domenica, dicembre 20, 2020
Ian Penman - Mi porta a casa, questa curva strada
Ian Penman è uno dei migliori critici musicali inglesi, da New Musical Express a The Face, Uncut, The Wire e The Guardian.
In questo libro sono raccolti suoi otto saggi, scritti con pungente ironia, riferimenti colti, un tratto agile e molto fresco.
Talvolta si perdono i rimandi ad aspetti e autori della cultura (musicale e non) inglese ma la lettura é consigliata e avvincente.
Si parla di James Brown e Prince, Charlie Parker, Elvis e Donald Fagen.
Si parla anche della Cultura Mod e leggerne é un vero piacere, con frasi che ne colgono al meglio l'anima.
"I Mod provavano un pizzico di oscura agitazione al pensiero di cosa poteva riservare il futuro.
Il jazz americano e i film europei non erano soltanto dei compendi su come portare i mocassini o la cravatta, ma piuttosto autorizzazioni formali a fermarsi a riflettere."
"I primi Mod erano dei navigatori, dei Magellano nel campo post bellico del tempo libero, che ancora doveva essere immaginato, plasmato in questa o quella forma."
A proposito della demonizzazione dei Mod da parte della stampa e della società inglese a metà dei 60:
"A parte i discorsi sulla "feccia" a cavallo degli scooter, forse il vero timore era legato non tanto al teppismo quanto invece alla difficoltà di incasellare con precisione i Mod in un particolare ceto sociale o genealogia della sottocultura."
A proposito del Mod oggi é invece impietoso:
"Come i cantieri navali vuoti ospitano musei "a tema" - Immergiti nell'esperienza virtuale della manovalanza - così le ambizioni folli e assurde del pop e del rock di metà anni Sessanta sono stae riconfezionate e tirate a lucido sotto forma di ganzo patrimonio storico"
Ian Penman
Mi porta a casa, questa curva strada
Atlantide
euro 24
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
RispondiElimina