venerdì, giugno 30, 2023

Giugno 2023. Il meglio del mese


A metà del 2023 tra i migliori album ci sono quelli di Aja Monet, Noel Gallagher, Graham Day, Durand Jones, Edgar Jones, Bobby Harden, DeWolff, Billy Sullivan, Iggy Pop, Everettes, Everything But The Girl, Slowthai, Meshell Ndegeocello, Sleaford Mods, John Cale, Joel Sarakula, Algiers, The Men, Tex Perkins and the Fat Rubber Band, Gina Birch, Lonnie Holley, The Who, Mudhoney, Kara Jackson, Tinariwen, Geese.
Tra gli italiani Alex Fernet, Funkool Orchestra, Sick Tamburo, Zac, Milo Scaglioni, Lucio Corsi, Statuto, Broomdogs, The Cut, Senzabenza, Forty Winks, The Lancasters, Elli De Mon, Ellen River, Double Syd, Pitchtorch, C+C=Maxigross, Blue Moka, Lory Muratti, Garbo.


AJA MONET - When the Poems Do What They Do
Uno splendido album per la poetessa New Yorkese ("Freedom fighter e "Brooklyn griot" l'ha definita Jazzwise per lo spessore dei testi), in bilico tra spoken word, jazz, funk, sperimentazione, blues, gospel, suggestioni afro, echi di Nina Simone, Last Poets, Gil Scott Heron, Betty Carter. Un ammaliante e spettacolare gioiello di moderna Black Culture.

NOEL GALLAGHER'S HIGH FLYING BIRDS - Council Skies
Del post Oasis ho sempre apprezzato la schiettezza basica di Liam, molto meno il percorso di Noel.
Il nuovo album cambia le carte in tavola, con undici brani di grande spessore compositivo, melodie beatlesiane, costanti folate psichedeliche, ballate intense e una serie di splendidi brani pop beat (dalla già nota "Pretty boy" all'orchestrato mid tempo di "Open the door, see what you find" al rock psych di "There she blows"). Johnny Marr, Gem Archer e (in un remix) Robert Smith danno una mano. Tra i top dell'anno.

GRAHAM DAY AND THE GAOLERS - Reflections in the glass
Da oltre 40 anni sappiamo bene cosa aspettarci da Graham Day: un mix di Kinks, Pretty Things, garage punk, mod sound, psichedelia, semplici riff di chitarra, ruvidi, minimali, su cui si innestano splendide melodie vocali di gusto inequivocabilmente Sixties. Con questa formula prevedibile e scontata Graham ha saputo invece creare uno stile immediatamente distinguibile, personale, irresistibile, quanto le sue canzoni che ha continuato a regalarci nelle più svariate incarnazioni. Questa volta tocca al terzo album con i Gaolers (dopo l'esordio solista).
Mancavano da 14 anni, sono al terzo album ed è la consueta cascata elettrica, travolgente, entusiasmante. Super!!!

JANELLE MONAE - The age of pleasure
Dopo cinque anni di silenzio discografico torna una delle artiste più interessanti della black music americana. Come sempre nel sound della Monae convergono hip hop, funk, nu soul, pop, disco, influenze afro (in "Float" ci sono Seun Kuti e gli Egypt 80), reggae ("Oh la la" con tanto di Grace Jones ospite). Album eclettico, pieno di riferimenti, una vasta gamma di influenze.

MESHELL NDEGEOCELLO - The Omnichord Real Book
Un lavoro complesso, pieno di sfumature, di ogni colore.
Una summa della sua carriera tra jazz, soul, dub, funk, elementi afro, elettronica, l'Herbie Hancock electro, mille altre influenze.
Un disco che è bello riascoltare, scoprendo ogni volta nuovi stimoli.
Molto, molto, molto bello.

WITCH - Zango
I Witch (acronimo di We Intend To Cause Havoc) erano una delle band di punta dello Zam-Rock, movimento rock psichedelico dello Zambia negli anni Settanta. Band molto interessante, scioltasi nei primi anni 80 e riportata alla luce grazie a varie ristampe una decina di anni fa. Tornano a sopresa in studio con un album freschissimo, pulsante, coinvolgente, personalissimo con un mix di afro funk, psichedelia, blues, rock, reggae e tanto altro.

