venerdì, maggio 29, 2020

Maggio 2020. Il meglio



Procede bene l'anno con Igorrr, X, The Ranch, Lux Hotel, Real Estate, Gerry Cinnamon, Christian McBride, Gil Scott Heron/Makaya McCraven, Devonns, Soul Motivators, Isobel Campbell, Monophnics, Black casino and the Ghost, Martha High and the Italian Royal Family, Crowd Company, Ben Watt. Moses Boyd, Shabaka and the Ancestors, Jazz Sabbath, Field Music.
Per l'Italia Calibro 35, Ritmo Tribale, Mother Island, Dining Rooms, Dalton, Puglia, Era Serenase, Ok Bellezza, Caltiki e Handshake.


JAZZ SABBATH - Jazz Sabbath
Album registrato 50 anni fa dai Jazz Sabbath, puro cool jazz, be bop strumentale, eseguito magistralmente da Milton Keanes al piano con Jacque T'Fono al basso e Juan Take alla batteria.
Mai realizzato ma trafugato da quelli che diventeranno poi i Black Sabbath che gli ruberanno i brani e diventeranno famosi, trasformandoli in heavy metal.
Bellissima storia con tanto di doc esplicativo a cui partecipano membri di Whitesnake, Marky Ramone,Faith No More, Dream Thater, Royal Blood, Row Wood di Move e Elo e Robert Powell che intervista Keanes: https://www.youtube.com/watch?v=IKmeKtkiX3E&feature=emb_logo
In realtà Milton Keanes è Adam Wakeman, il tastierista di Black Sabbath e Ozzy Osbourne e l'idea per lanciare l'album è stupenda e molto Monty Python.
Ma altrettanto bello il disco, suonato in maniera divina.

GERRY CINNAMON - The Bonny
Bella storia quella del cantautore scozzese, 35 anni, refrattario ai media e al mainstream.
Sound minimale acustico tra Billy Bragg, Bob Dylan, il Lennon più scarno e un amore per Cure e Smiths.
Il secondo album "The Bonny" è aspro e crudo, intenso e vero.
Cool.

THE RANCH - Together to get here, to get here together
Arrivano da Malta con una cantante lettone, giovanissimi, musicisti di una bravura eccelsa, dotati di una freschezza esecutiva unica. Mischiano jazz rock, fusion, funk, soul, il math rock dei primi Battles, psichedelia, virtuosismi che riportano di volta in volta a King Crimson, Gong, King Gizzard and the Lizard Wizard e tanto altro.
Album spettacolare!

MOTHER ISLAND - Motel rooms
Terzo album per la band vicentina e nuovo piccolo gioiello di jingle jangle pop rock che abbraccia lo stupendo sound West Coast dei 60's, tra Jefferson Airplane e Byrds, tocchi country, atmosfere cinematografiche, canzoni di altissimo livello, la voce soulful alla Grace Slick di Anita Formilan a condurre le danze. Grandi!

DALTON - Papillon
In attività da sei anni, al terzo album, la band romana compie un grande salto in avanti, dimostrando maturità, spessore qualitativo, potenza sonora.
Il loro è un punk rock sincero e onesto che si muove tra umori 77 (dalle parti degli Slaughter and the Dogs), Oi! (Business, 4 Skins), una dose di classico rock 'n' roll stradaiolo, il combat rock di Clash e Ruts, un generoso abbraccio al glam rock più grezzo e istintivo dei 70 (vedi la lezione dei Jook) e richiami alla canzone d'autore italiana (un pizzico di Rino Gaetano).
Testi diretti e intensi (da quanto tempo non si sentiva cantare di sottoproletariato? vedi nel reggae punk "In disparte messi da parte (sottoproletariato"), eccellente la produzione (grazie al grande Glezos) e preziosa ospitata di Marco Giallini che recita all'inizio del disco.
Uno degli album dell'anno!

THE LOVETONES - Myriad
La band australiana, alter ego del compositore Matthew J.Tow, confeziona un delizioso album che, in sue molte parti, potrebbe essere tranquillamente un inedito del John Lennon solista (voce e musica) o, se preferite, Liam Gallagher, in altre accarezza Beatles e 60s'. Da ascoltare.

