lunedì, maggio 29, 2006

Le stragi quotidiane e quelle dimenticate


I soldati americani fanno strage di civili a Kabul. 30 morti e 60 feriti
A provocare la rivolta del popolo sarebbe stato un incidente stradale fra un convoglio americano e auto civili. Risultato: una carneficina.
Duemila manifestanti hanno cominciato a lanciare sassi contro auto in fiamme al grido di «Abbasso l'America!».

Papa Ratzinger conclude il suo viaggio in Polonia con una visita al campo di sterminio di Auschwitz.
Fa un lungo discorso in cui manifesta l'orrore per quanto avvenuto, nomina anche la Shoah, ma assolve i tedeschi dalla colpe collettive: «Il nazismo abusò del popolo tedesco».
Poi cita tutte le vittime, oltre agli ebrei, ma dimentica gli omosessuali anch'essi sterminati nei campi.

lunedì, maggio 22, 2006

The Who

















Stanno per tornare gli WHO.
Annunciato un nuovo album (ancora senza titolo) con 17 brani per settembre che sarà preceduto dal mini LP “Wire and glass” con sei brani (disponibile da luglio) e da un tour europeo di 21 date che come sempre non toccherà l’Italia ma molte nazioni limitrofe si. (io sarò a Viennes il 17 luglio).
Pete Townshend sul suo sito parla di vari brani come un mix tra atmosfere acustiche e rock convenzionale registrato nel modo più semplice possibile ma “not old fashioned at all” .

Per chi non avesse avuto l’immensa fortuna di conoscere la MIGLIOR BAND ROCK DI TUTTI I TEMPI di seguito un succinto e personale riassunto della loro discografia.

“My generation” 1965
L’esordio a base di rythm and blues e crudo beat. Buono ma ancora molto acerbo anche se “My generation” , “Kids are alright” e la grandissima “The ox” valgono l’acquisto

“A quick one” 1966
Prove di democrazia. Pete lascia libertà compostivi a tutto il gruppo e si sente. Brani carini e piacevoli ma insipidi quando la firma non è Townshend , soprattutto quando abbozza la sua prima “rock opera” “A quick one”

“Sell out” 1967
In pieno trip psichedelico gli Who si inventano un album pieno dove omaggiano lo stile delle radio pirata e inseriscono un paio di capolavori come “I can see for miles” , “Mary Anne with the shaky hands” e un gioiello dimenticato di John “Silas Stingy”

“Tommy” 1969
Il loro capolavoro per antonomasia , anche se sicuramente NON il miglior album degli Who.
L’opera rock per eccellenza contiene brani epocali come “Amazing journey” , “Sparks” , “We’re not gonna take it” (la famosa “see me feel me”) , “Pinball wizard “ , “Acid queen” , ma talvolta cede , sia a livellc ompositivo che nel sound.

“Live at Leeds” 1970
Il live per eccellenza (anche se sono evidenti ritocchi successivi in fase di mixaggio e post produzione , sempre smentiti) , potentissimo , duro , travolgente. Musica totale. Il miglior live di sempre .

“Who’s next” 1971
Il capolavoro assoluto.
Il rock all’ennesima potenza , l’album che riassume in 9 brani tutto quanto la parola “rock” può contenere. Perfetto . Basti pensare a “Baba O Riley” , “Won’t get fooled again” , “Behind blue eyes” o il duetto chitarra /batteria in “Goin mobile”.
L’album nacque dall’idea abortita del doppio “Lifehouse” (altra opera rock i cui brani si spargeranno negli album successivi e in cui in estrema sintesi Pete Townshend anticipava di anni ed anni il concetto del web !!!) .
Genio.

“Quadrophenia” 1973
L’album che io amo di più per ovvi motivi.
La storia di un mod scritta da un mod. Ultra.
La musica è molto pomposa , spesso quasi sinfonica , ma la potenza del suono e la qualità dell’esecuzione non l’ho mai più trovata in nessun altro album.
Un monolite con alcune gemme indimenticabili come “5.15” , “I’m one” , “Bell boy” , “Love reign over me”

“Odds and sods” 1974
Questi sarebbero scarti (assemblati da John) . In realtà la compilation raccoglie una serie di gioiellini inediti o introvabili (con molti brani destinati a “Lifehouse” ) che rendono l’album fresco , bello e interessante (anche se non essenziale)

“Who by numbers” 1975
Anni di genialità non potevano durare in eterno.
“By numbers” è una tiepida e pallida copia dell’animo Who.
Un album depresso e deludente .

“Who are you” 1978
Segna l’addio di Keith Moon che morirà poco dopo l’uscita del disco. Molto criticato e vituperato credo sia invece da annoverare tra le migliori cose degli Who, con capolavori come “Who are you” , “Music must change” e “Sister disco”.
Gli arrangiamenti troppo pomposi e le numerose tastiere tolgono energia e potenza al sound ma si lascia ancora ascoltare bene.

“Kids are alright” 1979
Colonna sonora dell’omonimo , SPLENDIDO , documentario sulla storia della band raccoglie una serie di spettacolari versioni live dei classici della band . Spaziale !!

“Face dances” 1982
Sostituito Keith con l’ex Small Faces Kenney Jones , l’album del nuovo corso è l’impietosa immagine della fine del mito. Di per sé non un brutto lavoro (“Another tricky day” , “You better you bet” e l’hard di “Quiet one” di John non sono male) ma sicuramente trascurabile in un’epoca in cui la musica stava cambiando verso tuttaltre direzioni

“It’s hard” 1983
Un addio pessimo , album debolissimo , copertina inguardabile , e a parte “Eminence front” c’è ben poco da ricordare.

“30 years of rythm and blues” 1994
Cofanetto quadruplo con 83 brani , pieno (oltre ai classici) di inediti , rarità e quanto di meglio un fan possa chiedere e desiderare. ASSOLUTO !

LAVORI SOLISTI
Assolutamente trascurabili quelli , pur numerosi , di Roger Daltrey (anche se la colonna sonora del film “Mc Vicar” di cui fu protagonista ha alcuni buoni spunti) e quello di Keith Moon , i primi di John Entwistle (“Smash your head…” , “Mad dog” e “Rigor mortis” hanno alcuni buoni brani da ascoltare.
Di Pete Townshend c’è il capolavoro “Empty glass” del 1980 (con brani destinati agli Who come “Rough boys” e una serie di gioielli assoluti com “I’m an animal” , “Jools and Jim , “Let my love open the door”) , mente il resto non è mai del tutto convincente (anche se la semi opera “Iron man” è pieno di grandi cose , soprattutto grazie alla collaborazione con personaggi come Nina Simone , John Lee Hooker e gli stessi Who !)

lunedì, maggio 15, 2006

Calcio sporco: intervista a Carlo Petrini

da ilmanifesto di ieri
di Matteo Lunardini

Intervista a Carlo Petrini, il capro espiatorio del calcioscommesse 1980, compaesano di Luciano Moggi. Storia di uno strano rapporto tra affari e colline senesi.
«L'anno prossimo la Juventus sfiderà il Pizzighettone»
«Dopo il processo che condannò Milan e Lazio alla serie B, Moggi mi chiese di tirare dentro anche la Juve per salvare tutti ma rifiutai. Anni dopo provai a farlo parlare con un registratore nel calzino...»

Ora che sul calcio italiano si sta abbattendo l'ira di procure e giornali, occorre rendere merito a chi per anni ha denunciato il malaffare, per non incorrere nell'errore di confondere quelli che salgono sul carro dell'indignazione collettiva solo oggi (troppo facile), con chi l'ha fatto in tempi non sospetti.
Come Carlo Petrini, ex giocatore di Genoa, Roma e Milan, il capro espiatorio del calcioscommesse 1980, che ha sollevato la questione della «loggia Moggi» tanti anni fa, scrivendo dei suoi interessi sovrapposti e confluenti, e che per questo ha pagato con l'emarginazione da tutti (o quasi) i media e le trasmissioni televisive. Solo si capisce il perché.
Per Luciano Moggi, infatti, Carlo Petrini è stato per anni una specie di incubo: residenti entrambi a Monticiano, un piccolo centro sulle colline senesi, i due si sono incontrati spesso nella piazza del paese, qualche volta si sono parlati, finché, dopo l'uscita del libro Nel fango del dio pallone, big Luciano ha tolto la parola al reprobo Carlo.

