Presumo saranno in pochi/e a ricordare il nome e la figura di DOMINIQUE BOSCHERO, attrice e personaggio particolare e anomalo nella cultura popolare tra gli anni Sessanta e Settanta.
Bellezza prorompente che le permise di imporsi all'attenzione di manager, giornalisti e registi, trova progressivamente popolarità, prima nella Parigi, in cui era immigrata con i genitori dal profondo Piemonte, degli anni 50, lavorando a fianco dei giovanissimi Alain Delon e Brigitte Bardot, per poi approdare a Cinecittà e alla ribalta dei paparazzi nei Sessanta.
Incontra personaggi come Frank Sinatra, Luigi Tenco, ha una relazione con Gianni Agnelli, diventa la compagna di Carlo Volonté, fratello di Gian Maria, con cui instaura un rapporto di collaborazione politico.
La sua carriera sarà ricca di film ma povera di soddisfazioni artistiche (la sua filmografia è relegata a prodotti di qualità piuttosto bassa), sfiorerà la parte di Gradisca in "Amarcord" di Fellini e quella di Maria Schneider in "Ultimo tango a Parigi" ma il suo ruolo rimarrà relegato a quello della "bellona" in lavori scadenti e poco visti.
La sua vita privata la vede impegnata politicamente nell'estremismo di sinistra dei Settanta in "Servire il popolo" prima, e nella rivendicazione autonomista dell'Occitania, poi.
Una vita spericolata e ai limiti che si risolve con l'auto esilio nelle amate montagne cuneensi dove era cresciuta e dove tutt'ora vive.
Il libro è scorrevole, la vicenda fresca e stimolante.
Mainardi la racconta grazie alla testimonianza diretta della protagonista e nel libro si intrecciano curiosità e aspetti inediti di una grande epoca dell'Italia di 40/50 anni fa.
Nando Mainardi
La ragazza occitana
Manni Editore
192 pagine
19 euro.
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