Ogni mese la rubrica GET BACK ripropone alcuni dischi persi nel tempo e meritevoli di una riscoperta.
Le altre riscoperte sono qui:
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Speciale MARIA MONTI.
MARIA MONTI - Recital
Uscito nel 1961 è una sorta di concept, in cui le canzoni (in buona parte composte dai suoi testi e dalla musica di Giorgio Gaber, suo compagno ai tempi) sono unite da brevi parole introduttive della stessa Monti.
Canzoni con arrangiamenti minimali (suonano Giorgio Gaber alla chitarra e Pallino Salonia al contrabbasso) che mettono in primo piano il ruolo di una donna moderna che affrontava tematiche contingenti come lo sfruttamento sul lavoro ("La filanda") o inusuali per la canzone italiana ("Il funerale"), oltre alla più nota e spensierata "Zitella Cha Cha Cha" (dal testo apparentemente leggero ma in realtà molto amaro). C'è anche la splendida "Sono le nove", firmato per la prima volta dal duo, poi indivisibile, Gaber e Luporini, struggente ritratto di Milano. Infine il piccolo classico "Non arrossire" ripreso poi da Renato Zero, Bobby Solo, Claudio Baglioni, Renzo Arbore,Mal, Morgan. Un gioiello di disco.
MARIA MONTI - Maria Monti e i contrautori
Donna di sinistra si affianca alla tradizione delle cantautrici impegnate come Giovanna Marini o Giovanna Daffini con un album, del 1972, voce e chitarra acustica in cui interpreta brani di vari "Contro-Autori" come Ivan Della Mea, Paolo Pietrangeli o Phil Ochs di cui riprende, in italiano, "There but for fortune".
MARIA MONTI - Il Bestiario
Un album particolarissimo, sperimentale, originale, uscito nel 1974, il vertice musicale di Maria Monti, fino ad allora conosciuta per canzoni popolari e cabarettistiche (soprattutto nel connubio con Giorgio Gaber).
Affiancata da Alvin Curran, del collettivo di improvvisazione MEV (Musica Elettronica Viva), Roberto Laneri e il sassofonista Steve Lacy (che lavorò con Monk, Charlie Mingus, Duke Ellington e da noi con Enrico Rava e gli Area), si immerge in atmosfere elettroniche minimali, talvolta folk, jazz, sperimentali.
Lavoro affascinante e interessantissimo.
MARIA MONTI - Le muraglie
Pubblicato nel 1977 è la prosecuzione concettuale de "Il bestiario", più fruibile musicalmente (pur se molti brani sono molto teatrali e cabarettistici, parlati con basi semi cacofoniche), molto più radicale liricamente, con le tematiche, anche in questo caso in forma di concept, apertamente femministe, anti violenza e prevaricazione di genere, militanti, imperniate sulla condizione della donna in quegli anni.
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