BETTYE LAVETTE - LaVette!
Non perde colpi la grande vocalist americana. Il nuovo album attinge a pienbe mani da soul, blues, rhythm and blues con una marcata vena funk a colorare il tutto.Godibile, divertente, urgente e sincero.

MOTORPSYCHO - Yay!
I Motorpsycho non deludono mai, sanno sempre cambiare le carte in tavola, mantenendo intatta la loro personalità artistica. Questa volta indulkgono in atmosfere semi acustiche, tra folk, West Coast, psichedelia con due incursioni nel consueto prog hrad rock che li ha spesso caratterizzati. Hanno fatto di meglio ma è sempre un gran bel sentire.

GEESE - 3D Country
Strano e bello il secondo album della band New Yorkese che mette insieme un'attitudine post punk (incide per la Partisan Records di Idles e Fontaines DC) con grooves funk, un coro gospel, suoni quasi southern rock, power pop, punk rock, afro, un pizzico di Viagra Boys e tanti sapori originali e ben miscelati. Bravi e originali.

The REVERBERATIONS - Half Remembered Dreams
La band di Portland ci immerge in una mare psichedelico/freakbeat con sferzate garage e tutta la gamma dei Sixties ad avvolgerci. Un ottimo lavoro, calligrafico e revivalista ma perfetto per chi ama questo sound.

THE OSCILLATORS - s/t
Da Seattle un ruvidissimo album di funk prevalentemente strumentale che prende ispirazione dai Meters ma potrebbe essere anche la backing band di Betty Davies con buone dosi di atmosfere afro. Solo per appassionati del deep funk più oscuro.

KING GIZZARD AND THE LIZARD WIZARD - PetroDragonic Apocalypse; or, Dawn of Eternal Night: An Annihilation of Planet Earth and the Beginning of Merciless Damnation
Il 24° album in una dozzina di anni segna un ulteriore (stucchevole) passo nel mondo della band australiana che pare intenda coprire tutto lo scibile della musica. Questa volta tocca al thrash metal con tinte prog. Perché? A cosa serve? Lo stile è riconoscibile, quanto le loro volute psichedelico/ipnotico ma l'album è del tutto trascurabile.

ALEX FERNET - Lucidanotte
Spettacolare esordio per il giovane artista veneto. Sette brani di disco funk in pieno stile 70 ma con una modernità che attualizza il sound e lo toglie dal mero revivalismo. Arrangiamenti e suoni perfetti, groove incredibile, canzoni di qualità eccelsa. Si viaggia tra disco boogie alla Imagination, ritmi intensissimi, un gusto Style Council e un tocco di space rock. Super!

LUCIO CORSI – La gente che sogna
Terzo album per il cantautore toscano che prosegue il suo personalissimo percorso artistico, avvallato da una produzione elegante, raffinata, generosa di suoni e strumentazione ricercata. Tra i brani si infiltrano David Bowie, Marc Bolan, il primo Lou Reed ma anche Renato Zero, il Gianluca Grignani de “La fabbrica di plastica”, pennellate prog, perfino Achille Lauro. Le canzoni sono belle e sempre ben costruite e composte, una squisita conferma.

BALLETTO DI BRONZO – Lemures
Uno dei nomi più rappresentativi della scena prog italiana, torna a cinquant’anni dal capolavoro “Ys” con un nuovo lavoro, incarnato nella figura leader di Gianni Leone, tastierista, cantante, compositore, accompagnato da Ivano Salvatori al basso e Riccardo Spilli alla batteria, sezione ritmica possente e travolgente. I nove brani, per quasi un’ora di musica, si muovono tra tinte horror e dark, gotiche, con elementi classicheggianti, tempi dispari, influenze jazz rock, un taglio operistico e una patina psichedelica a condire il tutto. Opera magniloquente, solenne, pura essenza progressive. Eccellente.

