lunedì, ottobre 21, 2019

Editoria in Italia nel 2019



Il rapporto dell’Associazione Italiana Editori (Aie) sullo stato dell’editoria 2019, presentato alla Fiera Internazionale del libro di Francoforte.

Risultati positivi per il numero di imprese attive (+1,4%), il numero di titoli pubblicati (+9,8%) e quello dei titoli commercialmente vivi (+10,1%) che sono oltre 1,2 milioni. Un numero, quest’ultimo, in progressivo aumento (era pari a 360mila nel 2000) e che esprime la potenzialità di avere un buon catalogo – essenza stessa del lavoro dell’editore – da valorizzare al meglio negli store online.

Le case editrici attive sono 4.972.
Dal 2010 + 825 nuove case editrici.

Nel 2018 sono stati pubblicati 78.875 nuovi titoli.

Il lettore trova oggi a sua disposizione più titoli, prezzi e formati diversi tra cui scegliere rispetto a quanto non avveniva anni fa.
Cala la produzione di titoli di ebook. Nel 2018 ne sono stati pubblicati 51.397 ( -17,2%).
Il prezzo medio di copertina (non ponderato e alla produzione) tra 2017 e 2018 è stato di 19,48 euro, +3,8% rispetto al 2017.
Nel 2018 ha letto almeno un libro il 62% della popolazione nella fascia 15-75 anni di età, pari a circa 28,2 milioni di persone.

L'Italia si colloca al diciannovesimo posto nell’Unione Europea per i tassi di lettura.
Il 41% di chi dichiara di aver letto non arriva a tre libri l’anno e solo il 17% ha letto almeno un libro al mese.


Solo il 9% nel 2019 ha letto più di un’ora continuativa al giorno.
Il nostro Paese si colloca all’ultimo posto per il livello di comprensione dei testi.
Solo il 24,8% della popolazione ha adeguate competenze nella comprensione e nell’analisi dei testi.

La libreria si conferma come principale canale attraverso cui gli italiani comprano libri da leggere (69% delle vendite nel 2018 contro il 79% nel 2007).
L’e-commerce del libro fisico raggiunge il 24% del totale.

Nei primi otto mesi dell’anno si registra una crescita del +5% rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente.

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