Esce venerdì la versione Super Deluxe di "Who's next" degli WHO, quello che doveva essere l'opera rock "Lifehouse" ma che, ridotto ad album singolo, è diventata una pietra milare della storia del rock.
Sono 155 brani di cui 89 mai pubblicati e 59 remixati.
Il box si trova tra i 250 e i 280 euro, un prezzo non facilmente affrontabile pur con un'offerta così ricca e gustosa.
Il che pone il consueto motivo di discussione su come la discografia (con la connivenza degli artisti) speculi sulla passione dei fan per realizzare prodotti a prezzi molto "importanti" che contengono semplice materiale di repertorio che non ha richiesto alcun investimento.
Per i fan e collezionisti degli Who parte del materiale è già reperibile su bootleg e sul web (vedi le b sides e i 45 usciti nel periodo o i demo già presenti sul "Lifehouse Chronicles" di Pete Townshend pubblicato nel 2000 o varie parti live).
Non di meno il contenuto è, da fan e, da cultore della musica rock, oggettivamente superlativo.
La band è al top della forma, sia compositiva che esecutiva (i brani dal vivo sono impressionanti), i suoni spettacolari, il materiale prezioso.
Baba O'Riley strumentale di 13 minuti, Pure and easy, Baby don't do it di Marvin Gaye di nove minuti, brani minori dal vivo come Too much of anything, una rara Bargain, le cover live di Roadrunner e Bonie Moronie, i quattro minuti violentissimi della cover di Going Down di Freddie King.
La band si perde spesso in jam session in cui mischiano rhythm and blues, rock, blues e un approccio improvvisativo jazz, suonando come nessuno mai.
Un pezzo di storia della musica (e cultura) degli anni Settanta, ampliato in tutta la sua completezza, che coglie gli Who (ovvero uno dei gruppi rock più importanti di sempre) all'apice delle capacità.
Vale l'esborso di una cifra così alta?
L'edizione (proposta anche in versioni ridotte) contiene 10 CD, tutti rimasterizzati dai nastri originali da Jon Astley, più un Blu-ray Audio disc con nuovi remix Atmos e 5.1 surround di Who's Next e altre 14 bonus track a cura di Steven Wilson.
Ci sono i demo di Townshend per "Life House", le session di registrazione degli Who al Record Plant di New York nel 1971, le session agli Olympic Studios di Londra del 1970 al 1972 e due concerti completi del 1971, uno al Young Vic Theatre di Londra e uno al Civic Auditorium di San Francisco.
Il cofanetto contiene un book di 100 pagine con l’introduzione di Townshend e nuove note bio-discografiche di Andy Neil e Matt Kent. Incluso anche Life House - The Graphic Novel, un libro di 170 pagine supervisionato da Townshend che racconta la storia dietro il progetto.
E poi un poster di un concerto degli Who a Sunderland (7 maggio 1970), un altro poster di un concerto al Denver Coliseum (10 dicembre 1971), le repliche del programma del concerto del Rainbow Theatre di Londra (4 novembre 1971) e del programma del tour della band in UK di ottobre/novembre 1971, un set di quattro spille da collezione e una foto a colori degli Who con autografi stampati.
Come nel calcio, anche nella musica ormai i grossi nomi sono per chi ha i soldi in tasca
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