mercoledì, novembre 13, 2019
Giuda Usa Tour 2019
I GIUDA stanno bruciando le tappe, veloci, chirurgici, all'arrembaggio.
Dopo Italia, Inghilterra e Europa è stata l'ennesima volta degli USA.
Un numero serrato di date, una conquista porta a porta di un pubblico esigente e di un mercato tremendamente importante.
Grazie a Lavinia Rosato, Lorenzo Moretti ha risposto ad alcune domande post tour.
1.Un gruppo italiano in America è sempre un evento. Raccontaci un po' di cose
Le prime volte che siamo andati a suonare negli Stati Uniti (2012/ 2013) i tour erano molto amatoriali e anche molto selvaggi.
La sera, dopo il concerto, andavamo a dormire in casa dell'organizzatore o di chi tra il pubblico si offriva di ospitarci, cosa che capitava molto spesso.
Gli americani sono generalmente le persone più gentili, curiose e ospitali che io abbia mai incontrato.
Non è raro camminare per la strada e incrociare qualcuno che ti saluti e ti chieda da dove vieni.
Abbiamo suonato nei peggiori baracci, sempre molto rock 'n' roll, e addirittura nel basement di qualche abitazione.
Ne ricordo uno in particolare, eravamo a Fildalfia in un quartiere periferico dove si respirava un' aria veramente molto pesante.
Suonammo nel seminterrato di una casa che era infestata dalle pulci e dove non si respirava dal caldo.
Il posto era stracolmo di persone e fu un concerto memorabile perchè l'attesa e la curiosità che c'era tra il pubblico, che all'epoca non ci aveva mai visto dal vivo, era tangibile.
Ora le cose sono molto cambiate, essendo stati negli states ben sette volte, il nostro seguito è aumentato tantissimo.
Negli anni abbiamo fatto concerti in locali sempre più prestigiosi dove hanno suonato molte band che hanno fatto la storia del rock 'n' roll.
Abbiamo suonato in festival condividendo il palco con Devo, Damned, Mudhoney etc.
Insomma, finalmente stiamo raccogliendo quello che abbiamo seminato negli anni concedendoci di dormire in hotel e di gustare, quando possibile, le specialità del luogo.
2.Affinità e divergenze con l'Europa (in cui avete suonato spesso)
Parlare delle differenze tra Europa e Stati Uniti non è semplice perchè l'Europa è molto differente già di per sè.
Per esempio Il pubblico che ci segue in Spagna è diverso da quello che ci segue in Francia...insomma ogni paese ha il suo approccio.
Quello che posso dire è che senz'altro il nostro pubblico sia qui che in Europa, che in America ha, più o meno, lo stesso background musicale; chi viene ai nostri concerti sa già cosa aspettarsi e di conseguenza il live è sempre molto partecipato.
3.Affinità e divergenze con l'Italia
Negli Stati Uniti spesso hai la sensazione che i promoter ed il pubblico ti siano veramente grati per esserti esibito nella loro città.
Di conseguenza, sono tutti molto attenti durante il live e molto accoglienti in generale, anche nei locali molto grandi.
In Italia alcune volte, quando si suona in provincia, è più raro trovare tanto entusiasmo.
E' vero però che a livello organizzativo gli americani sono molto basici mentre gli italiani sono molto attenti ai dettagli specialmente nel rispettare il rider delle band.
Diversi gruppi statunitensi che hanno suonato in Italia, con cui abbiamo diviso il palco, sono rimasti molto colpiti da questo, trovare un piccolo catering quando si arriva nel locale dopo essere stati in furgone per ore ed ore, è spesso molto piacevole.
4. Quanto è effettivamente utile un tour in un paese sterminato come gli Usa
I tour in generale sono molto utili perchè sono la maniera più semplice e diretta per farsi conoscere e per vendere i propri dischi.
Se non vieni fuori da un talent, se le radio non passano i tuoi pezzi, non credo ci sia un modo migliore per diffondere la propria musica.
Certo, gli stati Uniti sono immensi ma nell'ultimo tour abbiamo fatto ben ventisette concerti attraversando praticamente tutta la nazione.
Per noi che abbiamo fatto dei Giuda il nostro lavoro questa è stata una grande cosa!
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