ARPIONI - Jannacci secondo noi (rido e piango che non si sa mai) 
Al settimo album, dopo un'attività iniziata nel lontano 1990, la band orobica si dedica a un progetto tanto affascinante quanto coraggioso: rivisitare il repertorio di Enzo Jannacci nel decimo anniversario della sua scomparsa. E rifarlo con il proprio stile, tra ska, reggae e rocksteady con un costante gusto jazz che avvolge molti dei brani, che ben si prestano ritmicamente a un trattamento "in levare". Il tutto fatto con evidente amore e passione per la musica del grandissimo artista milanese, grande classe, eleganza e maturità. Disco delizioso.

LATTE+ - World of retarded
Ventisei anni di attività e una decina di album per la band toscana, perennemente innamorata di Ramones, Screeching Weasel, Queers che marchiano a fuoco il sound dei dodici brani del nuovo lavoro. Come sempre tanta energia, gran tiro, canzoni dirette e immediate, fresche e potenti. Con tanto di incursione nel campo dei Bad Religion e del primo HC con "1980". It's only Punk Rock but I like it.

DISCO DOGS CLUB - The soul tapes
Riccardo “Ohm Guru” Rinaldi è un produttore e artista dalla lunga e prestigiosa carriera. Avvalendosi dell'aiuto di uno stuolo di amici musicisti di primo livello confeziona uno splendido album in cui convergono funk, disco, lounge, elettronica, sapori afro, con una spettacolare cover funk soul di "Merceds Benz" di Janis Joplin arricchita dalla voce di Roberta Zitelli. Un album gustosissimo elegante, raffinato e di classe.

MIRACLE - Miracle vibes
Un esordio pieno di groove, in cui ritmi in levare declinati in chiave reggae si fondono alla perfezione con un caldo e avvolgente soul (soprattutto grazie alla voce "black" di Alessandra Chiarello che talvolta riporta alla mente la compianta Amy Winehouse o la prima Joss Stone) e un'anima gospel (vedi la conclusiva "Give me your smile"). I nove brani sono molto ben curati negli arrangiamenti, hanno uno spessore compositivo di primissima qualità e sono suonati con squisita perizia tecnica. Un disco delizioso.

MAD DOGS - Solitary Walker's Blues / A New Dawn
Tre album alle spalle e una carriera al fulmicotone a base di puro rock'n'roll/garage/punk per infiammare palchi di mezza Italia. Il nuovo singolo conferma le aspettative con due brani in cui le chitarre tessono un ruvida base per melodie accattivanti e immediate, supportate da una ritmica precisa e potente, con grezze pennellate glam/hard. Come sempre: grande band.

GARCON FATAL - Roma Kaputt Mundi
Torna la storica band romana con un mimi album di cinque brani registrati nel 2007 e rimasti fino ad oggi inediti. Il sound mantiene la consueta potenza e freschezza tra punk rock e sferzate hard e glam, travolgente ed efficace, diretto e senza fronzoli. Il Cd è allegato alla fanzine Tribal Cabaret reperibile qui: tribalcabaretfanzine@gmail.com

AA.VV. - The impossible live act at the Killing Machine
Una scelta romantica, coraggiosa, anticonformista (per Lux Interior e Poison Ivy dei Cramps ogni vero anticonformnista era una persona magica e a loro bisogna sempre credere) quella di affidarsi a una cassetta per una compilation. Così hanno deciso e fatto quelli della fanzine Tribal Cabaret, raccogliendo quindici band da mezza Europa, Australia e soprattutto Italia con nomi di spicco come Raw Power, Cut con Lilith, Elli De Mon, Wendy?!, Big Mountain County etc, immaginando un concerto in un mitico locale californiano. Le band sono tutte eccellenti, il supporto (allegato alla fanzine) stupendo e sempre affascinante. Per fanzine e cassetta: tribalcabaretfanzine@gmail.com

