mercoledì, novembre 03, 2021

Serge Latouche - Limite



Gli uomini hanno già abbandonato il sentiero di una civiltà durevole.

In tempi in cui la cosiddetta "emergenza climatica" è una realtà oltre che drammatica ormai ampiamente conclamata e in cui i principali governi mondiali non fanno sostanzialmente nulla per metterle un freno, anteponendo la crescita economica, può essere utile (ri)leggere questo breve saggio di Latouche (professore di scienze economiche all'Università di Parigi) scritto nell'ormai lontano 2012.

In cui si palesa che "la catastrofe è già tra noi. Viviamo quella che gli specialisti chiamano la sesta estinzione della specie" e che "ormai è chiaro che il nostro modo di vita attuale è senza futuro, che il nostro mondo finirà, che i mari e i fiumi saranno sterili, le terre senza fertilità naturale, l'aria delle città soffocante e la vita un privilegio al quale avranno diritto soltanto gli esemplari selezionati di una nuova razza umana" (André Gorz - Sette tesi per cambiare la vita - 1977).

"Viviamo in una società della crescita.
La società della crescita può essere definita come una società dominata da un'economia della crescita e che tende a esserne interamente permetata.
In questo modo la crescita per la crescita diventa l'obiettivo primordiale, se non il solo dell'economia e della vita.
Produrre di più implica necessariamente consumare di più e per questo è necessario creare all'infinito nuovi bisogni".


Noi non distruggiamo il pianeta ma soltanto il nostro ecosistema cioé le nostre possibilità di sopravvivervi.
Indifferente ai nostri eccessi, la Terra continuerà a seguire il suo destino dopo la nostra scomparsa.


A fronte di questa catastrofica situazione Latouche propone un concetto di DECRESCITA, di abbandono del superfluo e di ciò che non è indispensabile.

Per scongiurare l'implosione del sistema è indispensabile un'autolimitazione della dismisura dei modi di produzione e di consumo dominanti, che sono soprattutto quelli delle classi dominanti.

L'autolimitazione si sposta così dal livello della scelta individuale al livello del progetto sociale.


C'è anche un'interessante analisi che riporta al progressivo insorgere dei cosiddetti sovranismi:
Ogni cultura è per natura etnocentrica. Gli appartenenti a una determinata cultura sono persuasi che i loro valori sono i migliori e che sono quelli dei loro vicini sono meno buoni dei loro, se non cattivi.

Serge Latouche
Limite
Bollati Borlingheri
105 pagine

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