E' da poco uscito il lussuoso (e di conseguenza costoso) box set "Power to the People" di di John & Yoko Plastic Ono Band con il remix di "Some Time in New York City" del 1972, il live (pomeridiano e serale) dei concerti di John e Yoko, accompagnati dalla Elephant's Memory Band al Madison Square Garden il 30 agosto 1972 oltre a una serie di demo, provini e altro (ad esempio un libretto di 200 pagine).
Costo 200 euro circa con edizioni differenti più alla portata di portafoglio (ma con solo il live).
Concerto molto interessante, versioni potenti e tiratissime di "Come Together", "Cold Turkey", "Instant Karma", "Hound Dog" e varie dall'album di quell'anno, oltre a "Imagine".
La band suona bene, la testimonianza è importante, un buon live.
I demo, sono come quasi sempre accade, trascurabili, non ho ascoltato i provini e le jam in sala prove.
Il principale motivo di stupore è l'assenza (non giustificata e, a quanto pare, nemmeno citata nel libretto) di "Woman is the Nigger of the World", il cui titolo fu oggetto di censura e dibattito già alla sua uscita (John lo scelse volutamente come singolo).
Frase provocatoria e paradossale proprio per attirare l'attenzione sul doppio problema del razzismo e sessismo.
Ma eravamo nel 1972 e si sperava che, oltre mezzo secolo dopo, il problema fosse superato e il significato chiaramente comprensibile.
Decisamente ancora più grave, perché, al di là del contenuto artistico della canzone, omette, senza giustificazione alcuna, una parte dell'opera.
Ancora più sorprendente perché il remix è opera del figlio Sean Ono Lennon e l'operazione ha avuto l'avvallo di Yoko Ono.
Inspiegabile e sconcertante.
martedì, ottobre 28, 2025
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