ASCOLTATO ANCHE:
RANCID (solita zuppa: punk rock/hardcore con qualche intermezzo skapunk. Si ascolta volentieri ma davvero troppo prevedibile), SILKY STEPS (disco soul funk dall'Estonia, molto gradevole). THE STOOLS (punk rock caotico e grezzo), FOO FIGHTERS (sempre più pomposi e "rock" ma comunque dignitosi), QUEENS OF THE STONE AGE (pesanti, tronfi, disco deludente e noioso), RIVAL SONS (buon southern rock, tanta classe e potenza ma anche tanto scontati), LLOYD COLE (noiosino, qualche canzone piùà riuscita ma dimenticabile)

LETTO

KID CONGO POWERS - Some new kind of kick
Una storia molto densa, una vita furibonda, vissuta costantemente al limite, divertente e "clamorosa" quanto, spesso, drammatica e tragica.
Kid Congo Powers ha abbracciato le prime avvisaglie del punk californiano, arrivando a suonare con Gun Club, Cramps e i Bad seeds di Nick Cave, oltre a un ampio numero di altre esperienze.
Stile chitarristico minimale ed essenziale, forgiato su quel primo brano che gli diede da imparare Jeffrey Lee Pierce, "Gunslinger" di Bo Diddley e con maestre d'eccezione comne Poison Ivy e Lydia Lunch a dargli l'improinta definitiva.
Una vita pazzesca, contraddistinta da eccessi di ogni tipo, da una costante lotta contro dipendenze (dall'alcol all'eroina) e discriminazioni (di origine messicana, nato in America, un ibrido a metà strada, omosessuale dichiarato, estetica estrema).
Un libro che entusiasmerà i cultori di un certo ambito, grazie ad aneddoti irresistibili ma anche a un racconto poetico e romantico di un mondo scomparso.

MICHAEL DIAMOND / ADAM HOROWITZ - Beastie Boys.Il libro
Michael Diamond e Adam Horowitz, qualche anno dopo la scomparsa dell’amato compagno di avventure Adam Yauch, nel 2012, trovarono la forza di riprendere in mano l’album dei ricordi e scrivere un magnifico libro che ora Rizzoli pubblica in italiano.
Oltre 500 pagine con un accurato e raffinato progetto grafico degli autori in cui si alternano stupende e rare foto, ricordi, follie di ogni tipo, inserti, playlist, ricette di cucina (!) e considerazioni profonde, analisi dettagliate degli album, aneddoti, testimonianze di amici e collaboratori.
Non è solo la storia della band ma un ritratto sociale e un pezzo di storia della musica recente.
Spike Jonze: “Non incidevano solo, creavano mondi. Hanno sempre fatto a modo loro. Non c’era nessuno di un’etichetta discografica a dirgli cosa fare. I Beastie Boys andavano per la loro strada e quando finivano un lavoro – le foto, il video, l’album – consegnavano tutto alla casa discografica”.

SERGIO GIUNTINI - Lo sport imbroglione
Un accurato e approfondito viaggio nella storia del doping sportivo, con nomi e cognomi (da Dorando Pietri aal caso Alex Schwazer, come recita il sottotitolo), non tralasciando l'"intoccabile" calcio, passando per Olimpiadi, ciclismo (il Fausto Coppi che confessa pubblicamente l'uso di sostanze), il "doping di Stato" dell'est europeo pre 1989 (DDR e Urss in particolare) e abbondanza di storie ben circostanziate sulla situazione nostrana, che evidenziano l'esistenza di un "sistema" basato sulla connivenza di atleti, allenatori, dirigenti, federazioni sportive nazionali.
Il libro si sofferma sui casi Pantani, sulla Juventus di Agricola (che aveva una farmacia interna con ben 281 medicinali che venivano somministrati ai calciatori), Schwazer e la constatazione che i danni prodotti alla salute e all'etica non hanno mai fermato il doping.
"A partire dalla caduta del Muro di Berlino l'Occidente si liberò dei suoi tabù verso i limiti dello sport e diede vita a un sistema simile a quello dei vecchi paesi dell'est."
Non mancano gli interventi, talvolta provocatori ma neppure tanto, di chi propone la legalizzazione del doping.
Il libro offre un quadro desolante, più semplicemente aderente alla realtà, sorta di resoconto di ciò che accade ogni giorno.