Come ci si sente dopo tutto quello che è saltato fuori?
Non posso certo nascondere una certa soddisfazione. Queste cose che ora si leggono sui giornali, io le ho scritte 3 o 4 anni fa. Tutti mi davano del pazzo, dicevano che ero un poveretto.
La situazione di oggi mi sta dando ragione.
Ma la cosa più fastidiosa è che ora tutti fanno i moralisti.
Hanno il coraggio di dire che lo dicevano. Invece nessuno fiatava. Solo io raccontavo del patteggiamento che Moggi aveva fatto a Torino per aver venduto giocatori che non esistevano, per aver fatto bilanci falsi. Oppure, ancor più grave, per aver mandato prostitute agli arbitri delle partite di coppa UEFA (allora Moggi era dg del Torino, NdR). Come non capivo tutta la deferenza nei suoi confronti quando appariva in tv, non capisco oggi lo stupore.

Tu hai un rapporto molto strano con Luciano Moggi...
La prima volta che lo incontrai fu a Terni. In un albergo, insieme a Enzo Riccomini. Il mio passaggio alla Roma era appena stato firmato. Siamo nell'estate del 1975. Quasi quasi lo ringraziai.
Passavo dalla Ternana alla Roma, e lui era un consulente della Roma. Eppure già in quegli anni qualcosa intorno a lui puzzava. Ricordo che il 20 novembre 1979, in un ristorante romano, alcuni giornalisti beccarono Luciano Moggi con l'arbitro e i guardalinee che l'indomani avrebbero arbitrato Roma-Ascoli. La Roma vinse con un arbitraggio a lei favorevole. Costantino Rozzi, presidente dell'Ascoli, s'incazzò come una jena.

L'hai rivisto dopo lo scandalo del calcioscommesse?
Ovviamente. Ricordo la scena come fosse oggi. Sono seduto al bar a Monticiano, su delle sedie di ferro e legno. Moggi arriva da lontano. Il processo per il calcioscommesse è appena finito.
Il Milan e la Lazio sono state retrocesse e la mia squadra, il Bologna, penalizzata di cinque punti.
La Juventus si è salvata perché il teste chiave, Cruciani, è stato corrotto il giorno prima di presentarsi all'udienza (all'incontro, davanti al cancello 5 di San Siro, per comunicare la somma che la Juve avrebbe pagato allo scommettitore pentito, partecipò anche Carlo Petrini, NdR).
Luciano Moggi mi si siede accanto e mi dice: «Tirami dentro la Juventus e io ti ringrazierò».
Lui, che era d.s. della Lazio, pensava che con la Juve in mezzo tutto si sarebbe annacquato e la sua squadra salvata.
Ma io non ne potevo più di quella storia e gli risposi di no.

Poi ti chiamò Guariniello.
Molti anni dopo, appena rientrato dalla Francia, cominciai a denunciare l'uso di doping nel calcio. Guariniello mi chiamò nel 1998.
Avevo rilasciato un'intervista a Franco Melli e il pm voleva saperne di più. Mi chiese se conoscevo Moggi. Gli risposi che l'avrei incontrato, perché anch'io avevo qualcosa da chiedergli. Due giorni dopo mi presentai a casa sua, qui a Monticiano, con un registratore nel calzino. Parlammo un po' del calcioscommesse. Mi rispose serafico: «Mi stai parlando di una cosa che pensavo non fosse esistita». Aveva mangiato la foglia, forse memore del mio diniego di quasi vent'anni prima.