STEVE WYNN - Solo acoustic vol. 1
Doveva essere il lancio per un suo tour solista in acustico ma sappiamo come é andata a finire. Il disco é però davvero bello, chitarra acustica e voce, semplici ma stupende ballate, un mood a metà tra Lou Reed e Bob Dylan, tanto gusto e classe infinita.

DATURA4 - West Coast highway cosmic
Quarto album per la band di Dom Mariani e corroborante e corposo lavoro di rock blues a cavallo tra 60's e 70's, boogie, sferzate garage, tematiche Doorsiane, proto hard, freakbeat, psych. Un mix ben riuscito, ottime songs e soddisfazione garantita per gli amanti del genere.

HAGGIS HORNS -Stand up for love
Al quinto album la band inglese spara il colpo grosso con un perfetto lavoro di funk che guarda ai classici, ai KC and Sunshine Band, inserisce un grande brano reggae e tanto soul. Ottimo album.

KAMASI WASHINGTON - Becoming
Colonna sonora di un doc per Netfkix su Michelle Obama. Sound loung jazz pop francamente noioso e poco interessante. Si può evitare tranquillamente.

MALIA - The garden of Eve
Nata in Malawi da padre inglese, cresciuta a Londra, all'attivo una serie di album e collaborazioni, nel nuovo lavoro ci regala un ottimo mix di soul, blues, jazz, swing, rhythm and blues, cantato con una splendida voce e suonato con stile fresco e tanto groove.
Ascolto più che piacevole.

MARK LANEGAN - Straight songs of sorrow
Ennesimo viaggio nel suo mondo di incubi, (terribile) vita vissuta, depressione, atmosfere dolenti e perdizione. Tanti ospiti illustri e consueta voce che arriva dagli inferi. Deep blues e anima a brandelli.

BAXTER DURY - The night chancers
Al sesto album ormai Baxter non é più "il figlio di Ian" ma un artista maturo, riconoscibile e con una proposta molto personale, tra lirismo declamato su basi che occhieggiano a groove reggae ma soprattutto a un pop sound orchestrale anni 80. Un mix intrigante, solo apparentemente "facile".

TIM BURGESS - I love the new sky
La voce dei Charlatans con il quinto album solista. Pop molto godibile, sbarazzino, con pennellate psichedeliche e buone intuizioni.

SON LITTLE - Aloha
Già produttore di Mavis Staple, si muove nell'ambito del new soul rivisitato in chiave moderna, molto vicino al gusto semi acustico di Michael Kiwanuka e Leon Bridges. Non male, ottime canzoni, buon groove.

KING SOLOMON HICKS - Harlem
Divertente, sanguigno, ottimo album di classico blues, boogie, rock blues, rhythm and blues. Niente di nuovo sotto il sole ma poco importa, si ascolta più che volentieri e con grande piacere.

IL SENATO - Zibadone
Il Senato (il super gruppo composto da Luca Re, Fay Hallam, Andy Lewis e Alberto Fratucelli e Roberto Bovolenta dei Sick Rose) all'esordio sulla lunga distanza scrive il manifesto sonoro della propria esperienza artistica.
Da influenze prevalentemente di gusto 60's si arriva a suoni psichedelici freakbeat di matrice 70's, ballate alla Small Faces di "Odgen's..", soul pop, un pizzico di glam, qualche oscura cover.
Uno Zibaldone artistico molto ben prodotto e realizzato che attesta la band anglo/italiana tra le realtà più mature e in progress dell'ambito.

BOMBER 80 - Contro il tempo
Doverosa ristampa dalla sempre benemerita etichetta HellNation di un piccolo gioiello del punk rock Oi! italiano, uscito due anni fa. La band toscana ci regala dieci brani di una potenza ineguagliabile, tra punk rock, street punk, hardcore, nella migliore tradizione del sound Skinhead. Testi impegnati, diretti, densi, sound perfetto al servizio di una tecnica invidiabile e di brani semplicemente travolgenti.
Disco epocale.