BYUNG-CHUL HAN - Le non cose
Molto intrigante e interessante, allo stesso tempo piuttosto ostico in alcuni passaggi, il saggio del filosofo sudcoreano che analizza la società odierna, sempre più prona alla "dittatura" dell'immagine/apparire, dell'infodemia, che padrona del "reale".
Il teorico dei media Vilém Flusser:
"Le non-cose stanno penetrando il nostro ambiente da tutte le direzioni e scacciamno le cose.
Queste non-cose si chiamano informazioni".
Non sono più gli oggetti, bensì le informazioni a predisporre il mondo in cui viviamo.
Non abitiamo più la terra e il cielo, bensì Google Earth e il Cloud. Siamo schiavi dell'infomania, il concetto di possesso degli oggetti è un aspetto del passato, quello che ci interessa è diventare padroni di informazioni e dati. Comunichiamo sempre di più, interangendo con le informazioni, a scapito della manualità.
Interessante l'analisi che fa del ruolo della fotografia passata da analogica e "unica" a quella che l'autore definisce "natura morta" del digitale, che ripete in migliaia di esemplari la riproduzione, senza più "mistero" di ogni attimo quotidiano:
"Il selfie annuncia la scomparsa dell'essere umano munito di un destino e di una storia".
Non sempre l'approccio è condivisibile nel suo esagerato manicheismo analogico contro digitale ma è fonte di riflessioni e approfondimenti.

ELISA DE MUNARI - La settimana della banana
Impresa non da poco spiegare ai bambini il primo album dei Velvet Underground.
Ci prova Elisa De Munari che sveste i panni di superba blues woman come Elli DeMon e prende quelli di "Melody" ovvero la musica, in un libretto delizioso perfettamente illustrato da Francesca Bono.
Dice Melody:
Giocare con me potrà non renderti famoso o probabilmente non avrai chissà che successo, ma ti salverai sempre dal sentirti vuoto e imparerai a muoverti in un mondo di cose grandi invece che di cose misere".
Le canzoni dei Velvet vengono maneggiate con cura anche quando si parla di "Heroin", "Waiting for my man" o "Venus in furs".
Nella nostra quotidianità i parametri infantili di riferimento sono cambiati radicalmente, pertanto l'impresa di Elisa è ancora più ardua e sono curioso di capire come potrebbero reagire bambini delle elementari o medie di fronte a un libro simile.
L'aspetto più interessante è l'idea di una sfida così perigliosa, il volere osare su argomenti così improbabili e ostici.
Per questo il libro è un unicum di grande pregio.
"Certo bisogna stare attenti alle canzoni di Lou: alcune sono dei bei sogni, altre sono degli incubi".

IARA MELONI + vari - Sentieri della Libertà
Segnalo l'interessantissimo libro SENTIERI DELLA LIBERTA' che raccoglie 14 percorsi escursionistici legati alla Lotta Partigiana nel Piacentino, grazie al prezioso team di lavoro composto dalla storica Iara Meloni, il geografo Giuseppe Noroni, il grafico Graziano Bocchi, il fotografo Qamil Paja e Alessandro Pigazzini del Museo della Resistenza Piacentina.
Scorrono i nomi di storici partigiani locali, dal Valoroso al Ballonaio al Montenegrino al comandante anarchico Emilio Canzi, che per le sue posizioni politiche venne emarginato dalle fazioni comuniste e di altro credo ideologico.
Il libro funge anche da riferimento storico molto preciso e circostanziato sugli anni della Resistenza piacentina con date, ricordi strazianti (l'orrenda strage di Strà, commessa dai nazisti con la partecipazione attiva delle milizie fasciste) con un ricco corredo di fotografie e documenti (oltre delle precise mappe per ripercorrere quei luoghi).

