giovedì, aprile 16, 2020

The Clash - Something about England



https://www.youtube.com/watch?v=NUnV-486qTk

"Something about England è così assurda e ricercata da sembrare un brano dei Jethro Tull" (Nick Kent su "Melody Maker").

Uno dei brani meno conosciuti dei CLASH, "nascosto" nella magniloquenza del mai troppo lodato "SANDINISTA", album seminale e monumentale, quanto bistrattato, incompreso e sottovalutato.

Ma come disse JOE STRUMMER:
“There are some stupid tracks, there are some brilliant tracks. The more I think about it, the happier I am that it is what it is.”

Composto da Strummer e Jones, cantato da entrambi, suonato da Mick Jones al piano, Topper Headon alla batteria, cantato a botta e risposta da Strummer e Jones con la sezione fiati di Gary Barnacle (già con i Ruts e successivamente con McCartney, Bowie, Costello, Jamoroquai e decine di altri), suo padre Bill (noto jazzista) e David Yates), mai suonata dal vivo.

Un brano complesso, orchestrale, impostato su atmosfere da music hall, genere piuttosto in voga in Inghilterra, strutturato su un'immaginaria conversazione tra Mick Jones e un vecchio malmesso, veterano della Prima Guerra Mondiale (Joe Strummer) che racconta impietosamente un secolo di Inghilterra, con le sue ingiustizie, storture, disgrazie.

Uno dei testi più politici, lucidi, lirici dei Clash e della musica degli anni 80.

They say immigrants steal the hubcaps
Of the respected gentlemen
They say it would be wine an' roses
If England were for Englishmen again

Well I saw a dirty overcoat
At the foot of the pillar of the road
Propped inside was an old man
Whom time would not erode
When the night was snapped by sirens
Those blue lights circled fast
The dancehall called for an' ambulance
The bars all closed up fast

My silence gazing at the ceiling
While roaming the single room
I thought the old man could help me
If he could explain the gloom
You really think it's all new
You really think about it too
The old man scoffed as he spoke to me
I'll tell you a thing or two

I missed the fourteen-eighteen war
But not the sorrow afterwards
With my father dead and my mother ran off
My brothers took the pay of hoods
The twenties turned the north was dead
The hunger strike came marching south
At the garden party not a word was said
The ladies lifted cake to their mouths

The next war began and my ship sailed
With battle orders writ in red
In five long years of bullets and shells
We left ten million dead
The few returned to old Piccadily
We limped around Leicester Square
The world was busy rebuilding itself
The architects could not care
v But how could we know when I was young
All the changes that were to come?
All the photos in the wallets on the battlefield
And now the terror of the scientific sun
There was masters an' servants an' servants an' dogs
They taught you how to touch your cap
But through strikes an' famine an' war an' peace
England never closed this gap

So leave me now the moon is up
But remember all the tales I tell
The memories that you have dredged up
Are on letters forwarded from hell
The streets were by now deserted
The gangs had trudged off home
The lights clicked off in the bedsits
An' old England was all alone

traduzione italiana di Lorenzo Masetti da https://www.antiwarsongs.org/canzone.php?id=40656&lang=it

QUALCOSA SULL'INGHILTERRA

Dicono che gli immigrati rubano le borchie
alle macchine dei rispettati gentiluomini
Dicono che sarebbero rose e fiori
se l'Inghilterra fosse di nuovo degli inglesi

Beh ho visto un soprabito sudicio
ai piedi del pilastro della strada
c'era appoggiato un vecchio
di quelli che il tempo non logora
Mentre la notte era lacerata dalle sirene
I lampeggianti blu giravano veloci
Dalla discoteca una chiamata a un'ambulanza
I bar chiusero tutti in fretta

Il mio silenzio fissava il soffitto
vagando per la stanza singola
Pensai che il vecchio mi avrebbe potuto aiutare
spiegandomi la sua malinconia
"Credi davvero che sia una novità?
Ci credi davvero?"
mi schernì il vecchio
"ti dirò un paio di cose."

"Mi sono perso la guerra del 14-18
ma non il dolore che ne è seguito
Mio padre morto, mia madre fuggita via
i miei fratelli presero una brutta strada
Gli anni 20 passarono, il nord era stremato
lo sciopero della fame marciò verso sud
Non se ne fece parola al ricevimento in giardino
Le signore si portavano la torta alla bocca
v Cominciò l'altra guerra e la mia nave partì
con ordini di battaglia scritti in rosso
Nei cinque lunghi anni di pallottole e granate
Abbiamo lasciato dieci milioni di morti
I pochi superstiti tornarono alla vecchia Picadilly
noi ciondolavamo zoppicando intorno a Leicester Square
Il mondo era occupato a ricostruire
E gli architetti se ne fregavano

Ma come potevamo sapere quando ero giovane
tutti i cambiamenti che ci aspettavano?
Tutte le foto nei portafogli sui campi di battaglia
E adesso il terrore del sole scientifico
C'erano padroni e servi, e servi e cani
Vi hanno insegnato a fare il saluto militare
Ma tra scioperi e carestie e guerra e pace
L'Inghilterra non ha mai colmato quel divario

Allora lasciami adesso, la luna è alta nel cielo
Ma ricorda le storie che ti racconto
I ricordi che hai rivangato
Sono su lettere inoltrate dall'inferno."
Le strade erano ormai deserte
Le gang si trascinavano verso casa
Le luci si spensero nelle camere
E la vecchia Inghilterra rimase sola.

6 commenti:

  1. "del mai troppo lodato "SANDINISTA", album seminale e monumentale, quanto bistrattato, incompreso e sottovalutato.."

    Io ho sempre trovato Sandinista un CAPOLAVORO, proprio per questa logorrea sonora in ben 3 album (con sticker prezzo imposto 10.000 lire!!!)

    Un album che risento spesso anche nella sua completezza

    C

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  2. Nick Kent avrebbe potuto evitare un commento simile. Questo e'veramente uno dei brani piu' "sentiti" dei Clash, forse un brano che dal vivo non avrebbe reso se paragonato a brani piu'immediati tipo Safe European Home, Complete Control, etc....ma a livello di testo, questo brano rappresenta il resoconto del dopoguerra Inglese e la dura realta'dei veterani di guerra... la cattiva coscienza dell'Inghilterra di quegli anni... un capolavoro di brano, 100% British....

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  3. Un tema sempre molto caro agli inglesi, di qualsiasi estrazione.
    Brano tra l'altro quanto mai attuale Brexitwise
    Teso di grande livello, la canzone, non so... Album grandissimo del quale ricordo lo slogan,qui da noi, triplo LP a prezzo politico, non ricordo dove lo lessi.
    Comunque, c'è su la mia canzone preferita dei Clash: la prima.

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  4. Però, dicendo che si perse la guerra del '15 (tuttora, giustamente, parecchio venerata in UK) credo che il testo si riferisca ad uno che ha fatto la guerra del' 39. Il che è un po più 'vero' generazionalmente in quanto anche i 'born in the 50s'di Stingiana memoria potevano avere genitori o amici di famiglia reduci o scomparsi nella WW2,Roger Waters rings a bell.

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