giovedì, novembre 30, 2023

Novembre 2023. Il meglio

Viaggiamo verso la fine del 2023 e cisono un sacco di buoni album. In ordine sparso: Jaimie Branch, Aja Monet, Corinne Bailey Rae, Teenage Fanclub, Noel Gallagher, Graham Day, The Darts, Blur, Miles Kane, Durand Jones, Edgar Jones, Bobby Harden, DeWolff, Bring Me the Hearts, Rain Parade, Wreckless Eric, Public Image LTD, Billy Sullivan, Iggy Pop, Everettes, Everything But The Girl, Madness, PJ Harvey, Slowthai, Meshell Ndegeocello, Sleaford Mods, John Cale, Elza Soares, Acantha Lang, Joel Sarakula, Algiers, The Men, Tex Perkins and the Fat Rubber Band, Gina Birch, Gabriels, Lonnie Holley, The Who, Rolling Stones, Mudhoney, Kara Jackson, Tinariwen, Geese, Don Letts, Pretenders, Bobby Bazini, Lankum. Black Pumas.

Tra gli italiani: Giorgio Canali & Rossofuoco, Alex Fernet, Funkool Orchestra, Sick Tamburo, Zac, Polemica, Milo Scaglioni, Il Senato, Lucio Corsi, Statuto, Broomdogs, The Cut, Senzabenza, Forty Winks, The Lancasters, Elli De Mon, Ellen River, Double Syd, Pitchtorch, C+C=Maxigross, Blue Moka, Lory Muratti, Garbo, Electric Machete, Mssimiliano Larocca, Avvoltoi & Steno, Dome La Muerte EXP, Marco Rovelli & Paolo Monti.


MADNESS - Theatre Of the Absurd Presents C’Est La Vie
Da tempo i MADNESS non sono più solo sinonimo di ska e divertimento.
Il capolavoro "The Liberty of Norton Folgate" del 2009 sancì il passaggio a una dimensione street soul/pop di chiaro marchio London/Brit con uno sguardo esplicito al tradizionale Music Hall britannico di sapore teatrale.
Nel nuovo "Theatre Of the Absurd Presents C’Est La Vie" riprendono da quelle matrici, in una sorta di opera/concept (l'attore, mod dichiarato, Martin Freeman, provvede al parlato del prologo ed epilogo e all'introduzione dei tre Atti del racconto in musica) che spazia tra soul, pop, brani di sapore teatrale/cabarettistico (talvolta in stile Kinks), funk, richiami e ritmi reggae, altri alla Bo Diddley, suoni Sixties.
Il tono è malinconico, serioso, amaramente ironico e romantico, vi confluiscono molte delle anime della band.
Un album molto variegato, che cresce ad ogni ascolto e ne consacra una maturità compositiva immediatamente riconoscibile.

BLACK PUMAS – Chronicles of a Diamond
Secondo album per la band americana che compie un passo avanti rispetto al buon esordio, ampliando la gamma di influenze, sempre ancorate a un concetto retro soul ma che abbraccia ora anche gospel, jazz, funk, psychedelic soul. Brani intensi, composti benissimo, con i consueti riferimenti "alti", suonati in modo impeccabile e la giusta attitudine.

The EE's - Temptations of sound
La creatura del duo tedesco arriva all'esordio dopo ottimi antipasti su singolo. Un mix super groovy di soul, funk, afrobeat, reggae, latin, disco, jazz e tante altre gustosissime influenze. Accompagnati da cinque diverse voci ricordano a tratti i Working Week, altre volte gli Style Council più soul, non disdegnando alcuni accostamenti all'esperienza del Frank Popp Ensemble (soul+campionamenti). Un disco di grande classe e raffinatezza.

BEATLES - Now and then
La canzone era già ampiamente nota in versione demo del solo John Lennon.
Quella dei "BEATLES" è ovviamente corredata dall'elemento emozionale di ascoltare ancora una volta "quei" suoni, "quel" drumming, "quel" basso, QUELLA voce (la chitarra di George è stata rifatta invece da Paul, a quanto dichiara nel breve doc sul brano in questione). Ovviamente è un'operazione nostalgica e abbastanza inutile ma tant'è.