Ora lo vedi ancora?
Ci vediamo, anche se lui non mi parla da molti anni.
Viene a Monticiano a Natale, Pasqua e Ferragosto. Ma non viene certo al bar in piazza. Perché lui è un «signore» e non si confonde con il «popolino».Questo scandalo, al contrario di quello del 1980, è a 360 gradi: riaffiorano anche le scommesse.Io non credo alla cifra di due milioni e mezzo di euro giocati da Buffon. Con quello che guadagna. Mi pare anche impossibile che qualcuno abbia accettato tanti soldi da uno come lui. Se penso che noi ci giocammo la carriera, come degli stupidi, per aver puntato 50 milioni in 18, non so cosa accadrà ora al portiere della nazionale.

E la Juventus, secondo te, si salverà anche questa volta come accadde vent'anni fa?
No, no.
Questa volta non troveranno un altro Carlo Petrini che li salva. C
he il giorno prima del processo blocca il teste principale. Lo scandalo è troppo esteso, non possono scaricare le colpe su qualche capro espiatorio. Verrà fatta giustizia. Il prossimo anno la Juventus giocherà contro il Pizzighettone.

Cosa rimarrà in piedi dopo la bufera?
Il governo del calcio dovrà aspettare che la giustizia ordinaria faccia il suo corso.
Il tempo però è poco. Giustificare qualcuno o fare finta di decidere per non decidere non è più possibile.
Ho sentito fare dei nomi per la Federcalcio imbarazzanti. Mi dicono Nizzola o Campana. Sarebbe come rimettere Moggi. Campana è come Carraro.
Uguale. Ha trovato una poltrona dove sedersi e non si è più schiodato.
Il problema, però, non sono i nomi. Il calcio deve tornare sport. Oggi è solo uno spettacolo comandato dal business delle televisione. L'immagine conta più del campo.
La colpa è stata di Galliani, Carraro e soprattutto, non dimentichiamolo, di Berlusconi.
La tv, che è veramente un'arma maledetta, ha distrutto il giocattolo, trasformando il gioco in spettacolo e i giocatori in attori.
Penso che sia difficile, anche cambiando le poltrone, che il calcio ritorni a essere esclusivamente quello che è.
Uno sport.

venerdì, maggio 12, 2006

Nel fango del dio pallone




Eppure sono anni che su
Kaos Edizioni escono libri
dettagliati con nomi e cognomi
(di Carlo Petrini ex calciatore del Milan , in particolare)







..prima erano tutti amici di Moggi , da Berlusconi che lo ha invitato a Palazzo Chigi a Massimo Moratti che lo voleva all'Inter , adesso è solo uno sporco rinnegato.
Adriano Galliani , quell odei fondi neri di Lentini invoca ora un "codice etico"...
(A.Grasso - Corriere della Sera 12 mag 06
)

Scommesse: 7 indagati, 4 sono calciatori della Juve: Buffon, Chimenti, Maresca e Iuliano

Scommesse, le telefonate di Buffon
Decine di chiamate e sms tra il portiere e un indagato prima di due match. Bonifici per oltre due milioni

(da Il Giornale)

Il nucleo dell´inchiesta si basa sull´ipotesi che Luciano Moggi tirasse i fili di un sistema di cui facevano parte esponenti corrotti della Guardia della Finanza, calciatori, procuratori, arbitri, giornalisti televisivi.
(da L'Unità)

venerdì, maggio 05, 2006

La storia della Face Records

La Face Records nasce nel 1989 all’indomani dalla separazione interna ai Not Moving di qualche tempo prima.
Oltre ai ricordi e ai dischi mi rimase anche un furgone di poco valore che vendetti e con i proventi del quale (un milioncino di lire ) decisi di buttare in piedi un’etichetta tutta mia in grado di soddisfare tutte le mie aspirazioni discografiche senza intermediari (che tanti danni avevano fatto negli anni dei Not Moving).
Non a caso la chiamai Face Records.
Il logo lo disegnò mia moglie Rita (in arte Lilith) e tutte le uscite hanno rispecchiato in pieno il credo dell’etichetta : quello che mi pare e piace



