giovedì, settembre 04, 2008
Canterbury Sound
Nelle foto: Soft Machine, Wilde Flowers, Caravan.
Tra le scene musicali più interessanti ed eccitanti in assoluto, ma purtroppo, perlomeno da noi, ampiamente ignorata e sottovalutata, quella del cosiddetto CANTERBURY SOUND merita di essere ricordata, soprattutto per l'immensa creatività e la fucina di talenti che ha lasciato.
Nata intorno ad un nucleo di musicisti che ebbe nella 60's band dei Wylde Flowers (in cui militavano Robert Wyatt, Hugh Hopper, Kevin Ayers e altri futuri protagonisti della scena in questione e dei SOFT MACHINE in particolare), si sviluppò tra la fine dei 60's e l'inizio dei 70's in una serie di eccellenti bands che mischiarono spesso e volentieri i musicisti.
Tra i precursori anche gli psichedelici prog EGG e DELIVERY, ma il sound tipico di CANTERBURY, fatto di jazz, psichedelia, avanguardia, progressive, minimalismo e folk si materializzò nella sua forma migliore con bands come CARAVAN (in particolare nel capolavoro assoluto della scena "In the land of grey and pink") , SOFT MACHINE (i primi tre album), HATFIELD AND NORTH e NATIONAL HEALTH (più jazz-rock), CAMEL (nei primi lavori) e successivamente nei MATCHING MOLE e in certi lavori solisti di ROBERT WYATT , del folle KEVIN AYERS e anche in certe cose degli inaccessibili HENRY COW di Fred Frith.
Non dimenticando i GONG di David Allen pur se, nella loro complessità e follia artistica, a parer mio, solo paralleli alla scena di cui sopra.
Ognuna di queste bands ha prodotto decine di altri gruppi, album, esperienze incrociate, collaborazioni, facendo uscire anche altri talenti come l'immenso BILL BRUFORD (tra i migliori batteristi di sempre), il chitarrista ALLAN HOLDSWORTH (che fu con Soft Machine, Gong e la superband UK), il chitarrista STEVE HILLAGE, un altro immenso batterista , purtroppo receentemente deceduto come PYP PILE (anima dei Gong, ma anche Andy Summers futuro Police (brevemete nei Soft Machine e con K.Ayers) e Mike Oldfield (anche lui con Kevin Ayers)
DISCOGRAFIA CONSIGLIATA
CARAVAN "In the land of grey and pink"
GONG "Angel's egg"
DAVID ALLEN "camemebert Electrique"
SOFT MACHINE "Third"
MATCHING MOLE "Little red Record"
ciao tony and all,
RispondiEliminaconfermo di essere anchio tra gli ignoranti ed i sottovalutanti del canterbury sound ;o), una scena che ho solo sfiorato di rimando con l'album solista 'canterburiano' di 'reggie king' (che mi piace) e quello, il primo, degli altri ex-action 'mighty baby (che mi fan cagare alquanto) e con i primi soft machine (mah..)
molto (poco) del resto che ho sentito da caravan, gong etc. è proprio lontano anni luce dal mio, pur vario, gusto musicale.... mai dire mai comunque, grazie per la utile mini-lista di dischi da cercare!
a leggervi per altri commenti su questo genere musicale, spero più propositivi del mio.... ;o)
f
Fa parte della mia vita,oltre che del mio DNA artistico-musicale...poichè sono cresciuto con questi suoni nelle orecchie e sopratutto nel cuore(insieme ad altre cose,ma che hanno un denominatore comune:la ricerca)ci sono poi molte altre bands meno note,che potremmo aggiungere al tuo elenco,dovrei riordinare un po' le idee(non ora che vado di fretta,magari)ma il primo nome che viene in mente è ARZACHEL,un gruppo che nel 1969 pubblicò un LP FAVOLOSO,dietro cui si celava(anche lì) Steve Hillage...adesso scappo!