RINGO STARR - Rewind froward
Continua la pubblicazione di Ep da parte di Ringo. Siamo al quarto in due anni, con, ogni volta, quattro brani. Nella band Benmont Tench e Mike Campbell degli Heartbreakers di Tom Petty e l'ex Eagles Joe Walsh. Bassista e compositore di "Feeling the sunlight" Sir Paul Mccartney (e si sente! brano beatlesiano stile '67, melodico e accattivante). Le altre tre canzoni attingono da influenze guitar rock di gusto Sessanta. Molto godibile e piacevole.

VAN MORRISON - Accentuate the positive
Van si diverte un mondo a giocare con le sue radici. Qualche mese si era dedicato allo skiffle, ora è la volta del rock n roll e del rhythm and blues, del jive e dello swing con una serie di cover ("Lucille", "Flip flop and fly", "Shake rattle and roll", tra le 19 scelte, più o meno note). A dargli una mano anche i lcompianto Jeff Beck, Chris Farlowe e Taj Mahal. Divertente e godibilissimo.

DOLLY PARTON - Rockstar
La sublimazione del Geronto Rock, del pacchiano, cringe/imbarazzante, del souvenir da pochi spiccioli al "Museo del Rockj", della calamita rock per il frigorifero.
Trenta cover pop rock con Paul e Ringo ad accompagnarla in "Let it be", pezzi di Aerosmith, Peter Frampton, Joan Jett, Stevie Nicks, Sting, Debbie Harry e una lunga altra serie di quasi ottuagenari). Spaventoso.

NDOX ELECTRIQUE - Tëdd ak Mame Coumba Lamba ak Mame Coumba Mbang
L'esperienza dei Putan Club rivive con una trasmigrazione dell'anima in questo nuovo potentissimo progetto. Un mix tra rituali oscuri dal profondo del Senegal, condito da sonorità tribali, riti ancestrali, modernizzato da distorsioni, chitarre elettriche e computer. L'effetto è minaccioso, aggressivo, ipnotico, demoniaco. L'effetto inquietante di ciò che è sconosciuto e che, come spesso capita con gli spiriti, non lascia distinguere se maligno o benevolo. Scavando nella tradizione più primitiva, alla ricerca del nuovo.

LOL TOLHURST BUDGIE JACKNIFE - Los Angeles
Spesso l'unione di artisti affermati e conosciuti per altri progetti, una volta detti “supergruppi”, non porta alla nuova entità artistica i benefici sperati. Non è fortunatamente il caso della collaborazione tra due ex membri, entrambi batteristi, di storiche band della new wave inglese come Lol Tolhurst dei Cure e Budgie di Siouxsie and the Banshees, aiutati dal produttore e polistrumentista Garrett Jacknife Lee. La nuova band sceglie di non guardare troppo al passato e dedicarsi a un mix di elettronica, tribalismi, atmosfere ipnotiche e percussive, pennellate psichedeliche, con risultati molto interessanti e stimolanti. Grazie anche a una serie di ottimi ospiti da The Edge a Bobby Gillespie, Mark Bowen degli Idles.

FUZZTONES - Live at the Dive 85
I Fuzztones degli esordi, 1985, ai tempi del primo album "Lysergic emanations", in una serata speciale al "Dive" di New York, colti in tutto il loro lato più selvaggio e rock 'n' roll ma allo stesso tempo in grande forma esecutiva. Precisi, potenti, devastanti. In mezzo ai classici e alcune rarità si divertono a riprendere brani dei "colleghi" Chesterfield Kings, Cheepskates, Lyres (una travolgente "help you Ann"). Atmosfera di grande festa, pubblico caldissimo, band al top, qualità della registrazione decente. Stampa Area Pirata.

THE THINGS - Coloured Heaven
La Misty lane records ristampa in 300 copie in vinile un più che ottimo gioiello del 1984 della band californiana, rimasterizzato e remixato. Garage beat, jingle jangle, psichedelia, alcune buone cover di classici. Un riascolto è più che doveroso.

ROBERT FINLEY - Black Bayou
Quarto album per il quasi settantenne bluesman della Lousiana, alle prese con un sound tra Stax soul, rhythm and blues, deep blues e un classico groove funk. Produce dan Auerbach dei Black Keys, rendendo il tutto più moderno, pur nella sua classicità. Disco sincero, urgente, basico, bello.

