Il 2 settembre 1965, agli esordi, il manager degli WHO, Kit Lambert, stanco di scarrozzarli con la sua Volkswagen, decise di comprare un furgone alla band. Il limitato budget a disposizione lo costrinse a scegliere un veicolo usato e piuttosto sgangherato tanto che lo stesso Lambert ricorda che “si leggeva ancora la scritta ‘Installiamo tavoli da biliardo nei vostri locali’ sotto a quella The Who”.
Ma quel van funzionava bene, anche se non poteva essere chiuso a chiave. Per questo i musicisti decisero di prendere un cane da lasciare sul furgone a fare la guardia.
Si recarono tutti insieme al Battersea Dogs Home, un canile della zona, per trovare il “guardiano” adatto.
Ma mentre erano all’interno del canile qualcuno rubò la strumentazione lasciata incustodita nel furgone, per un valore di 5.000 sterline.
Il furgone venne ritrovato a Grafton Square svuotato del contenuto ma metà della refurtiva venne recuperata un paio di giorni dopo a Norden.
Paradossalmente quell’evento cambiò la storia della band che abbandonò gli amplificatori Vox e scelse i Marshall, che fornì loro una serie di casse da 100 Watt per permettergli di suonare i concerti in programma. Townshend decise di impilarli, creando quel clamoroso muro di amplificatori con relativo impatto sonoro che rese famosa la band.
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