RispondiEliminaIl Canterbury Sound fa parte della mia esperienza pre punk & mod...poi lo sguardo verso questo sound è cambiato e parecchio.
RispondiEliminaMa anni dopo riascoltando un po' di quei dischi ho ritrovato dei veri e propri gioielli (Gong e Caravan in particolare per i miei gusti) anche se suonano un po' datati adesso.
Anch'io trovo i Mighty Baby insopportabili
Scena che anch'io conosco in modo "tangenziale"..
RispondiEliminaursus,tu sei sempre un vecchio fricchettone. mi aspettavo il tuo contributo (eh eh..sto scherzando..).
Alzo pertanto un calice x il compare Robert Wyatt di Shipbuilding, x il Kevin Ayers di Carabbean Moon (ma ve lo ricordate il filmato??) e di May I.
Non mi sparate ma tempo fa ho sentito una SPLENDIDA versione di O CAROLINE (sempre di R Wyatt) ad opera di tale Max Gazze'. Check it out.
Cristiano
(nel post precedente ho lanciato un appello, scusa Tony)
RispondiEliminaC
off topic
RispondiEliminavi incollo il link per un'iniziativa della motown, ovvero la scelta della propria top 5 di brani motown, e vi assicuro che la scelta è veramente ardua, si lasciano inevitabilemnte fuori dei pezzi incredibili...
Marco MODS Trieste
perdonatemi, senza il link in effetti è ancora più dura..
RispondiEliminahttp://www.universalmusiconline.com/motown-50-vote/
MMT
Ebbene si
RispondiEliminada "vecchio freakkettone" ricordo un concerto degli HENRY COW al parco Rignon,era il 75 o il 76??? BOH!
Comunque c'erano anche Enzo Maolucci,Arti&mestieri e Living life e naturalmente...canne al vento(Grazia Deledda insegna!)
Non credo di essere particolarmente nostalgico di quei tempi,però una cosa avevano di bello:il coraggio,la voglia di esplorare ecc...
i Mighty baby erano noiosissimi,mentre HATFIELD AND THE NORTH non erano male,pur non possedendo la classe dei GONG...Robert Wyatt ha fatto anche parte dei Matching mole,anche certi lp solisti tipo "End of an ear" li apprezzo tuttora.
A Torino il gruppo degli anni 80 più vicino a quei suoni sono stati gli EAZYCON di Carlo Musso(meglio noto come Carl Lee,in ambito rockabilly)che per la Toast fecero un ottimo "In the tradition" album.
già
RispondiEliminache fine hanno fatto gli EAZYCON??
Gli unici,a parte i No strange,ad avere il sitar negli anni ottanta
Joe
In effetti è vero,non ci avevo pensato!
RispondiEliminaCarlo lo rivedo ogni tanto,specie in alcune fiere del disco,così come i fratelli Partipilo:uno suona i fiati,mentre gli altri due sono i sitaristi...il disco "In the tradition" a me piaceva molto(assolutamente out of time,del resto)la differenza tra noi e loro è che noi non eravamo così tradizionalisti,appunto,per cui i suoni orientali li abbiamo sempre contaminati con l'occidente(un po' come faceva George Harrison,ad esempio)mentre gli EAZYCON in concerto eseguivano i loro bei pezzi molto eclettici(dai suoni in stile Gong fino al sudamerica)e nel mezzo ficcavano un intermezzo di musica sacra indiana PURA,solo sitar e tablas.
Attualmente noi usiamo ancora il sitar,la tampoura e certe percussioni ma abbinati a strumenti molto più NOSTRANI come chitarre,basso ecc...pur se io sono capace di assistere ad un intero concerto di musica indiana classica(vidi Ravi Shankar molti anni fa)e di esaltarmi al massimo,non ho nessuna intenzione di legarmi ad un mondo così distante,per cultura sopratutto.