KING GIZZARD AND THE WIZARD LIZARD – The Silver Cord
E con questo fanno 25 album in 12 anni. Lavori in cui hanno esplorato lo scibile della musica o quasi. In questa nuova veste abbracciano elettronica, synth, suoni fine anni 70. Come sempre incuriosiscono e stimolano. Una band da continuare a seguire.

TONY FINCH MARINO - B-Side Me
Poderoso esordio solista a base di una travolgente miscela di funk, soul, disco, suonata alla perfezione e con un groove irresistibile. Nelle dieci canzoni (più una bonus track) ascoltiamo echi di James Brown, Barry White, le ritmiche funamboliche alla Earth Wind and Fire, folate di Sly and the Family Stone. Super!

ANANDA MIDA – Reconciler
Ottantatre minuti di voli strumentali, furibondi attacchi sonori, viaggi tra space rock, psichedelia, stoner, rock blues, hard rock, Motorpsycho, suite di 22 minuti, momenti acidi ai confini con il noise che riportano addirittura ai Sonic Youth. C’è di tutto in questo poderoso nuovo album della band veneta che chiude una trilogia iniziata parecchi anni fa. Un lavoro che non ha paura a confrontarsi con i tempi lunghi, in un’epoca di musica condensata e liofilizzata. Lo sforzo è encomiabile e regge alla distanza, grazie a tanta creatività, un’esecuzione di altissimo livello e la capacità di attraversare i più disparati ambiti con maestria e competenza. Notevole.

MISS CHAIN & the BROKEN HEELS - Storms
Troppo pop per i punk,troppo punk per il pop è una definizione perfetta per il nuovo album della frizzante band power pop. Un sound ammaliante, dal chiaro retaggio Sixties, melodie Beatleasiane, sonorità che riportano a Go Go's o Juliana Hatfield ma con un approccio non alieno al garage punk (vedi Pandoras o gli inglesi Primitives). Le canzoni sono urgenti, chitarristiche, composte con estrema cura, suonate con immediatezza e piglio teen. Album divertente, godibile, fresco.

BUD SPENCER BLUES EXPLOSION – The next big niente
Album coraggioso, avanguardista, di “musica totale” per una delle realtà più interessanti ed energiche della scena italiana. Il nuovo lavoro non ha paura di sperimentare, senza regole, lontano dalla forma canzone, spaziando tra psichedelia, elementi afro, noise, jazz, kraut, post rock, blues. Tanta creatività ed ecletticità per una band che si conferma tra le più interessanti del panorama nostrano.

BEBALONCAR – I’ll drive you from my mind
In attesa del nuovo album, previsto per il 2024 su etichetta Silverdrop Recordings, la band bolognese torna con un singolo, cover della cult band americana dei 60’s Fallen Angels. La versione di cinque minuti dei Bebaloncar è ancora più spettrale dell’originale, avvolgente e psichedelica, con agganci anche al mood caro ai Jesus and the Mary Chain. Il tutto fa aumentare l’attesa per il secondo album dopo il brillante esordio dello scorso anno.

ASCOLTATO ANCHE:
PENZA PENZA (un ottimo funk moderno, percussivo, tribale), ALPACAS COLLECTIVE (deep funk, afrobeat, un tocco psichedelico orientaleggiante. Buono), THE BAMBOOS (undicesimo album per la band australiana che vira verso disco funk con sprazzi hip hop. Molto easy e godibile), JULIANA HATFIELD (un altro album tributo dopo Olivia Newton-John e Police. Tocca stavolata agli ELO e come sempre è divertente e simpatico, per quanto inutile),