VISTO

ZeroCalcare - Questo mondo non mi renderà cattivo - Serie Tv
ZeroCalcare è uno degli ARTISTI e COMMENTATORI SOCIALI più acuti, lucidi e spietati dei nostri cupi e luridi giorni italici.
Ben rappresentati con amara e malinconica ironia nella nuova serie, esclusiva Netflix.
La lacerazione e la disgregazione della società, le guerre tra i poveri, il precariato giovanile e non, il degrado culturale, i nazisti usciti di nuovo dalle fogne, la politica melmosa, la disillusione nei confronti di quelli che una volta si chiamavano VALORI.
Occorre restare umani, di fronte all'orrore che sempre più ci circonda e soffoca.
Questo il messaggio.
Si ride, come sempre, si colgono decine di citazioni, si apprezzano Cure, Stiff Little Fingers, Lou Reed, Clash, Oasis, Chumbawamba nella colonna sonora, ci si rende conto di come e dove siamo finiti in questi anni.
Da vedere e apprezzare.

Marina Cicogna. La vita e tutto il resto di Andrea Bettinetti
E' uno spaccato interessante quello che offre il documentario di Andrea Bettinetti dedicato a MARINA CICOGNA, grande produttrice cinematografica, che ha vinto un premio Oscar con Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto di Elio Petri (anche Grand Prix Spécial du Jury a Cannes), una Palma d’oro con La classe operaia va in paradiso, sempre di Elio Petri, e un Leone d’Oro con Belle de jour di Luis Buñel a Venezia.
Personaggio spigoloso, di alto lignaggio sociale, aristocratica e con genitori e avi ai massimi livelli della società italiana.
Donna coraggiosa e libera, dichiaratamente bisessuale (non ha mai nascosto la lunga relazione con Florinda Bolkan in anni bacchettoni e poco tolleranti), superando gravi difficoltà in famiglia e numerose problematiche della vita.
Ha prodotto registi come Elio Petri, Lina Wertmuller, Pier Paolo Pasolini, Vittorio De Sica, Sergio Leone, Francesco Rosi, Liliana Cavani, Jean-Pierre Melville e lavorato con attori come Mariangela Melato, Giancarlo Giannini, Florinda Bolkan, Gian Maria Volonté, Henry Fonda, Charles Bronson, Alain Delon.
Il documentario è una lunga intervista a Marina Cicogna con un buon numero di rare immagini e filmati, aneddoti e interventi di amici e operatori dello spettacolo.
Si può vedere qui:
https://www.raiplay.it/programmi/marinacicogna-lavitaetuttoilresto

Radio Libere Tutti - La storia dell’emittenza radiofonica piacentina di Roberto Dassoni
Piacenza, così come tante altre città di provincia, assiste a una vera e propria fioritura di piccole emittenti radiofoniche libere nate dalla creatività e dal saper fare di alcuni giovani che giocavano con trasmettitori, ripetitori e che sentivano l’esigenza di raccontarsi e di tramettere un pezzo di storia del nostro territorio.
Negli anni ’70 non esisteva una legislazione e l’etere era un territorio selvaggio.
Chiunque con un poco di dimestichezza con la tecnologia poteva aprire una radio.
Alcuni tentativi durarono poche settimane, altri costituiscono le radio che raccontano la nostra città ancora oggi.
La radio libera, contrariamente a quella di Stato, trasmette a 360 gradi le notizie della città senza censura e la musica del tempo richiesta dagli ascoltatori che iniziano ad assumere un ruolo fondamentale.
La radio non è più solo notizie ed intrattenimento ma ascolto attivo. Si instaura un forte legame tra radio e comunità locale.
In una società in cui l’immagine è un pensiero ossessivo e il bisogno di nutrirsi di immagini è diventato dipendenza, sembra essere tornato un interesse per la voce e per l’ascolto.
Lo testimoniano la nascita delle web radio e dei podcast anche a Piacenza, i cui contenuti audio sono volti allo svago ma anche all’informazione, all’approfondimento e alla discussione.
Il documentario si avvale delle interviste dei protagonisti di quest’epoca d’oro e di gustose registrazioni originali del tempo, oltre che di materiale fotografico d’archivio.
Con (in ordine alfabetico):
Diego Alberti, Antonio Bacciocchi, Eleonora Bagarotti, Marilina Benedetti, Riccardo Botti, Daniel Bozzarelli, Fabrizio Centenari, Davide Dallatorre, Luca Frazzi, Stefano Girometti, Giorgio Lambri, Abe Lupo, Ermanno Mariani, Marilena Massarini, Rita Nigrelli, Francesco Paladino, Stefano Pareti, Filiberto Putzu, Redazione Radio Cult, Redazione Gioia Web Radio, Redazione Radio Radio Shock, Stefania Riccio, Rita Ronda, Francesco Vaccari.
Per vederlo qui:
https://vimeo.com/816473467