BRAVATA - Pray for today
Fresco esordio sulla lunga distanza per la band pugliese (con la produzione di Danilo Silvestri e Lorenzo Moretti dei Giuda). Brillante sound chitarristico che guarda al Paisley Underground, tra Dream Syndicate e True West, aggiunge qualche asperità e contestualmente una vena power pop. Sapore "americano", canzoni brevi e dirette, eseguite con il giusto approccio e arrangiate alla perfezione. Promossi a pieni voti.

DAYGLO DEMONS - s/t
Un lavoro da one man band a cura del polistrumentista leccese Darius J.Fakir che suona tutto e butta in un calderone ribollente tonnellate di influenze (dallo space surf allo psychobilly, al garage punk, alla sperimentazione di sapore “No New York” e tanto altro). Il tutto frullato da un devastante approccio punk che travolge anche brani come “Invisible sun” dei Police e “Paperback writer” dei Beatles. Originalissimo e unico.

CALTIKI - Amazzoni
L’esordio del trio romano è un riuscitissimo e super frizzante miscuglio tra l’Adriano Celentano sbarbato che canta con i Rokes ma con un tiro alla Hives. Le 10 canzoni, dedicate ad altrettante figure femminili, guardano alla classica tradizione garage punk, al beat italiano, al primo rock n roll ma senza particolari istanze revivaliste, anzi, declinando il tutto in chiave attuale e con un groove da dancefloor. Divertente e fresco.

AA.VV. - Go Down Records 2003/2020
17 anni di attività decine di album e un livello qualitativo sempre altissimo ha fatto della nostra Go Down Records una delle etichette leader nell'ambito stoner/hard/psych/rock mondiale. I 28 brani contenuti in questa godibilissima compilation antologica sono una perfetta fotografia dello spettro musicale abbracciato dalla label. Consigliatissima.

AA.VV. - Last white X-Mas
Un documento di straordinaria importanza per la scena hardcore punk italiana, tra le più seguite e apprezzate nel mondo, durante gli anni 80. La registrazione, nel 1983, di un concerto, a Pisa, di tutti i gruppi hardcore punk toscani. Qualità eccellente (grazie ad Ale Sportelli, vero maestro nel recuperare materiale analogico) e una fotografia di un'epoca incredibile e irripetibili con monumenti della scena come CCM; Wardogs,Putrid Fever, I Refuse it ma anche gli Useless Boys che aprivano le porte alla scena neo garage italiana.

AA.VV. - Rec it be
“Rec It Be” omaggia la pietra miliare della musica “Let It Be” dei Beatles, che nella stessa data festeggia i cinquant’anni dalla pubblicazione. Settantatre musicisti italiani ( la “Sgt. Pepper’s Only RecLab’s Band”) si sono ritrovati nei RecLab Studios di Larsen Premoli e hanno rifatto da cima a fondo, fedelmente, l'iconico ultimo album dei Fab Four.
Sempre rischioso (e faticoso) cimentarsi con i monumenti intoccabili del rock ma il risultato alla fine é brillante, dignitoso e fresco e piacerà sicuramente anche ai più accaniti (e puntigliosi) Beatles fans.
Spiccano le versioni di "I me mine", "Ive got a feeling" e "One after 909".
Un disco da avere anche per le finalità benefiche del progetto:ogni ricavo (biglietti del concerto, CD, merchandising, offerte…) sarà donato all’associazione no-profit Oscar’s Angels Italia, che opera con volontari in tutte le principali strutture oncologico pediatriche per portare assistenza, aiuto e momenti di gioia ai bambini e ragazzi affetti da gravi patologie, nonché sostegno ai genitori e alle famiglie.

JACKSON BROWNE - Downhill from everywhere / A little soon to say
Da sempre impegnato nel sociale e per le tematiche ambientali, Jackson Browne torna con un singolo con due brani che si riallacciano alla relazione tra la tragica situazione attuale e i danni creati dall'uomo alla Terra. Un'intensa ballata e un rock di classica impostazione West Coast testimoniano la vitalità e la freschezza di un autore iconico e mai dimenticato.