LETTO

Mattia Chiarella - Blaxploitation. Una storia afroamericana
"Il Cinema d'Exploitation non è un genere, è un'industria con con un metodo di produzione specifico.
I film d'exploitation sono prodotti a buon mercato destinati a un facile profitto.
"Facili' perché offronto al pubblico ciò che non può ottenere altrove: sesso, violenza e argomenti tabù.
'Facili' perché perendono di mira il più grade gruppo demografico di spettatori: la fascia che va dai quindiciai venticinque anni'."
Un saggio approfondito, curato e molto colto su un genere cinematografico (e di riflesso molto interessante da un punto di vista musicale) mitizzato.
L'autore passa in rassegna i principali titoli, entra nel dettaglio degli episodi minori, contestualizza socialmente e politicamente il periodo d'oro, apre capitoli sullo scarso ruolo delle donne, a contesti come la sezione horror, western, l'animazione.
Ne analizza il declino, la forte influenza sul cinema di Tarantino e la rinascita con Spike Lee e la scena hip hop.
Dettagliatissimo, ricco di citazioni e rimandi che aprono ulteriori e interessanti orizzonti di ricerca.
Un libro completo sull'argomento.
"La musica e il cinema afroamericani hanno avuto un'evoluzione molto differente l'uno dall'altro: se nella prima la collaborazione tra bianchi e neri ha portato nell'arco di pochi decenni alla nascita di nuovi generi musicali e collaborazioni di altissimo livello, nel mondo del grande schermo la visibilità afroamericana si trova ad affrontare ancora oggi, grandissimi ostacoli."
"Il National Association for the Advancement of Colored People, con alcune associazioni religiose, porranno fine al fenomeno Blaxploitation accusando registi e sceneggiatori di avere raggiunto un eccesso di contenuti violenti e sessualmente espliciti tali da ridurre il popolo afroamericano a una macchietta soggetta a derisione."

John Cage - Un anno, a partire da lunedì. Dopo Silenzio
La collana della Shake Edizioni "Classici della Nuova Musica", a cura di Massimiliano Viel, dedicata a una serie di libri scritti da compositori che hanno rivoluzionato il modo di scrivere, fare e pensare la musica di tradizione europea, inaugura con un testo di JOHN CAGE inedito in Italia.
Un libro che ne mette in luce (a partire dalla surreale impaginazione che ne evidenzia l'originalità e il peculiare accostamento alla scrittura, specchio della sua visione musicale e artistica) l'ecletticità di Cage ma anche l'estremo gusto per l'ironia e l'amore per le brevi storie, piccoli affreschi quotidiani, spesso bizzarri e spassosi.
Un testo non di facile fruibilità ma di sicuro interesse.

Gianni Miraglia - Vedo la gente vincere
Scrittore, attore, conduttore, performer, Gianni Miraglia scrive un libro acre, sorta di urlo compostamente disperato sulla condizione dell'artista in un'epoca grama.
C'è la speranza, l'opportunità di grandi cose imminenti che sfumano all'ultimo momento, la precarietà di una condizione sociale che in Italia ti pone in costante bilico tra la vetta e l'abisso.
Il racconto è vivo, spesso ironico e comico, ma con un sorriso amaro che la riga dopo gli si spegne sulla faccia.
Ci vuole talento per essere così espressivo ed equilibrato nel trasmettere certe emozioni (che "chi pratica il palco" conosce bene).
Consigliatissimo.

Riccardo Russino - Contesa e calpestata
La triste vicenda di Pattie Boyd, musa ispiratrice di due tra le più grandi rockstar dei tutti i tempi, modella, protagonista del jetset e della Swinging London ma, come sottolinea il titolo calpestata, tradita, umiliata.
Moglie di George Harrison che gli ispira "I need you", "If I needed someone" e l'immortale "Something" (George smentì nel 1996 la circostanza, Pattie sostiene il contrario), viene progressivamente abbandonata e lasciata da parte mentre lui si dedica a cocaina, meditazione, party. Corteggiata fino all'esasperazione da Eric Clapton, alla fine cede alle sue lusinghe e lo sposa.
Anche lui sarà prodigo di canzoni per lei, da "Layla" (scritta durante il corteggiamento) a "Wonderful today" Sarà un "dalla padella alla brace", con l'alcolismo del chitarrista, il suo accompagnarsi ogni giorno con una donna diversa, un inferno da cui uscirà a pezzi, per cadere tra le braccia di un altro alcolizzato, con le prevedibili conseguenze.
Pattie si era già raccontata, con dovizia di particolari in "Wonderful Today" ( https://tonyface.blogspot.com/2019/10/pattie-boyd-wonderful-today-la-mia-vita.html), in questo libro la narrazione dall'esterno ripercorre le vicende di una storia opaca, sotto l'apparente splendore.

