Un album particolarissimo, geniale tributo a un disco uscito pochissimo tempo prima, sorta di istant record, eseguita a tempo da primato ma con una capacità interpretativa e rielaborativa superlativa.
Sarà il penultimo lavoro insieme della formazione originale di BOOKER T. and the MG's.
Dopo "Melting pot" la band si sfalderà e nel 1975 Al Jackson Jr. morirà ucciso in una rapina (in circostanze poco chiare).
Quando Booker T ascoltò pr la prima volta "Abbey Road" dei Beatles (uscito il 26 settembre 1969) ne rimase molto impressionato:
"Mi trovavo in California quando ascoltai per la prima volta Abbey Road, e pensai quanto fosse coraggioso da parte loro discostarsi dal loro stile abituale per sperimentare musicalmente nella maniera in cui stavano facendo.
Spingere al limite i propri mezzi e reinventare sé stessi quando non avevano nessun bisogno di farlo. Erano il gruppo numero uno al mondo ma vollero ugualmente rimettersi in gioco.
La musica che produssero era semplicemente incredibile così mi sentii in dovere di renderle omaggio".
Chiamo a sé la band, i favolosi Steve Cropper alla chitarra, Duck Dunn al basso, Al Jackson Jr alla batteria, si sedette all'organo Hammond e poco tempo dopo coverizzarono 13 dei 17 brani di ABBEY ROAD (escludendo "Maxwell's silver hammer", "Oh darling", "Octopus's garden" e "Her majesty") in chiave strumentale (a parte due inconsueti brevissimi interventi vocali in "The end" e "Come together").
L'album fu pubblicato nell'aprile 1970 con una splendida copertina che imitava quella di "Abbey Road" ma con la foto scattata a McLemore Avenue (che diede il titolo all'album), la strada in cui sorgevano gli studi della Stax Records a Memphis, dove il disco fu registrato (oltre ai Wally Heider Studios a Los Angeles).
La versione di "Something" è un capolavoro jazz funk, il resto si divide in tre lunghi medley dei brani di "Abbey Road" senza sempre rispettare la successione originale, ricchi di improvvisazioni, di guizzi geniali a livello di arrangiamento.
Nella ristampa del 2011 sono state aggiunte altre versioni di brani dei Beatles registrate nel corso del tempo (alcune inedite, altre già pubblicate in precedenza):
"You Can't Do That", "Day Tripper", "Michelle","Eleanor Rigby","Lady Madonna".
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