ASCOLTATO ANCHE:
DANZIG (la voce dei Misfits omaggia Elvis senza essere una particella di Elvis. Disco inutile dell'anno), MARCOS VALLE (elegante, ricercato mix di fusion, brasil, pop), GHOSTPOET (ambient/avanguardia/decadente), CASSOWARY (nu soul, jazz e fusion), LAKE (pop un po' in stile Stereolab, parecchio melenso e con tanta melassa), BLACK HISTORY MONTH (istigazione al suicidio), CAFE RACER (noiosi), MOSES SUMNEY (alt jazz/soul/hip hop/elettronica. Non facile), PERFUME GENIUS (pop soul un po' anonimo)

LETTO

ALBERTO ANILE - Alberto Sordi
Alberto Anile é un giornalista e storico del cinema che già si era occupato di ALBERTO SORDI in uno splendido numero monografico della rivista "Bianco e nero", dedicato al "Sordi segreto" ( http://tonyface.blogspot.com/2019/03/bianco-e-nero-sordi-segreto.html).
Nel nuovo volume dedicato all'Albertone nazionale scava nella sua storia alla ricerca di particolari inediti, semi sconosciuti, attingendo dai documenti (archiviati con cura maniacale dall'attore) del Fondo Sordi.
Tra cui foto eccezionali.
Volume rilegato elegantissimo e di rara bellezza che si addentra in vicende e particolari inediti della vita e della carriera di Sordi (dall'incontro con Stanlio e Olio da cui emerge una foto mai vista, al film progettato su Gladio, i rapporti difficili con Totò, gli scontri aspri con Nanni Moretti, la scena tagliata in "Roma" di Fellini).
Corretta (e spesso spietata) l'analisi sull'attore e (soprattutto) il regista (in verità mediocre), interessanti gli sguardi sull'impenetrabile vita privata.
Brillante la constatazione storica che Sordi era seguito da un pubblico cittadino, delle "prime visioni" mentre nei cinema di paese e di provincia, di seconda e terza visione a trionfare é sempre Totò.
Grande libro per i fan.
Prefazione (immancabile) di Carlo Verdone.

GLEZOS - Zenga e i suoi fratelli
Non tragga in inganno il titolo.
NON é una biografia di Walter Zenga, mitico portiere di Inter, Nazionale, attuale allenatore del Cagliari (dopo esperienze in mezzo mondo), dalla polemica facile e dalla favella esplicita.
Anche se la sua figura aleggia costantemente in questo appassionante viaggio a ritroso nella periferia milanese degli anni 70, nel calcio di quartiere, quello più popolare e vero da cui lo stesso Zenga, vicino e amico dell'autore, partì per arrivare all'amata Inter.
Ci sono i vividi ricordi delle domeniche "al campo" (non allo stadio) dove i milanesi andavano ogni volta.
Perché si tifava Milan o Inter ma la seconda squadra del cuore era comunque l'altra milanese e di domenica si andava a vederle giocare.
Ci sono squadre come la Macallesi, la Milanese, l'Enotria, l'Ausonia, le partite di quartiere, la passione, gli aneddoti, i bar, lo stadio quando i tifosi si potevano spostare alla fine del primo tempo nell'altra curva dove attaccava la tua squadra.
Racconti di prima mano, sinceri, diretti, divertenti, talvolta acri, altre volte malinconici, sempre sottilmente romantici, scritti bene e coinvolgenti.
Pieno di dettagli, ricordi inediti, particolari preziosi.
Semplicemente bello.

