In questa inquietante testimonianza degli accadimenti autobiografici a seguito di un gravissimo incidente occorsogli in Thailandia, Silvio Bernelli, scrittore, ex bassista di Declino e Indigesti, affronta il difficile rapporto con la sopravvivenza, una possibile morte imminente, giocata sul filo dei minuti.
Il cervello agisce in funzione "sopravvivente", ci difende dal baratro della disperazione, dal lasciarsi definitivamente andare.
Bernelli cita libri di sopravvissuti a tragedie in montagna o naufragi a supporto della sua esperienza.
"Desideravo soltanto che il sonno arrivasse. Sonno senza sogni. La realtà era un incubo, vieni, diceva. Era un buco nero, pozzo senza sofferenza, pozzo senza tempo. Come la morte. "
(Joe Simpson - alpinista inglese coinvolto in un incidente sulle Ande peruviane a 6.500 di altezza in una bufera - da "La morte sospesa").
Quando l'autore si rende conto che potrebbe non esserci più una via di salvezza cade nello sconforto e nell'auto abbandono.
"Avevo fatto quello che potevo. La consapevolezza della morte mi tranquillizzò. Il cervello fu finalmente sgombro dai pensieri contingenti...il processo di invecchiamento precoce era giunto allo stadio limite, oltre il quale si spalancava il nulla.
Ogni prospettiva si restrinse nel cubicolo scuro che si era impadronito del cervello.
Un luogo in cui la paranoia produceva pensieri di morte che avevano la consistenza dell'allucinazione e che la mia mente mostrava perfino di apprezzare".
Bernelli si salverà.
Anche la sua gamba ridotta in condizioni disperate non subirà una probabile amputazione.
Il racconto è una narrazione psicologica avvincente, dai tratti quasi thriller, scritto molto bene, appassionante e coinvolgente.
Silvio Bernelli
Dopo il lampo bianco
Agenzia X
2012
144 pagine
7 euro qui: https://www.agenziax.it/dopo-il-lampo-bianco
Anonimo delle 12:42
RispondiEliminacomunque il libro "la morte sospesa" e' bellissimo e avvincente, pure il film . Sara' che sono appassionato di montagna ma meritano entrambi