1989-1990
Si partì con una copia di 45 giri , quello dei TIMEPILLS (la band post Not Moving in cui suonavo io , l’ex bassista della band , Luigi , alla chitarra e il futuro bassista del Link Quartet Renzo Bassi , dopo che , poco prima , Lilith aveva lasciato la band) all’insegna del beat rock e quello della TONY FACE BIG ROLL BAND , ovvero due brani di quello che allora si chiamava , da poco , acid jazz , ma che in realtà era quello che venne ribattezzato dopo Hammond Beat e che ritrovai qualche anno dopo nel Link Quartet.
Sfumate la possibilità di far uscire un singolo dei Fleshtones e uno dei post Prisoners Prime Movers , nel 1990 la Face pubblicò l’EP degli psichedelici EFFERVESCENT ELEPHANTS e , subito dopo , l’esordio solista di LILITH “Hello I love me!” (uno dei dischi più punk che abbia mai fatto. Interamente acustico , registrato in totale “povertà” di mezzi , nella più assoluta spontaneità , fu uno dei primi dischi “unplugged” o acustici in un epoca di grunge incombente).
A suggello del primo anno di attività un singolo degli STATUTO con due cover in italiano degli Who (degli Statuto avevo già prodotto , anni prima , il loro singolo d’esordio “Io Dio/Balla” con l’etichetta mod DTK).

La distribuzione avveniva attraverso l’italiana Toast e una serie di piccole distribuzioni internazionali da poche copie l’una che però facevano arrivare i preziosi vinili anche in Finlandia , Inghilterra e perfino Perù (dove , non so perché , qualche decina di copie le piazzavo sempre !!).
Inoltre stampavo un catalogo fotocopiato che comprendeva anche materiale scambiato con altre etichette europee , che arrivava a qualche centinaio di persone , molte delle quali divennero affezionati clienti.

1991
L’etichetta , partita come scherzo , incominciò ad avere un certo riscontro sia di pubblico che di critica e mi spinse a proseguire nel progetto con maggiore entusiasmo , impegno ed energia.
Cambiò la distribuzione a favore della più affidabile (per il momento…) Helter Skelter
“WHO ARE THEM?” fu il primo LP e fu un tributo alla mia band preferita di sempre , gli Who.
Corredata da una splendida copertina psichedelica di Ursus D’Urso conteneva 12 covers (di Not Moving , Lilith , Tony Face BRB , Statuto , Pow etc ), più o meno riuscite , della band di Pete e Roger e fu il primo “successo” , toccando quota 1.400 copie vendute.
Toccò poi ad una band americana , gli OVERCOAT dall’Arizona , interpreti di un garage rock piuttosto grezzo e minimale sul 45 “Season of the witch” e a cui organizzai anche un tour in Italia.
La fama della Face Records divenne particolarmente evidente a livello locale (Piacenza) dove costituiva il primo esempio in tal senso. Aprii così le porte a due autoproduzioni di bands piacentine che esulavano però completamente dalla linea artistica dell’etichetta.
Così l’EP punk rock dei PEDAGO PARTY e il LP d’ispirazione U2 dei RED INSIDE sono assolutamente fuori dall’abituale suono Face e rimasero brevemente nel catalogo.
L’anno si chiuse con la realizzazione di un singolo in tiratura limitata (e con tre copertine diverse) di LILITH con le covers di “Tombstone blues” di Dylan e di “Venus in furs” del Velvet U. , stampato anche in 2.000 copie in allegato alla rivista “Urlo”.

