Ogni mese la rubrica GET BACK ripropone alcuni dischi persi nel tempo e meritevoli di una riscoperta.
Le altre riscoperte sono qui:
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SPECIALE ANGELO BRANDUARDI
ANGELO BRANDUARDI - Angelo Branduardi
Un esordio, del 1974, figlio dell'epoca, in cui il suo embrionale gusto folk tradizionale si mischia a ripetute suggestioni prog.
In particolare "Storia di mio figlio" e nella lunga suite di 12 minuti in buona parte strumentale "E domani arriverà".
Produce Paul Buckmaster (e suona Hammond e tastiere), già con David Bowie e Elton John.
Album molto interessante, completo, vario. Alla batteria Enzo Restuccio (De Andrè, Dizzie Gillespie, Morricone, Piovani), al basso Giovanni Tommaso del Perigeo, alla chitarra Silvano Chimenti (Baglioni, De Andrè, già con i Planets).
ANGELO BRANDUARDI - Alla fiera dell'Est
L'album, del 1976, che lo porta al successo, grazie al brano omonimo e che in sostanza crea un marchio di fabbrica che riproporrà nei lavori che seguono, sempre accarezzati da grandi tributi di pubblico e critica ("La pulce d'acqua", "Cogli la prima mela").
Il sound è acustico, mischia folk "nordico" e quello tradizionale nostrano, melodie vellutate e suadenti di sapore "medievale".
Il Branduardi più conosciuto.
ANGELO BRANDUARDI - Domenica e lunedì
Un lavoro insolito del 1994, più rock, pop, con arrangiamenti molto pomposi.
I testi sono affidati, oltre che alla moglie Luisa Zampa, a una serie di autori eccellenti, da Vecchioni a Finardi a Pasquale Panella.
Molto piacevole.
Maurizio Fabrizio a chitarra e arrangiamenti, Ellade Bandini alla batteria, Andrea Braido alle chitarre.
ANGELO BRANDUARDI - L'infinitamente piccolo
Un lavoro, del 2000, particolarmente coraggioso, in cui traspone in musica scritti ed episodi della vita di San Francesco, tratti dalle Fonti Francescane.
Ad aiutarlo Franco Battiato, Ennio Morricone, Nuova Compagnia di Canto Popolare, Muvrini, Madredeus.
Il risultato è interessante, sperimentale, dalle atmosfere sonore altalenanti ma riuscito.
Non trovavo un suo brano bellissimo perchè in effetti è nel suo secondo disco La Luna, parlo di Confessioni di un Malandrino (da una poesia di Esenin). Emozionante la versione presente in 1979 IL CONCERTO.
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