"Obama è un INTELLETTUALE. e da troppo tempo negli USA mancava un presidente così"Thurston Moore dei Sonic Youth
In queste parole per me c'è tutto, incluso un briciolo di speranza di VERO cambiamento.
PS: per festeggiare Obama c'erano
Stevie Wonder, Bruce Springsteen, Pete Seeger, James Taylor, Bono, Mary J.Blige tra gli altri.
Aretha Franklin ha cantato l'inno americano.
Immaginiamoci in
Italia:
Apicella, Albano, Gigi D'Alessio, Toto Cotugno e i Pooh.
Presenta una frizzante, brillante,
tiratissima Simona Ventura, affiancata da Carlo Conti e Pupo.
e poi ci sarebbe da trovare l'intellettuale al governo...
RispondiEliminaL'Aretha rimane sempre una grande, anche se ieri sembrava aver perso un pò gli acuti..
Ho notato soprattutto il cappello....my god...
RispondiEliminami son perso l'aretha, adesso me la andrò a vedere su youtube...
RispondiEliminaper quanto riguarda il barack, posso dire nel mio piccolo che non ho mai visto/sentito/letto una sensazione così positiva ed una emozione così da parte di praticamente tutti i miei vari amici americani, dai più radicali ai 'meno politicizzati', ed anche per questo, per un pochettino almeno, mi son sentito un po più vicino a loro. l'idiota se nè andato in elicottero, speriamo si porti in pensione con sè molto presto i suoi 'consiglieri' petroliferi ed i suoi compagni di merenda d'oltre oceano.
sperem... o meglio "keep the faith"
f
Personalmente sono sempre stato apertamente ostile alla POLITICA americana (per ragioni ideologiche e per pregiudizio).
RispondiEliminaPer la prima volta riesco ad essere un tantino ottimista e ben disposto.
Proprio perchè , come dice, T.Moore è un INTELLETTUALE
Non potrà fare miracoli, nè portare la pace in Iraq o Afghanistan etc etc...è pur sempre il capo della nazione capitalista e imperialista per eccellenza, ma ho lo stesso abbastanza fiducia che da oggi parta un vento di cambiamento
Che da come siamo messi , difficilmente arriverà qua...ma va bè...
E a proposito di Bruce (che ho sempre mal sopportato) , il nuovo album è bruttino forte.
RispondiEliminamentre non mi dispiace il singolo degli U2 (altro gruppo che non reggo)
Nessuno credo che possa aspettarsi la rivoluzione o cose del genere,ma una certa inversione di rotta rispetto alla politica di Bush questo si,se non altro perchè quella politica ultramilitarista e tutta incentrata sul liberismo sfrenato ha portato solo disastri,persino l'elettorato americano più conservatore lo ha capito...io invece ho sempre pensato agli USA come ad un grande popolo,spesso guidato da interessi unilaterali perchè non abituato(come noi)a soffrire fame,guerre interne ecc...ma che nei momenti difficili sa creare grandi prospettive(non dimentichiamo che mentre era in corso il Vietnam nasceva la grande opposizione degli anni 60/70),mentre temo che in Italia la coscienza di massa sia veramente decaduta,tant'è vero che il popolino continua a credere(in gran parte)alle balle del pagliaccio di Arcore.
RispondiEliminaLa fiducia per Obama è d'obbligo,altrimenti cosa ci resta?
Un'ipotetica società socialista che non vedremo mai realizzata?(io perlomeno non la vedrò,non so i miei nipoti,mah...)
Mej che niente,si dice da queste parti...
Peter Zaremba dei Fleshtones ieri sera era abbastanza disincantato.
RispondiEliminaMi ha detto: ho visto che tra il pubblico c'era molta gente di Hollywood...è questo il segnale del cambiamento?
Gli ho risposto che era vero e che ci sono troppe aspettative riposte su Obama. Ma che era altrettanto vero che peggio di Bush non può fare...quindi un cambiamento, anche minimo, è inevitabile...
Comunque per chi ha tempo e voglia, anch'io ho appena aggiornato il blog:
http://robertocalabro.blogspot.com/2009/01/il-giorno-di-barack-obama-cammino-di.html
intanto ha già annuciato la sospensione di tutti i processi e la futura chiusura del lager di Guantanamo,mi sembra già un primo passo
RispondiEliminaHollywood?
e be,si sa che è sempre stato un serbatoio di voti liberal,che vuol dire???
Joe
In effetti l'affermazione di Zaremba mi sembra alquanto ingenua,come se cambiamento volesse dire smettere di strapagare i divi di Hollywood o fare l'esproprio proletario dei ricchi con tanto di piscina e campo da golf...quella si chiamerebbe rivoluzione e malgrado tutto Obama non è Lenin e neppure Che Guevara,togliamocelo dalla testa!
RispondiEliminaMa qualcosa di meglio rispetto al macellaio Bush ci sarà senz'altro,io credo.
Concordo con Joe e rimango indifferente alla boutade del buon Zaremba..
RispondiEliminaARETHA non ha cantato l'inno americano, ma un'altro canto patriottico
C
ursus ha suonato quando ha giurato abramo Lincoln
RispondiEliminaforse era addirittura George Washington
RispondiEliminami pare.......
Joe
hhaaaahaha!
RispondiEliminagrande Joe..il dubbio c'era
C
E' vero,comunque il parrucchino di George era molto più elegante dei capelli finti dello psiconano.
RispondiEliminaTony si ricorderà anche di Davy Crockett,immagino,all'assedio di Alamo c'era pure lui.
mi consenta
RispondiEliminaW il comandante Mark e i lupi dell'ontario
C'ero a Fort Alamo ma ero con l'esercito messicano...
RispondiEliminaehi..mangiatori di tortillas!!!
RispondiEliminaW Zorrykid,el liberador de la cosa...de la california!
RispondiEliminaIl comandante Mark? MITICO!
W siempre el Comandante Mark! e anche il generale Santana. E anche Carlos. e il Subcomandante Marcos. E il Subbuteo, anche!
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