1992
L’8 marzo del 1992 esce l’album “Lady sings love songs” di LILITH , stampato in vinile e in CD , che risulterà a lungo il best seller dell’etichetta arrivando alle 2.000 copie e che lanciò la nostra band nella scena italiana ed europea (uscì in contemporanea anche in Benelux , distribuito da Rough Trade in Europa , per la label belga Boom Records con cui iniziò una lunga collaborazione) .
Grande successo di critica , centinaia di concerti , tour europei , RAI , BBC e luci puntate sull’etichetta , che rimaneva , e rimase sempre , un dopo lavoro , ovvero un’attività da svolgere in serata , confezionando pacchi e pacchetti , scrivendo lettere , imbustando cataloghi , o nei momenti liberi , correndo su e giù tra SIAE , stampatori di dischi , grafici , per mettere insieme il necessario per la stampa dei dischi.
Poco dopo fu la volta della collaborazione diretta con l’etichetta belga Boom , con la pubblicazione della compilation “BELGIAN MANIA GOES TO ITALY” , CD con 18 bands , di ispirazione garage beat , italiane e belghe e del primo volume della collana “FACES” che dava spazio a nuove bands italiane e straniere.
Tornai ai 45 con lo stupendo commiato della mod band milanese dei POW con l’EP “Maximum punk n beat”


1993 – 1994 -1995 - 1996
Dopo tanto lavoro si aprì un periodo di crisi per l’etichetta , sia a causa dei conti che spesso non tornavano , sia di un impoverimento generale di idee e di entusiasmo , sia degli impegni legati alla carriera di Lilith e di lavoro sempre più preponderanti. Le uscite si diradarono e l’attività si fece sempre più limitata.

Il 1993 si apre con una mano al vecchio bassista dei Not Moving Dany D. di cui pubblicai il singolo della nuova band BIG CHIEF BROOM MAN BAND (di cui organizzai un paio di tour italiani) a base di Nick Cave e sperimentazione e con il CD (uscito anche su cassetta !!) “A.Ra.Gos.Ta” delle MADRI DELLA PSICANALISI band che mischiava ironia a funky , beat , pop , rythm and blues.
Poi il secondo volume di “FACES” (che aprì una collaborazione diretta con l’etichetta greca Wipe Out.

Solo il terzo ed ultimo volume di FACES nel 1994

Nel 1995 un ritorno al garage e al rock n roll con il 45 dei francesi SLOW SLUSHY BOYS “Gurl”

Nel 1996 la compilation “MODS 15 anni di Modernismo attivo” di fatto prodotta dai mods di Pordenone e su Face per “onore di firma” , contenente rari brani della prima scena mod italiana di FB Art , Statuto , Coys , Spider Top Mods , PUB , Underground Arrows , Lager , Pow , Kickstart.

1997
Dopo tanta assenza la Face Records riprende vigore e lo fa alla grande : innanzitutto un anno di preparazione che consegna comunque alle stampe due prodotti che riporteranno alla luce il marchio dell’etichetta.
Il CD dei romagnoli PIRATI A testa in giù” , popbeat del migliore in italiano e “Stracci” il CD d’addio di LILITH (di cui nel frattempo erano usciti alcuni 45 in Grecia e Belgio e il MCD “Guerra “ in Belgio) che rimane uno degli episodi più deboli della nostra carriera , pur ricco di buoni episodi.

1998
La Face Records viene accorpata al marchio Audiar (casa di produzione e studio di registrazione in cui lavoravo dal 1983 e che aveva appena pubblicato l’album “Canzonissime” degli Statuto ) firma un contratto di distribuzione con Sony Music ed editoriale con EMI .
Il grande salto nella discografia ufficiale , quella seria , avviene con il primo volume della compilation “MONDO BEAT” a cui partecipano Fleshtones , Chesterfield Kings , Statuto , Assist , Pirati , Link Quartet , Sciacalli , Vallanzaska , Hermits , Uninvited , Roamin Numerals e subito dopo con due tra i lavori a cui sono più legato ovvero “Pop Club” dei brit poppers torinesi ASSIST (che portammo ad aprire il tour per i Supergrass) e il singolo “Cosa cerchi bambolina?” dei PIRATI , entrambi di grandissimo potenziale , ma che rimasero incompiuti e nei meandri tortuosi della grande discografia.
Discorso diverso per “Cheope” , l’album dei VALLANZASKA che rimane il best seller assoluto dell’etichetta e probabilmente con “Lady sings love songs” di Lilith , il singolo degli Statuto e i due precedenti titoli , il vertice artistico della Face Records.

