duro afrofunk), SOCIAL DISTORTION (gradevole punk rock banalotto e indolore che puzza di vecchio, Green Day e moscio), SAND BAND (noiosissimo pop da Liverpool in salsa Neil Young), MONOTONIX (da Israele la consueta abusatissima formula Blue Cheer+Stooges. E basta !), WHITE LIES (in Inghilterra li esalteranno. A me sembra una new new new wave che ha un po’ rotto le palle), COLORE PERFETTO (indie rock melodico dalle venature pischedeliche. album riuscito) WHITE FENCE (esile ma grazioso 60‘s pop un po’ storto), DECEMBERISTS (tra Dylan, Neil Young, un po’ di REM, tanto folk pop rock. Niente di esaltante in ogni caso), WIRE (deludente, senza graffi, senza energia) Sergio “Os Mutantes” Dias and Tahiti Boy & The Palmtree Family (con anche l’aiuto di Iggy Pop e Jane Birkin. Album interessante, particolare, dalle molteplici influenze brasil rock, non sempre riuscito) CALLERS (voce alla grace Slick su base avant rock. Interessante), BRITTA PERSON (fol pop molto gradevole dalla Svezia), BRITISH SEA POWER (solita piva brit rock, noia), DEWOLFF (prog psycho hard, non male a tratti, ma alla fine palloso), KEITH CANISIUS (glitch pop venato di 60’s. boring), DOLOREAN (folk pop malinconico..zzz...). OH NO OH MY (imitatori sfigati di Coldplay e REM). LIA ICES (insopportabile miagolata alla Enya), NOVACK (lieve soft pop sound che concilia il sonno anche se imbottito di anfetamine)
LETTO
TIZIANO TERZANI “Un mondo che non esiste più”
Terzani ci manca, eccome.
Ce lo conferma questa preziosa, ennesima, testimonianza delle sue capacità di cogliere il profondo della realtà, attraverso le sue foto, corredate da testi editi e non. Un viaggio bellissimo. Emozionante, denso di insegnamenti.
DON ANDREA GALLO / LORIS MAZZETTI “Sono venuto per servire”
Se tutti i preti fossero come lui tutte le chiese non basterebbero a contenere i fedeli.
VISTO
“Irina Palm”
Ottimo film in agrodolce con una Marianne Faithfull glaciale
COSE & SUONI
Su www.pepperland.it aggiornamenti quasi quotidiani su tutto ciò che riguarda i Beatles (by me)
Su www.PiacenzaSera.it le mie recensioni di fine mese
NEW: www.tonyface.it
A breve si inizia a registrare il nuovo album di Lilith & the Sinnersaints
Il 18 marzo ad Alessandria esordio degli International Jetset (prima dei Creeps)
CALCIO e SPORT
Campionato mediocre ma più avvincente del solito con tante squadre tutte lì.
Il Cagliari ne vince una , ne perde un’altra.
Il Piace arranca sul fondo della B ma con la squadra che ha fa anche troppo.
Nel volley il Piacenza fa pietà mentre nel basket siamo ai vertici della A dilettanti.
IN CANTIERE
venerdì 4 febbraio: Lilith & the Sinnerasaints al Cox 18 + Guignol a Milano
venerdì 11 febbraio : Verdena al Fillmore di Cortemaggiore (PC)
sab 12 febbraio: Lilith & the Sinnerasaints a Varese “Sur le Sofa”
venerdì 18 febbraio : Lodi Nine Below Zero
sabato 19 febbraio : Presentazione “80’s colours” al Lo Fi a Milano
dom 27 febbraio: Paolo Rumiz al Baciccia
Biografia su Gil Scott Heron “The bluesologist”
“La storia del rock a Piacenza dal 1960 al 2010” (libro + film)
The International Jetset
MiniCD dei Within U
Anna Calvi l' ho ascoltato un paio di volte: è un buon disco, senza dubbio, ma non fa per me.
RispondiEliminaI Verdena mi hanno davvero (piacevolmente) sorpreso: grandissimo lavoro, qualcosa con cui il rock "trasversale" italiano dovrà, d' ora in poi, inevitabilmente confrontarsi.
"Irina Palm" lo vidi al cinema, un gioiellino.
Sei riuscito ad ascoltare i Death Of Samantha? Ti sono piaciuti?
AndBot
charles bradley spettacolare!
RispondiEliminaMi sembra che in Wow ci sia anche un bel pò di Bluvertigo/Morgan e in generale un bel po' di anni '90 italiani.. Cosa ne dite?
RispondiEliminaPaolo
Hey Andrea, ancora non ho ascoltato nulla, sono sommerso.
RispondiEliminaMa a breve mi metto in bolla con tutto.
Charles Bradley è ottimo, ma ci sono un po' troppi pezzi lenti...lo so che è un giudizio critico un po' banale, ma ci fossero stati due o tre fast tempo in più sarebbe stato un piccolo capolavoro.
Quello di Marianne Faithfull "Horses and high heels" è molto soul oriented e Stones primi 70's. DAvvero bello e ispirato.
In "WoW" c'è davvero di tutto. Non ci sento molto i BluVertigo, Morgan in effetti si
RispondiEliminala tua osservazione su charles bradley l'avrei potuta scrivere io uguale. di solito anchio ho "bisogno" di almeno un buon bilanciamento tra lenti e veloci.
RispondiEliminama questo album, non so perchè o meglio lo so, lo trovo favoloso lo stesso.
Sono d'accordo sul Charles Bradley, che' e' in tutti i casi un gran bel disco di soul, come ne escono pochi. Ho ascoltato poco altro, qualcosa di Marianne Faithfull, che mi sembra molto ben fatto) e Joan as a police woman, altrettanto bello.
RispondiEliminaCapitolo calcio: vincera' il Milan, dopo secoli. Mi spiace molto, da tifoso inter,,,ma solo per un motivo.....Giusto, quello!
Nella mia classifica personale sai cosa ci metto? Gli articoli di Piero Colaprico, su Repubblica, dell'affaire B. E le vignette di Ellekappa.
P.S. Tony, hai novita' sul BeatFest?
Immagino, Tony. Fai con calma, ci mancherebbe.
RispondiEliminaA me succede di (auto)sommergermi con le "solite, vecchie cose", così continuo a rimandare gli ascolti delle nuove uscite(poca roba, per la verità). Alla fine ce la faccio, ma ci vuole tempo.
Ho provato anche a dormire con le cuffie audio, ma non sembra funzionare..
AndBot
CARLO: MOLTE NOVITA' ma non ho un numero per reperiti. Quell oda cui chiami è del lavoro, giusto ?
RispondiEliminaAppena puoi chiamami e ti fo' sapè.
Grande disco Charles Bradley! I bei pezzi veloci/soul son diventati un attimino rari da trovare. Ma son sempre stati in minoranza.
RispondiEliminaIncuriosito da Verdena e Wanda Jackson i soliti grandi assist del rifinitore-Tony...
Wanda Jackson vai sul sicuro, gran bel disco rock n roll divertente ed energico.
RispondiEliminaAi Verdena stacci attento.
E' roba complessa da digerire e può anche fare schifo.
Invece , ripeto, da ascoltare il nuovo di Marianne Faithfull, davvero bello, soulfull e Stones oriented (insomma non le solite palle lagnose a cui ci aveva spesso abituato)
siate fedeli e casula
RispondiEliminaC
Grazie Boss, terrò presente.
RispondiEliminaBello il sito Tony,complimenti davvero. Col solito sile anche minimo, meno male che ho letto il post per intero per cercare altre "imbeccate" altrimenti ci sarei arrivato tra un anno!
RispondiEliminaOT: Ho trovato su un (molto) vecchio libro di calcio britannico una foto di Gil Heron (padre) con la maglia del Celtic (Glasgow) per cui giocò alcune partite nel 50 giocò anche per una altra squadra a Glasgow, il defunto Third Lanark (Rifle Volunteers),era un aveloce ala, lo soprannominarono "freccia nera" (che fantasia!).
Curioso, te lo segnalo in quanto sei un grande ammiratore.