ROSSANO LO MELE - Scrivere di musica
CHI SCRIVE DI MUSICA SI ARROGA IL DIRITTO DI SPIEGARE AGLI ALTRI COSA STANNO SENTENDO.
NON E' UNA FACCENDA DA POCO
Difficile dirlo meglio.
L'autore lo può fare.
Direttore di "Rumore", batterista dei Perturbazione, insegnante di Linguaggi della musica contemporanea presso l'Università Cattolica di Milano.
In questo veloce, agile, chiaro e limpido saggio su ciò che significa "scrivere di musica" non si erge mai a dotto medico e sapiente ma spiega con molta trasparenza, umiltà e immediatezza, cosa vuol dire agire in un ambito così complesso e, altrettanto, abusato (da cani e porci. E io mi metto in prima fila).
Tutto é accuratamente sostenuto dalla lunga e difficile esperienza personale, da annotazioni in cui é facile riconoscersi, citazioni che abbracciano il pur sempre ampio spettro della critica musicale.
Sarebbe importante che fosse letto da tanti improvvisati, pretenziosi e arroganti aspiranti al "giornalismo" musicale ma anche per chi é un tantino più navigato è un testo molto interessante per rimettere in fila un po' di concetti basilari.
Consigliato.

JOHANN WOLFGANG GOETHE - Viaggio in Italia
Il grande scrittore, poeta, umanista e tanto altro JOHANN WOLFGANG GOETHE compì tra il 3 settembre 1786 e il 18 giugno 1788 un lunghissimo viaggio in Italia, sotto falso nome.
Ne trasse una lunga serie di annotazioni e un libro interessantissimo, pubblicato in due volumi tra il 1816 e il 1817.
Un'Italia rurale, povera, talvolta primitiva ma che riluce di testimonianze storiche di incredibile valore.
Che, per suo stupore, vengono lasciate decadere e vengono vissute in quanto elemento del circostante e non come opere d'arte.
Si innamora di Venezia, Roma e Napoli, entra in contatto con la popolazione ma anche con nobili, artisti, intellettuali, scrittori. Descrive spesso la natura che lo circonda e si compiace del clima e del carattere degli italiani, confrontandolo con quello dei suoi conterranei.
Critica (da protestante) in modo altezzoso e distante la Papa e chiesa cattolica.
Un libro molto intrigante, curioso, a tratti appassionante e divertente.

COSE VARIE
Ogni giorno mie recensioni italiane su www.radiocoop.it, ogni domenica "La musica ribelle", una pagina sul quotidiano "Libertà", ogni mese varie su CLASSIC ROCK.
Periodicamente su "Il Manifesto".

IN CANTIERE
Tutto fermo come è noto.
I progetti non mancano: entro l'anno un paio di nuovi LIBRI (tra cui una sorpresa molto particolare), uno a cui ho collaborato attivamente, una ristampa, un altro agli inizi del 2021.
Si lavora intanto a un nuovo disco.

2 commenti:

  1. Sono cascato con entrambe i piedi nel mondo di Gerry Cinnamon ed è fantastico.
    Thanks per la dritta.

    Charlie

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  2. Testo
    A meno che non stia davvero
    Pensando solo a te ogni respiro
    Ogni momento che vivo
    A meno che tu non sia l'unica
    L'unica per me le altre le vedo
    Le altre sì che le vedo
    Ma te ti sento dentro come un pugno
    Quando ti vedo ballare
    Vorrei morire
    Lai la la la la la la fammi vedere
    Lai la la la la la la fammi godere
    Vorrei stringerti le braccia
    Le braccia attorno al collo e baciarti
    Baciarti dappertutto
    Vorrei possederti
    Sulla poltrona di casa mia
    Con il rewind
    Rewind
    E tutto il necessario
    Perché tu vai, vai
    Veloce come il vento
    Quante espressioni di godimento sul tuo volto
    Si vedono solo con lo scorrimento lento
    Si vedono solo con lo scorrimento lento
    Lai la la la la la la fammi vedere
    Lai la la la la la la fammi godere
    Mi aiuto con le illusioni
    E vivo di emozioni che tu
    Che tu non sai neanche di darmi
    Perché tu vai, vai veloce come il vento
    Quante espressioni di godimento sul tuo volto
    Si vedono solo con lo scorrimento lento
    Si vedono solo con lo scorrimento lento
    Si vedono solo con lo scorrimento lento
    Si vedono solo con lo scorrimento lento
    Lai la la la la la la fammi vedere
    Lai la la la la la la fammi godere
    Lai la la la la la la fammi morire
    Lai la la la la la la fammi vedere

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