1999-2000- la fine
Non bastano vendite “tiepide” e tanto entusiasmo per reggere i ritmi della “grande discografia” , né sono più sufficienti le gratificazioni della critica e dello sparuto pubblico per continuare un’attività che non produce il “giusto profitto”.
In tempi di libero mercato selvaggio gli errori si pagano molto cari soprattutto nel portafoglio.
E così gli ultimi due scampoli di Face Records sono affidati all’EP della mod band milanese dei PRETTY FACE “Sola come sei” nel 1999 e al secondo volume di “MONDO BEAT” (con Man from Spectre , Diaboliks ,Solarflares , Others , Link Quartet , Made tra gli altri) nel 2000 che sanciscono la definitiva chiusura dell’etichetta.

Alle spalle 28 realizzazioni , 15 vinili , 14 CD e una cassetta
Inoltre la partecipazione ad alcuni Meeting delle Etichette Indipendenti a Firenze con tanto di stand e quella al BID di Berlino , il meeting internazionale delle indies , nel 1994.

Un ‘esperienza che rimane esaltante , finita nell’oblìo e nel disastro economico.
Ma quanto mi sono divertito…………




TIMEPILLS "Be the same for a little more" – “Fantastic dream” Face 45 001 1989
TONY FACE BIG ROLL BAND "Jazzarythm acid stomp"-“Unsquare dance” Face 45 002 1989
LILITH "Hello I love me" ( 4 tracks) Face MLP 003 1990
EFFERVESCENT ELEPHANTS "Indian corn expansions" (3 tracks) EP Face 45 004 1990
STATUTO "Ci sei tu" / "Tu non sai" Face 45 004 1990

VV.AA. "WHO ARE THEM?" LP Face 006 1991 Compilation tributo agli Who con 12 bands
THE OVERCOAT "Season of witch" 45 Face 007 1991 Garage punk from USA
RED INSIDE “Immence sky” LP LP Face 008 1991
PEDAGO PARTY “Pedago party” EP Face 009 1991
LILITH "Venus in furs" / "Tombstone blues" 45 Face 010 1991
LILITH "Lady sings love songs " LP Face 011 1992 – CD Face CD001 1992
AA.VV. "BELGIAN MANIA GOES TO ITALY" CD Face CD002 1992
VV.AA. ' FACES vol. 1' . CD Face CD003 1992
BIG CHIEF BROOM MAN BAND "Clockwork angels" – “Get rich quick” 45 Face 012 1992
POW "Maximum punk & beat" 45 Face 013 1993
LE MADRI DELLA PSICANALISI "Aragosta" CD Face CD004 1993 – MC 001 1993
VV.AA. 'FACES vol. 2' CD Face CD005 1993
VV.AA. 'FACES vol. 3' CD Face CD996 1994
SLOW SLUSHY BOYS "Gurl" 45 Face 014 1995
VV.AA. “Mods 15 anni di Modernismo attivo” LP Face 015 1996
LILITH "Stracci" CD Face CD007 1997
PIRATI "A testa in giù" CD Face CD008 1997
AA.VV. "MONDO BEAT vol. 1" CD Face CD009 1998
ASSIST "Pop Club" CD Face CD010 1998
PIRATI "Cosa cerchi bambolina" MCD Face CD 011 1998
VALLANZASKA "Cheope" CD Face CD012 1998
PRETTY FACE “Sola come sei” MCD Face CD013 1999
AA.VV. “Mondo Beat vol. 2 “ CD Face CD014

martedì, maggio 02, 2006

Aprile 2006 . Il meglio .