Chet Flippo - It's only rock 'n' roll - Le mie avventure on the road con i Rolling Stones
Chet Flippo è stato una delle colonne portanti di Rolling Stone, per cui ha cominciato a scrivere nel 1974, è stato scrittore con libri su Hank Williams, Paul McCartney, David Bowie, Elvis Presley), ha collaborato con New York Times, Texas Monthly e Q.
Seguì i ROLLING STONES nel Tour of the Americas del 1975 e per cinque anni rimase a fianco della band, documentando vrai passi importanti della loro carriera come il Live a El Mocambo del 1977 (finito poi su "Love you live".
Nel libro ci sono le vicende legate al periodo, chiacchierate informali con la band, aneddoti e curiosità (poco o nulla del prevedebile aspetto "pruriginoso" di droghe e donne).
Flippo è eccessivamente autoreferenziale e talvolta il libro si dilunga in aspetti poco interessanti anche se è decisamente un must per i fan della band.
Cosa si prova quando ventimila persone concentrano tutta la loro energia su di te? E' una sensazione travolgente?
Mick Jagger: Si. E' così. Forse è per questo che molti non smettono mai di esibirsi. Perché non riuscirebbero a fare a meno di quella scarica di adrenalina"
MIck Jagger 1980:
"Fondamentalmente il rock non è protesta, non lo è mai stato, non è politico.
Una volta incentivava la tesnione interfamiliare.
Oggi non serve nemmeno a questo perché i padri non si sentono offesi dalla musica.
La apprezzano oppure la trovano simile a quello che piaceva a loro da ragazzi.
Perciò il rock 'n' roll è finito, tutto finito."

Francesco Floris, Carlo Pallavicini - La muraglia umana. Le lotte dei facchini nella logistica
«È il 19 luglio 2022 quando otto sindacalisti di base dei facchini vengono arrestati e finiscono ai domiciliari per associazione a delinquere e decine di altri reati. Per la Procura di Piacenza avrebbero usato la “maggior rappresentatività sindacale” delle proprie sigle sul territorio per ricattare, estorcere e condizionare le aziende della logistica nella provincia della “rossa” Emilia».
Una vicenda tanto incredibile quanto ripugnante per come è stata portata avanti "la vicenda dell'associazione a delinquere più strampalata del mondo", a danno di esponenti sindacali di S.I.Cobas (uno dei quali l'autore Carlo Pallavicini).
Accuse infondate e pretestuose per affondare i diritti dei lavoratori della logistica e punire chi li aveva difesi e ne aveva preso le parti.
Nelle pagine de La muraglia umana, il dettaglio della vicenda, le accuse, gli arresti, l'assoluzione.
"Democrazia è prima di tutto diritto al dissenso e all'organizzazione dello stesso, senza dover temere che all cinque di mattino qualche agente in divisa venga ad arrestarti.
E' riconoscere nel conflitto un valore, che per il nostro paese ha significato storicamente espansione del campo delle tutele e dei diritti, quelle stesse tutele e diritti che trent'anni di neoliberismo hanno sensibilmente intaccato fino a riducrci ad essere il fanalino di coda in Europa per potere d'acquisto dei salari".
Il libro restituisce anche un quadro inquietante del disastro ambientale e umano che ha subito la città di Piacenza per fare posto a milioni di metri quadrati di cemento per la logistica (magazzini di Ikea, OVS, Leroy Merlin, Amazon - i principali - dislocati intorno alla città e nella vicina Castel San Giovanni).
"Piacenza ha subito tra la fine degli anni Novanta e l'inizio del nuovo secolo una vera trasformazione urbana. La deformazione (vedi Google maps) che si sviluppa a nord est della città "storica" è il polo logistico: tre milioni di metri quadrati di capannoni cresciuti in mdo disorganico e senza alcuna reale progettazione urbana, senza servizi, senza collegamenti sicuri co il resto della città.
La stessa sorte ha subito il vicino comune di castel San Giovanni: parliamo in quel caso di due milioni e cinquecentomila metri quadrati di capannoni."
"Eppure di logistica si muore. Si muore, tutti, a causa dei gas di scarico riversati sulla città da milioni e milioni di camion ogni anno.
Piacenza vanta il triste primato nel nostroi paese di tumori agli organi filtro e la correlazione è chiara: per la collettività e per i lavoratori del trasporto merci che operano a pochi metri dai gas di scarico dei Tir....in poco più di 20 anni la logistica a Piacenza si è espansa a vista d'occhio diventando una città nella città costruita su piattaforme, hub, magazzini, vie di trasporto."