Comunque consiglio gli EAZYCON a chiunque non li abbia mai ascoltati,il disco è tutt'ora nel catalogo Toast e merita davvero.
mah....
RispondiEliminaMi aggiungo alla lista degli ignoranti riguardo al Canterbury Sound .
RispondiEliminaFatta eccezione per ‘In the land of grey and pink’ che ho ascoltato a più riprese molti anni or sono e qualcosa dei Gong non conosco il genere. Confesso anche di essere stato in possesso di ‘Third’ ma di non essere mai riuscito ad ascoltarlo interamente e di averlo poi scambiato con un altro disco alla fine degli anni ‘70. Mea culpa.
URSUS lasciamo riposare in pace il grande George.
MMT io ho votato numero 1 Martha and the Vandellas ‘(Love Is Like A) Heat Wave’.
Paolo
Voto DIFFICILISSIMO ma io ho votato così (anche se con molti ripensamenti)
RispondiElimina1
The Temptations
Get Ready
2
Martha Reeves & The Vandellas
Dancing In The Street
3
The Miracles
Going To A Go Go
4
Smokey Robinson & The Miracles
The Tears Of A Clown
5
Stevie Wonder
Superstition
Il mio riferimento a G.Harrison era un esempio generico,nessun tentativo di imitazione(che difatti non c'è mai stato)...il sitar è uno strumento antico,meraviglioso,affascinante che ha avuto nei secoli tantissimi sviluppi,quindi anche nel pop e in particolare nella psichedelia,pure in Italia con Claudio Rocchi(che sarà il mese prossimo qui a Torino)con l'Equipe 84,Le Mani pesanti,Living music ed altri...
RispondiEliminaper cui il grande George può riposare benissimo,ci mancherebbe...
Ego te absolvo
RispondiEliminaPaolo
Comunque sia ARZACHEL altri non sono che gli ex-Ariel che in un secondo tempo si chiamarono EGG e poi KHAN:un casino nei nomi quindi,con la costante in tutti di Steve Hillage,ma mentre i gruppi succitati li trovo grandiosi,i suoi lavori solisti sono quasi tutti pesanti,una palla!!
RispondiEliminaPersonalmente dei Soft machine preferisco i primi due,meno jazz e più estrosi...anche il primo Caravan rimane un punto di riferimento.
"Space shanty" dei KHAN è un altra pietra miliare
RispondiEliminami dicono che ora Hillage dirige un gruppo di techno-dance terrificante,non voglio neppure sentirli,addio!
Joe
Mi sbaglierò ma nessuno finora ha citato Rock Bottom di Wyatt, disco bellissimo e struggente, e Shooting At The Moon, seconda prova di Kevin Ayers con i Whole World (gruppo talentuosissimo), disco geniale e pazzerello. Dei Soft Machine anch'io preferisco i primi 2 dischi surreal-psichedelici, e che dire poi di Camembert Electrique dei Gong? You Can't Kill Me è un fantastico inno post-sessantottino!
RispondiEliminaAyers tra l'altro ha collaborato con gente come Nico e John Cale,mica bruscolini..."techno-dance" per conto mio è una parolaccia,già i dischi di Hillage fine 70 e inizio 80 li trovavo noiosi e inconcludenti...troppa elettronica!
RispondiEliminaL'elettronica,per conto mio,è una cosa bella se viene usata con moderazione,ma non può sostituire gli strumenti acustici...spesso mi vien da pensare se tutta questa tecnologia non stia uccidendo la musica(e la creatività in genere)...
Tony,di quei 45 giri che mi dicevi sei poi riuscito a fare la lista?
io penso che la tecnologia abbia GIA' ucciso la musica
RispondiEliminae che spesso serve solo a nascondere la mancanza di idee e l'incapacità di certa gente che non sa neanche suonare
i nomi fateli voi
Joe
Hai voglia,ce ne sarebbe una lista interminabile.
RispondiEliminaLa ringrazio per Blog intiresny
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