Handmade Festival Guastalla
HANDMADE FESTIVAL di Guastalla (arrivato alla 13° edizione) è un festival favoloso.
Per varietà e quantità della proposta (di altissimo livello artistico), per la professionalità, la cura per i protagonisti, il senso di accoglienza tutto emiliano.
Che è il tratto distintivo dell'evento: tranquillità, cordialità, senso di appartenenza e di libertà.
Che concilia il rispetto reciproco, il volere stare bene insieme, la condivisione.
E poi la MUSICA.
In mezzo a tanta offerta rimarco le esibizioni di:
BONO/BURATTINI
Francesca Bono, voce e chitarra degli Ofeliadorme, qui a voce e tastiere, Vittoria Burattini, batterista dei Massimo Volume, alle prese con un sound elettronico minimale e ipnotico con sguardi a kraut rock, ambient, industrial, post wave. Ammalianti.
ALEX FERNET
Spettacolare! Disco funk tiratissima, travolgente, suonata benissimo, canzoni con un groove pazzesco, trame elaborate e mai banali. Una rivelazione.
LEATHERETTE
Interessanti, abrasivi, tra post punk, venature no wave/free jazz, attitudine punk, ottimi.
COME
Post rock/slow core di qualità, atmosfere scheletriche, trame psichedeliche, probabilmente rendono di più in un piccolo club che in un open air ma la classe c'è tutta.
E poi sono di una disponibilità e simpatia rare. Condividiamo il banchetto dei dischi, vogliono aprlare e comunicare, è un piacere, ci regaliamo dischi e cose.
BLURT
Non li conoscevo, se non di nome e per qualche brano ascoltato qua e là.
Inglesi, in giro dal 1979, aspri, acidi, ostici, jazz (post) punk con momenti ritmici afrobeat.
Molto interessanti.
LYDIA LUNCH RETROVIRUS
Poi arriva lei e asfalta tutto e tutti.
Quaranta minuti di pura e semplice abrasione punk. Tiratissimi, cattivi, energia malefica, brutalità sonora, feedback. Fanno paura. Chiudono con "Forever on the run" di quasi dieci minuti dal progetto "Big Sexy Noise" e ti strappano il cuore.
SUPERLATIVI.
NOT MOVING LTD
Suoniamo come sempre, come fosse l'ultima volta. Punk 'n' roll, quello sappiamo fare. Apprezzati.



COSE VARIE
° Ogni giorno mie recensioni italiane su www.radiocoop.it (per cui curo ogni settimana un TG video musicale - vedi pagina FB https://www.facebook.com/RadiocoopTV/).
° Ogni domenica "La musica ribelle", una pagina sul quotidiano "Libertà"
° Ogni mese varie su CLASSIC ROCK.
° Ogni sabato un video con aggiornamenti musicali sul portale https://www.facebook.com/goodmorninggenova
° Sulle riviste/zines "GIMME DANGER" e "GARAGELAND"
° Periodicamente su "Il Manifesto" e "Vinile".

IN CANTIERE
NOT MOVING LTD live

Mercoledì 5 luglio: Ravenna “Bagno Peter Pan”
Sabato 8 luglio: Roma “Forte Prenestino”
Giovedì 13 luglio Genova “Lilith Festival”
Lunedì 14 agosto: Lari (Pisa) “Festa Rossa”
Venerdì 15 settembre : Isola d’Elba Festival
Sabato 23 settembre: Festa Privata Imperia
Sabato 7 ottobre: Poviglio (Reggio Emilia)
Venerdì 13 ottobre: La Spezia “Shake”
Sabato 28 ottobre : Como “Joshua"
Sabato 25 novembre: Lonate Ceppino (VA) “Black Inside

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