Una serie di gustosi racconti dal taglio biografico, in cui si innestano vicende più o meno conosciute della lunga vicenda pop rock jazz.
Dalla travagliata e breve storia tra Miles Davis e Juliette Greco, allo sbarco degli Stones in USA, la collaborazione tra Beatles e Stones, John Lennon e il rapporto in bilico tra ammirazione reciproca e una rivalità sotterranea con Bob Dylan, la relazione spietata tra Jackson Browne e Joni Mitchell e tanto altro.
Stefano Mannucci, decano del giornalismo rock italiano e storica voce di Rai Stereonotte e Radiofreccia, si destreggia con consumata abilità tra musica e riferimenti diretti al contesto storico e sociale in cui si svolgevano.
La parte più interessante arriva nelle ultime pagine, ambientate in un futuro (imminente?) in cui l'Intelligenza Artificiale fa rivivere i miti del rock, sia visivamente, in affollati concerti di ologrammi, sia proponendo nuovi brani che nessuno saprebbe distinguere da un falso.
"A costi ragionevolmente contenuti, i falsari possono prosperare sull'Industria della Nostalgia e sull'irragionevole testardaggine di chi non si rassegna a sapere nell'Oltretomba i proprio beniamini" inaugurando "il "filone dalla non-storia del rock".
Stefano Mannucci
Batti il tempo
Il Castello
330 pagine
19 euro
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