martedì, marzo 17, 2020

Real Madrid - Ac Rapallo Ruentes 8-0



ALBERTO GALLETTI ci porta in una partita sconosciuta ai più.

REAL MADRID - AC RAPALLO RUENTES   8-0

Quando si dice il caso.
Nel 1962, Carlo Tagnin era un calciatore trentenne che aveva appena finito di scontare una squalifica per un tentativo di combine di una partita del Bari, di cui era calciatore, e per la quale venne ritenuto unico responsabile.
La squalifica, di due anni e mezzo poi ridotta ad uno solo, fu un duro colpo alla carriera del mediano mandrogno, sia in termini sportivi che di reputazione.
Sempre in quel lontano 1962, mese di maggio, una piccola e gloriosa compagine ligure, il Rapallo Ruentes, otteneva la sua prima storica promozione in Serie C, il terzo livello calcistico nazionale italiano.
Artefice, dietro le quinte, il Signor Armando Bogliardi, imprenditore locale, col pallino del calcio.

Erano anni in cui l’ottimismo non mancava neanche in questo angolo di mondo oggi in preda ad una pluridecennale depressione e il calcio, pur con le limitate sconcezze dell’epoca, non faceva eccezione.
Sull’onda dell’entusiasmo promozione quindi, Bogliardi organizzò una tournèe in Spagna:
tre incontri amichevoli con il clou al Bernabéu il 10 giugno.

Il presidentissimo bianconero, che vantava parecchie conoscenze in ambito calcistico, dopo il colpo messo a segno per l’amichevole del 10 giugno, riuscì a contattare proprio Carlo Tagnin, al quale propose di unirsi alla squadra come ospite per la trasferta spagnola.
Tagnin, in cerca di una nuova opportunità, accettò.
Guidati dal valoroso capitano Angelo Pessina coadiuvato dall’esperto Tagnin, i bianconeri liguri scesero dunque in campo quel giorno sul terreno del mitico Bernabèu.

La partita non ebbe storia e si risolse in un monologo dei bianchi che pur schierando le seconde linee, eccezion fatta per Gento nell’ultima mezz’ora, travolsero il Rapallo con un 8-0 che non lascia spazio a dubbi di sorta.
Rimane il prestigio per i bianconeri liguri di aver calcato uno dei più prestigiosi palcoscenici calcistiche di aver affrontato la più blasonata compagine a livello mondiale al tempo vicecampione d’Europa e campione di Spagna.
La partita come abbiamo visto andò male ma, al rientro in Italia, per Tagnin ci fu un’ altra sorpresa:
Italo Allodi, allora direttore dell’ Inter lo chiamò a Milano e gli offrì un contratto, la richiesta veniva direttamente dal mago Herrera alla ricerca di gente dinamica a centrocampo.

Tagnin giocherà due stagioni con l’Inter e vincerà uno scudetto e una coppa dei campioni.
Di tutt’altro tenore sarà il suo successivo incontro con il Real , la sera del 27 maggio ’64 a Vienna. Non più amichevole questa volta ma finale di Coppa Campioni, non più vestendo il bianconero di una matricola della Serie c italiana ma il nerazzurro della squadra campione d’Italia, non più travolto da una grandinata di gol ma vittorioso per 3-1 e campione d’Europa.
Il calcio sapeva regalare storie da ricordare.

Madrid 10 giugno 1962, Estadio Santiago Bernabèu
Partita Amichevole

REAL MADRID - AC RAPALLO RUENTES   8-0
Real Madrid CF: Vicente (Betancort); Miche, Marquitos, Miera; Isidro, Zárraga (Vidal); J. Tejada (Gento II 62´), Pepillo, Simonsson, Gento III (Marsal), Canario.
AC Rapallo Ruentes: Piccoli; Giacobbe, Varlyen, Hanset (Costagli); Bellormo, Parodi; Sala, Tagnin, Magnon, Tamburini, Ieri
Arbitro:  Caballero Reti:   Gento III 13´, Canario 14´, Isidro 27´, Marsal 55´, Tejada 58´, Pepillo 65´, Pepillo, 80’ Canario.

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