Il ( MIO) meglio di aprile 2006

Ascoltato (il meglio)
Wolfmother “Wolfmother” (spettacolare psycho hard di stampo 70’s )
Dresden Dolls “Yes Virginia” (cabaret punk stranissimo , soprattutto NUOVO)
Quasi "When the going gets dark" ( psychotici , strani , interessanti , non li conoscevo)

ascoltato anche
Bruce Springsteen (non l’ho mai sopportato ma l’omaggio a Pete Seeger è sincero e ruspante), Pearl Jam (non li ho mai sopportati ma nel nuovo album ci sono due o tre brani buoni) , Morrissey (non l’ho mai sopportato ma il nuovo album ha delle belle cose) Gotan Project (elegante ma palloso), The Streets (non male) , The Organ (noiose) , Ben Harper (non male ma TROPPO Stones / Black Crowes. Al limite del plagio), Zutons (piacevole Brit sound) , Ojos de brujo (un po’ pallosi), Whirlwind Heat (un po ‘ostici ma non male), Hardcore Superstar (la brutta copia dei Motley Crue) , Field Music (la palla mortale assoluta) , Meganoidi (seriosi , pesantini) , Africa Unite (piacevoli) , Ian Fays (pop un po’innocuo) , Enrico Brizzi (zzzz) , Clark Nova (psycho riders , non male) , Makako Jump (ska) , Franco Beat (molto interessante , un po’ peso) , Masoko (buoni) , Mattia Coletti (pesissimo) , Amycanbe (pastello in tinta pastello) , Valentina Lupi (cantautrock può fare molta strada) , JP (maronna…) , Tommaso Tan (nsomma) , SuperElastic Bubble Plastic (ottimi e ruvidi) .
Tre 45 giri IN VINILE della Area Pirata BBa/Viv Prince Experience (jinglejangle60’s gargare. SUPER) , Fase Quattro/Toni Crimine (garage e 60’s beat. ULTRA) , Legendary Kid Combo/Joe Di Maggio Connection (hillybilly e Stray Cats . COOL)

Tutte le recensioni sono su www.radiocoop.it

Letto

”Dossier Corea del Nord” di Geri Morellini (inquietante ma istruttivo reportage dal “regno eremita”) ”Lettere di condannati a morte della Resistenza italiana” (qualche passo è essenziale ogni 25 aprile per ricordare e ringraziarli del sacrificio fatto per noi e la nostra libertà)
“ La doppia morte di Quincas l'Acquaiolo” di Jorge Amado (lieve e divertente per chi ha scritto il capolavoro “Sudore”)

Films

Usciti in edicola altri volumi in DVD dell’opera omnia di Kubrick.
“Dottor Stranamore “ , “Barry Lyndon” , Lolita” , “Orizzonti di gloria” , non il meglio di Stanlery ma sempre eccellenti. " Bambi2 "
(bello e divertente)

Visto

Vinicio Capossela a Brescia (apocalittico , fantastico , il meglio in circolazione)
Montefiori Cocktail (sempre piacevoli trascinatori per una serata di matrimonio con vino bianco)

Belle cose

La vittoria della sinistra ! (Bertinotti alla Camera) , il 25 aprile , a Gardaland e allo ZooSafari con Enea , la sala e la stanza del Gohonzon imbiancate, le 5 damigiane imbottigliate (tre di Gutturnio – rosso - e due di Trebbianino – bianco) , le persiane ripitturate , i fiori sul cippo dei partigiani come ogni 25 aprile , la scalata della Pietra Parcellara , il matrimonio di Enrico.

Suoni

Si va avanti lenti ma inesorabili con il nuovo album di Lilith

Calcio
Il Cagliari rimane in A alla fine di una stagione disgraziata (speriamo rimanga Suazo) ,fuori il Milan dalla Champions , fuori il Piace dai playoff per la A (ormai…) , la vergogna di Juve –Siena e di Cannavaro che spezza le gambe senza conseguenze , Vieri che non va ai Mondiali (una chance in più di andare avanti anche se c’è la Superpippa)

In cantiere Marcia di 6 km domenica 7 maggio , Disneyland Parigi in giugno ? , Georgie Fame a Milano , il DVD dei Not Moving al RomaDocFestival , a piedi da Monterosso a Riomaggiore , la Val Codera e la Val Boreca , andare a vedere dove nasce il Po , il nuovo album di Lilith , le date estive dei Not Moving , vincere i Mondiali , gli Who dal vivo (già presi i biglietti) subito dopo Franz Ferdinand e Strokes (con Museo Egizio e mercato del Balun) a macca a Torino