venerdì, febbraio 18, 2022
Paolo Conte, Via con me di Giorgio Verdelli
Non ho mai avuto una particolare vicinanza con il PAOLO CONTE cantautore.
Sempre refrattario alla sua piacioneria/ammiccante/da da da tutuu durudù/la milonga/il gezz, il kazoo.
Ma totalmente prono alle incredibili capacità compositive che mi hanno regalato le mie canzoni italiane preferite di sempre come "Azzurro" (la canzone nostrana più bella in assoluto) o "Onda su onda", "Via con me", "Messico e nuvole", "Bartali".
Il film di Verdelli è un'elegia, dovuta e inevitabile, a un genio della musica nostrana, raro esempio di personalità, in grado di mischiare quel jazz "antico" con la musica d'autore, ironia, cultura e mille altre cose.
Un monumento della tradizione artistica italiana.
Piaccia o no.
Scorrono le testimonianze di grandi e meno grandi che ne tessono le lodi, lo stesso Conte parla, commenta e affascina con la sua regalità.
Film da vedere per chi coltiva interesse per la nostra musica e cultura.
Numero uno. Per (ampio) distacco
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