Giorgio Di Berardino / Alessio Cacciatore - Rock in wonderland
Molto gustosa l'idea di raccontare in chiave di fiaba per bambini cinque storie di altrettanti grandi nomi del rock come Beatles, Rolling Stones, Elvis Presley, Beach Boys e Jimi Hendrix, utilizzando anche i nomi delle loro canzoni.
Il tutto corredato da disegni quasi in 3D, coloratissimi e ad effetto per l'infanzia. Con tanto di pagine finali da colorare.
Un mezzo propedeutico per l'introduzione al rock.

VISTO

LAZY GIANTS live a Castelnuovo (PC) "Kelly's"
Al Kelly’s Pub Birreria di Borgonovo (Piacenza), grazie al sempre indomito Gianni Fuso Nerini, sono approdati i LAZY GIANTS , ex Toiling Midgets con il loro abrasivo mix di post punk/psichedelia/noise/sperimentazione/post rock=sound molto originale e personale.
E' stata l'occasione per incontrare uno di quei personaggi di culto "minori", Craig Gray, membro dei Negative Trend, band punk californiana già attiva nel 1977 e che due anni dopo comparì sulla compilation "Tooth and the nail" con Germs, Controllers, Flesh Eaters, U.X.A., Middle Class. La loro "Mercenaires" entrò subito nel repertorio dei "miei" Chelsea Hotel e la suonammo fino al nostro scioglimento.
Ne abbiamo parlato prima del concerto e a un certo punto Craig mi ha simpaticamente dedicato l'intro del brano, facendomi scorrere qualche brivido. Piccolo mondo antico.

COSE VARIE
° Ogni giorno mie recensioni italiane su www.radiocoop.it (per cui curo ogni settimana un TG video musicale - vedi pagina FB https://www.facebook.com/RadiocoopTV/).
° Ogni domenica "La musica ribelle", una pagina sul quotidiano "Libertà"
° Ogni mese varie su CLASSIC ROCK.
° Ogni sabato un video con aggiornamenti musicali sul portale https://www.facebook.com/goodmorninggenova
° Sulle riviste/zines "GIMME DANGER" e "GARAGELAND"
° Periodicamente su "Il Manifesto" e "Vinile".

IN CANTIERE
Uscito il mio nuovo libro dedicato a "Quadrophenia" a 50 anni dall'uscita.
Se interessati, ordinatelo e compratelo in LIBRERIA, ancora meglio se in quelle indipendenti.


Oppure qua: https://interno4edizioni.it/p/quadrophenia

50 anni di 'Quadrophenia', uno dei dischi più importanti degli Who e della storia della musica, ancora oggi insuperata Opera Rock e fenomeno generazionale.

Si parla del disco e del film di culto che hanno ispirato generazioni di fan degli Who.
Uscito il 26 ottobre del 1973 'Quadrophenia', sesto album in studio degli Who, è un'opera rock che amplia le tematiche più volte espresse da Pete Townshend sul disagio adolescenziale e il traumatico passaggio alla vita adulta, espressa in questo lavoro attraverso le vicende del giovane Mod Jimmy.

'Quadrophenia' è un album magniloquente, musicalmente ricco e pomposo, in perfetto equilibrio tra il possente rock degli Who e arrangiamenti dal sapore neo-classico.
Il libro ripercorre la storia del disco, le fonti di ispirazione, la tormentata gestazione dell'opera, le difficolta produttive e di registrazione, la complessa riproduzione della musica dal vivo, l'iconica copertina e i brani, oltre a una sezione dedicata alle recensioni dell'epoca (italiane e straniere).

Grande spazio anche al film di Frank Roddam uscito nel 1979, alla sua colonna sonora, al musical , ai tour celebrativi e alle curiosità (la similitudine non casuale con il film 'Saturday Night Fever').

NOT MOVING LTD live
This could be the last time Tour

Venerdì 1 dicembre: Pisa “Caracol”
Sabato 2 dicembre: Rubiera (Reggio Emilia) “Condor”
Domenica 3 dicembre: Torino "Blah Blah" ore 18
Sabato 9 dicembre : S.Arcangelo Romagna “Sidro”
Sabato 16 dicembre: Surprise!!!!
Venerdì 5 gennaio 2024 Milano “CIQ”
Sabato 6 gennaio 2024: Savona "Raindogs"

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