mercoledì, luglio 22, 2020

The Jolt



Una delle band più sottovalutate e sfortunate della scena mod/punk/power pop, i JOLT nascono alla fine del 1976 in Scozia.
Suonano cover di band dei 60, mischiandole all'energia del punk che sta esplodendo in quei giorni.
Si creano un ottimo seguito e sono la prima nuova band scozzese a firmare per una major, la Polydor. nel 1977 per cui realizzano i singoli "All I can do" e "Watcha gonna do abouti it" (poderosa cover degli Small Faces).

Nel 1978 confermano la loro statura con un bellissimo album, energico, pop, frizzante, mod-erno.

Diventano beniamini di Paul Weller che li vuole spesso ad aprire per i Jam e scrive per loro "See saw" (incluso nel bellissimo ep "Maybe tonight" del giugno 1979) che i la band di Paul riprenderà come B side di "Eton Rigfles".
Suonano anche con i Saints, Motors e Generation X.

Vengono spesso considerati come cloni dei Jam, ripudiati dalla scena scozzese che li considera "venduti" e poco considerati.
Si sciolgono alla vigilia dell'esplosione del Mod Revival.

Il batterista Iain Shedden si trasferiece in Australia, dove suonerà per un periodo con i Saints, diventando anche un apprezzato giornalista musicale.
E' scomparso nel 2017.


You're Cold / All I Can Do (1977)


What'cha Going Do About It? /Again & Again (1978)


The Jolt (1978).


I Can't Wait/Route 66 (1978)


Maybe Tonight/I'm In Tears/See Saw/ Stop Look (1979)

Maybe Tonight
https://www.youtube.com/watch?v=T1O2Q9s6-8g

See Saw
https://www.youtube.com/watch?v=Gk1AWKm-DhY

Watcha gonna do about it
https://www.youtube.com/watch?v=M5809LtwzT8

1 commento: